327 MDVIII, MARZO. 328 spexe, meni con si cavali 6, computa quel dii rasonato. Et licentiato pregadi, restò consejo di X con zonta di colegio. 164 Fo espedito le galie grosse dii tutto, a la qual expedition era sier Anzolo Trivixan et sier Zacharia Dolfim. Et fono chargati do canoni e do colobrine, per Cividal e campo. Et a horre 3 di note zonse letere di le poste, dii Corner, provedador generai, date a Cao di Tonte, ozi, aborre 14. Manda letera aula dal signor Bortolo d’Alviano, di horre 10, è ili sopra. Come lo avisa, per il tempo chativo e dato a neve, pi r ozi non poi far 0; e cussi à ’visato il Sovergnan. Item, par che todeschi s’ingrossano; e li è zonto 600fanti ; et fano repari in la Piove di legname ete. Item, che omninola malinasequenle farà fati; e che ’I provedador atendi a penzer le zente avanti, et si atendi a le viluarie. A dì 2 marzo. La matina in colegio fo mandato per pre’ Lucha, orator cesareo, et ditoli la risposta fatali col senato; et cliome era expedito, et saria acompagnato per la via di veronese versso Trento. El qual disse poi alcune parole, dolendossi non haver potuto quietar le cosse ; et fo acompagnato a la barella con do savij ai ordeni e li so secretarij. Vene l’orator di Spagna, col qual fo comunicha-to quanto si havia risposto col senato. Vene l’orator di Pranza, al qual etiam fo eo-munichato il tutto. El qual orator, insieme con monsignor de....... orator dii gran maistro di Milan, ogni matina vien in colegio. Da poi disnar fo il zuoba di la chaza. Fato la cha-za, justa il solito, su la piaza di San Marco; ma tutti stava in aspetation di saper, che ozi siano stati a le mano. Fo il principe de more a veder, con li oratori Pranza, Spagna, Milan, Femra. E per piaza veneno zercha 200, armati ila soldati, fanti a pe’, con lanze e pesiamole di legno e arme altre, et tamburi! da soldati, e a do a do andono a torno la piaza, con una bandiera di Iella di San Marco. El volendo partirssi, a la bocha di frezeria molti, stravestiti da sebiavoni, con spade di legno li investiteno in le coaze, et fono a le man; adeo fo gr.m guerra Ira Ihoro, e sebiavoni malmenati. Questo auguro molti tolzeno, ozi li campi sariano stati a le man, et San Marcito resteria viclorio-so. Item, per piaza era a cavallo uno, stravestito da Cardinal, qual stava benissimo, e andava con comitiva, dando la beneditione. Et expedito la caza, reduto li savij in colegio, vene lelere, prima, a vesporo, di le poste dii Cor- ner, provedador, date a la Muda versso Cadore, a di primo, bore I!). Avisa I’ bordine certo esser sta posto per ozi indubitatamente; et manda li bordelli, la copia di li qual sarano scripti qui avanti. Item, poi la sera vene letere dii dito, di horre una di note. Replicha l’bordine fermo, dato per la matina, e fato saper al Sovergnan l'hora, el qual à tolto il passo di 3 Ponti ; si che l’Alviano scrive che spera aver certa vitoria, e o ver li romperano o creperano di faine. # Et poi, a borre 4 di note, gionse letere di campo, 164 * dii sopradito provedador Corner, date a Cito di Ponte, a borre 4 di note. Avisa certissimo, la matina si farà fato d’arme ; à manda tutte le zente avanti, zoè cavalli lizieri numero ..., stratioti ..., et provisionali numero... ; el signor Bortolo d’Alviano è alozato mia 3 di la Piove, adeo a zorno eombate-rano. Et manda una letera li scrive dito signor Bortolo, che esso provedador spinga le zente, e alenili a mandar pane, vino et grano per refìcer le zente, che harano combattilo etc. Item, esso provedador scrisse, per quella aula ozi, che di la compagnia di llironimo Bariselo schampò alcuni fanti, qualli, presi a Seravalle, à scrilo a quel podestà che li dagi 3 sellassi di corda per uno. Vene letere dì sier Zuan Francesco Pisani, podestà, et sier Zuan Ihedo, provedador in Roveri, date ivi, a dì primo, hore 23. Come erano parsi a li monti, vicino a Castel Barello, di là di l’A-dese, cavali 4000 et fanti 10000 todesehi, per calarsi a Brentonega. Di questo à ’visato li provedadori ze-nerali etc. ; tamen, Ihoro di Rovere non dubita. Noto. Fo manda a hore 4 ili note, per aprir dite letere, per Ire di colegio, vicini : sier Alvise Venier, consier, sier Domenego Trivisam, cavalier procura -tor, sier Marco Dandolo, dotor, cavalier, savio a terra ferma. Et a horre zercha 9 gionse un' altra posta, portata per il cavalier di sier Lorenzo Minio, podestà di Seravaie, con letere dii provedador Corner, date a la Muda, hore 17, a dì 2. Scrive esser venuto lì a quel’ horra domino Piero Querini, cao di balestrieri dii signor Bortolo d' Alviano. Avisa nostri esser stato a le man con i nimici, el averli tuli occisi, excepto alcuni pochi sehampati al monte, ai qual hanno tolto il passo, et spora averli ; la rocha ancora si leniva. Questa nova ili tanta iinportantia con gr.m jubillo fo mandato a dir a tulli i procuratori et quelli ili colegio et molti di pregadi ; adeo tutta la terra fo piena con gran jubillo. Fo etiam man lato a dir a li oratori Fruita et Spagna, et seri-