107 M1)X, AGOSTO. 108 Dii poi disnar, fo pregadi. Et vene le infraseripte letere: Di sier Zuan The do, provedador, date in Cao di Ponte, a dì 12. Come à ’uto una letera dii eapilanio di Cadore, la qual la manda a la Signoria, e li scrive vien soccorso di zente alemane in Ci-vidal ; perhò bisogna fanti usadi e artelarie. Dii campo, di Padoa, di osi, horre 16. Come hanno ricevuto nostre letere. Et hanno, per do venuti, che ’1 campo si era mosso e veniva a la volla di San Piero in giù. Item, che in dito campo fo gran remor tra lhoro alemani, e subito fonno a le artelarie. Di che missier Zuan Jacomo Triulzi le’ caso assai, e disse versso francesi : È bon star riguardosi. Item, altri avisi, ut in litteris. Scriveno essi pro-vedadori aver l'uora assa’ cavali lizieri, per il ritorno di li qual saperano qualcossa. Fo leto, hessendo ussito il colegio fuora, per Alberto Tealdini, la letera dii marchexe di Mantoa, quella dii Folegino et la deposition di Zuam Francesco Valier. E sopravene letere di la corte : Di Roma, di V orator, di 8. Come à ricevuto nostre di ultimo et do, con le letere intercepte. Andò dal papa, qual, intese e lete alcune, disse : 0 Maxi-mianoingana Franza o nui. Non curemo; senza lui cazeremo francesi de Italia, perchè la Eiemagna li è contra, e non li à voluto dar un soldo; et è mal segnai aver mendichi XX.4' milia scudi. Scrive esso orator, el papa contra francesi è più caldo cha mai, dicendo : Si Spagna non sarà con nui, sarà neutral. Item, l’orator li disse, di le trieve, saria mal a preposto farle al presente con l’imperador, per le ra-xon etc. Soa santità disse esser di la oppinion di la Signoria nostra, e aspetar letere dii signor Constanti!) e dii frate, quello arà facto. Et. 1’ orator rispose saviamente. Disse il papa: Presto, speremo, sareti re- 52 staurati dii vostro stato. Item, disse haver letere di Siena di Jacomo d’Arnicis, che l’imperador voi me-ter i fioli dii signor Lodovico in stato di Milan. Et soa santità poi disse, francesi hanno pochi danari, à mandato a dimandar a Pandolpho Petruzi a Siena ducati 3000. Item, à nova dii zonzer le nostre 3 galie a Napoli, sarano ozi sora le Foze, e doman a Civita * Vechia, a conzonzersi con l’armata. La qual cessa piaque assa’al papa, e dice averà do nave di bote 1500 et 1200, le qual sono a Napoli, e discargano il sai ; et è più caldo cha mai a l’impresa di Zenoa. Item, manda missier Nicoloso Doria a far 1400 fanti a Spoliti; item, il signor Marco Antonio Colo-na su quel di Siena, dove è la sua compagnia ; si che è più caldo cha prima. E da esso orator non man- cha usar ogni solicitudine, e ogni matina è con sua santità a messa, za do mexi, che uno solo zorno non à manchato. Item, è. sta retenuto in Franza uno co-rier, andava in Ingaltera, e toltoli le letere dii papa e di l’orator englese. E subito il papa mandò a dir questo a 1’ orator anglico, episcopo eboracense, era l'uora di Roma, acciò scrivi di questo al suo re, et si lamenti di Franza. Item, il-papa li ha ditto, la Signoria mandi barche e barbote im Po, a robàr e depredar il ferarese, e mandi cavali lizieri sul Polesene. , Item, le zente dii papa, auto la rocha di Lugo, il campo si redurà versso Modena. Item; voi se li mandi presto il conte Filippo di Rossi, è im prexon ; ma voi, suo fradello, episcopo di Treviso, sia piezo, sub pcena excommunicationis et amissionis episco-patius, che ’1 sarà fedel a la Chiesia. Item, l’orator lexe la letera di la Signoria, zercha venir il papa a Ve-niexia. Li piaque, e disse : Il nostro signor Dio ne dre-zerà a bon camin ; e di falconi, si manderà a tuor, li piaque. Item, la nova dii prender Tripoli per l’armata di Spagna fo vera, et fo el di di San Jacomo, morti X milia mori ; e quel dì si apresentò l’armada, lo ebbono, fato assa’ presoni et sachizà la terra. Esso orator si à ’legrato con l’oraforyspano. Item, il papa à ’uto le 300 lanze sono a Napoli, ma voi il duella di Termeni più presto che in actu; sì che soa santità à mior cuor cha mai. Et il Cardinal regino à scrito a lo episcopo di Modrusa, è in Hongaria, che publice si mentì per la golla, perchè il papa voi aju-tar venitiani ; sì che li polrà intravenir mal. Item, scrive esso orator, provision fate di biscoti per l’armata etc. Dii dito orator, di ,9, horre 18. Ozi è slato concistorio, et proposto, per il papa, la scomunicha contra il dueha di Ferara, di privarlo lui e la caxa di Este, in termeni di tre zorni, a do per termine, 52 * . debbi abandonar Ferara, ali ter sia interdili tutti, e quelli è con lui e in campo, nemine excepto, etiam si suprema dignitate fulgeret. È molto grande e teribile; e manderà la copia, la qual sarà a stampa, acciò vadi per tutto. Et alcuni cardinali instono a diferir a un altro concistorio. Ave perhò tutti i voli, excepto Samallò, che contradise: il re di Franza non potea far di meno, per le ubligation à al duellai di Ferara ; poi, per le novità fate per il papa contra Zenoa, lo instava a darli ajuto, dicendo : È mal a tuor cussi li stati, per dar a so nepoti. Et il papa disse, non aver tolto niuna terra per soi nepoti, ma per la Chiesia ; sì che dito Cardinal non de’ il suo volo. Ta-men il Cardinal di Albi, francese, de’ il suo voto. El Cardinal di Napoli non era, San Zorzi è fuor di Ro-