21!» MDX, ACOSTO. 220 campi, per esser parte sta venduta. Item, sono certi boschi prò indiviso tra la Signoria nostra e il conte Jacomo de Porzia; è stato super loco per veder di partirli etc. Di Nord, di sier Zuan Alvise Dolfìm, podestà, di eri. Come, justa le letere di la Signoria nostra, à mandato cara 40 a Padoa. Scrive, è di spexa più di ducati 1000 a quelli poveri comuni. Di sier Vicenzo Baffo, ohm podestà di Ma-rostega, date a Padoa, a dì 26. Carga quelli di Marostega, è infìdelli. Di sier Silvestro Pixani, provedador di Buigo, di 26, do letere, una hore 12 e V altra hore una di note. Scrive dii partir di fra’ Lunardo, con li cavali lizieri, de lì; va a la Pelosella sora Po, e scorerà fino a Crespili. E lui provedador à mandato uno inzegner, a veder si al sostegno si potrà passar con le barche, per esser stà ruma quella caxa per li inimici e butata in Paqua. Qual, tornalo, trova esser aperto per la occorenza di l’aqua, et esser aqua pie’ 7 ; unde esso provedador à scrito di questo al capi-tanio di Po. Di la Badia, di sier Jacomo Marzello, provedador, a dì 27. Come à posto uno da Chioza a la Torre Marchesana ; et è stà mandato lì per el capitani di Po. Item à nova da Lignago, che monsignor 102* di la Grota, è governador de lì, è amalato in leto; e si fortifichava a una porta. Et altre particularità, ut in litteris. Di Are, di sier Lunardo Bembo, provedador, di 26, horre meza de dì. Come à ricevuto nostre letere, che ’1 non lassi dannizar. Scrìve aver drezato forche. Et venendo l’armada suso per Po, per il bastioni dì Crespini, lui provedador va in quella note lì, con homeni, per ajutar e veder etc. Di sier Hironimo Contarmi, provedador di V armada, date in galia, a Civita Vechi a, a dì 22 et 23 ; questo t il sumario. In la prima, scrive il suo navegar ad Hostia, con l’armata, dal papa, e il Guoro restò a impalmarsi; e il papa lo mandò a chiamar a zena con lui. Poi soa santità montò su la soa galenza, e l’orator su la sua, et vene, con l’armata, lì a Civita Vechia, et 4 cardinali. Scrive coloquij abuti col papa ; el qual lo mandò a chiamar a disnar. El qual mandò a dir a soa beatitudine, bavia dìsnato ; unde il papa li mandò a donar uno capreto, oxelli et alcune frutte; e questo fo navegando. Poi, zonti li im porto et smontato, mandò a donar a 1’ armata, zoè a le nostre galie. 14 bote di vin, 14 boi, 26 castrati, 14 miera di biscoto et ó0 stera di pam fre-scho; le qual tulle cosse à parlilo per le galie. Item, scrive di le tre galie zonle, Micbìela et Cuori, bastarde, e sier Francesco Corner, sotil ; e lo eror de li homeni' per esserne faliti, e non si poi saper chi è li piezi, e dove i stano, e de chi fonno Boli. Item, scrive haver posto sier Hironimo Corner, dì sier Zorzi, procurator, per vice soracomito su la galia Poiana, in luogo di sier Donado Zustignan era, qual . non potea manlenir la dita galia ; et prega sia dà titolo di soracomito al prefato sier Hironimo Corner. Dii dito, di 23, ivi. Avisa le feste fate su l’armada quel zorno, per la nova auta di l’aquisto di Modena, di crìdori, trar di artellarie, soni etc., et, poi la note, fuogì. Il papa ste’ al castello a veder, qual fa fabrichar, fino a una horra di nocte. Poi la matìna li dete uno stendardo e do bandiere quare, e felo zurar fedeltà, e ubedir domino Francho di Uberti, suo comissario. El qual zurò, servatis servandis, e con el dito domino Francho disnò e zenò Su la sua galia, et à voluto el monti con lui. Et il papa voi, da-matina 1’ armata sì lievi per Zenoa, e li de’ uno stendardo, con do bandiere con I’ arma dii papa, poste sopra la sua galia. Di V abate de Meleda, Nicolò Gondola, date ivi, a dì .. . Avisa la dieta lata in Hongaria, e li oratori di inimici erano. Et è stà proposto tuoi* la Dalmatia, et electo capitanìo de l’impresa, a nome dii re di Hongaria, il fiol fo dii duella Stefano; e arma’ nemicha vien in collo. Avisa come bon servidor ; e, lecta la letera, sì brusi. Sumario di una letera, di sier Hironimo Con- 103 tarini, provedador di V armada, a sier Santo Trun, suo zenero, data in galia, a presso Civita Vechia, a dì 21 avosto 1510. Come el pontifice questi zorni è stato zorni 3 ad Hostia, aspetando questa nostra armata, con la qual lui era lì a Civita Vechia, e per tempo contrario non poteva ussir. Tandem eri da matina, levalossi con 14 galie, essendo la Guora a la banda, che palma va, et vene ad Hostia. Dove arivato, eri, ad hore 24, mandoe el suo secretano in terra dal summo pontifice, el qual era venuto a la marina, con alcuni cardinali et 1’ orator nostro, a veder l’armata, dimandando licentìa a sua santità de smontar in terra, per far la debita reverentia, et qual fusse sua mente cir-cha l’armata, de entrar in Tevere o star di fuora. Li mandò a dir, che l’armata remanesse de fuora, et lui subitamente andasse ad Hostia, a cenar con sua santità. E cussi subito si levoe con la galia e andò ad Hostia, eh’ è miglia do lontani da la marina ; et lui,