51 MDX, Vene Nicolò da Udirne, canzelier di domino Lu-zio, governador nostro, con una letera li scrive di Padoa, concludi ; et prega la Signoria lo fazi star ho-Doratamente. E cussi fu falò lo instrumento, per li savij a terra ferma, per uno anno, et uno di rispe-. to. È cresuto in voce più liomeni d’arme e più da- ' nari etc. Vene il presom milanese, preso per li turchi, e sier Agustin Copo, qual, di bordine dii colegio, Jo lo examinai, et disse quello mi havia dito; et fo rimanda a Padoa.’ Veneno li oratori di Cao d’Istria, pregando la Signoria provedesse: triestini fanno gran damni con le barche e brigantiiii, voria esser una galia al meno a custodia di l’Ilistria, e meter più cavali in quella provintia, perchè tutto va im preda. Fo ditto per il principe, se li provederia. Vene domino Venerio, dicendo Zan ili Naldo è ¡tonto qui. Ordinato vengi damalina in colegio, e se li darà licentia, sì come scrive li provedailori zene-rali. Noto, perchè sier Lunardo Foscarini, provedador a Gradiscila, è anialato, fo terminato, a voce, in colegio, sier Michiel, suo fradelo, farli una letera al provedador zeneral in la Patria, che ’1 meli per provedador in Monfalcon ip suo loco, et esso sier Lunardo vengi di qui a varir. E fo stampa mal fata. Noto, in zecha, per la parte, fin questo zorno è slà posto marche quatro milia e cento di arzenti etc. 9 Da poi disnar fo pregadi. Et vene queste letere: Di sier Marco Antonio Contarmi, capita-nio di Po, date a presso l’ Anguilara, eri, hore 24. Chome, per il ritorno di 3 exploratori, iia : prima, in Ruigo, ino terzo zorno, partì il thesorier, inteso la levata dii campo; et el visconte et il comis-sario eri si doveano levar, perchè haveano paura. Poi aveno, che ’1 campo del papa era stà rotò et so-prasteteno ; ma più presto è per tema, che per camino non fosseno svalisali. La terra è vardata da li artesani, e ’I castello da li contadini, per dubito di venturieri passano. Item ha, che a la Boara e a la Passiva sono passà più de 1000 fanti venturieri, vano a la volla di Ferara, et è za passali a la Villa Marziana. Item, da Este, che eri passò di sora Este il resto dii campo; è alozatode lì, et la persona dii Tarlatin Vitello. Item, per alcuni di Latanzio da Bergamo, •con alcuni cavali lizieri, è slà presi 7 cavali inimici, zoè balestrieri, Ira guasconi e francesi, e conduti lì a 1’ Anguilara, tra li qual è uno, nominato Zuan da agosto. 22 Pnntremolo, qual è slà preso con li altri a la Bota Sabadina, et, examinato, manda il suo diio. El qual è homo di Tarlatim Vitello. Il dito dii qual è qui soto scrilo : • Relatione di Zuan da Pontremólo, fata al capitanio di Po. Come a dì 30 lujo, hore 19, se levò il campo nimicho, prima il principe de Aynalt et missier Zuan Jacomo con le arlelarie, poi le fan-tarie e arcieri, e il gran maistro etc., e alozò a Mon-tagnana; hanno venturieri 3000. Vanno squarzadi e disperadi verso Mantoa: alemani, se dice, versso Verona,, francesi a Lignago. Et è gran discordia in dito campo; el ducila de Termeni, è con li alemani, da drio, va in Romagna," in favor dii papa. Item, domino Galeazo Palavicino fo mandato con 30 cavali avanti, per il gran maistro, versso Ponlremo- lo etc. Da Chioza, dii podestà, di ozi. Come con la 9' galia, ozi al tardi, juxta i mandati, expedirà il co-ricr per Roma, el le barche a levar li cavali- a. Ra-vena di Renzo da Zere, clic sono a Ravena, perchè dubitavano ili andar. Item, armerà la fusta di le 30 et 40 per 100, justa li mandati, licet. quelli de lì si scusano. Item, à nova, il campo dii papa esser levato de l’impresa di Lugo, e retrato tra Ymola a Castel Bolognese ; e il ducha di Urbim è venuto a Ymola, il duca di Ferara è al Fossa’ Ziniol, e le galie con li bregantini è reduti al dito loco. Di Padoa, di provedadori zenerali, vene, di hore 15, ozi. Come fin quella horra non erano tornali alcuni, di tanti sono fuora ; pur, per alcuni fuziti, hanno, eri sera il gran maistro era in Este, et hanno visto lì il suo alozamento, con frasche atorno ; etiam è li alemani. E si dice per altri, che vano sul Pole-sene parte di le zente. E il gran maistro eri andò a Lignago, altri dice è ito a Ferara. E il campo alema-no esser firma in Este. Et per uno slratioto, venuto in quella matina, partì eri di Este» aferma il gran maistro eri sera esser andato a Lignago. Item, scri-' vendo, hanno a uno aviso, per uno amico da Mon-tagnana, come mercore di note, fo a dì ullimo, il campo andò in ver Lignago, francese; e il gran maistro eri dovea andar, ma non andò, et passò di fuora via di Montagnana, con boche 15 de artelarie. Et in Montagnana era una compagnia di lanze 1000, alozate, le qual si levono conlra dita gran maistro. Missier Zuan Jacomo Triulzi resta a Este, e il marchese di Monfera’ ; e il campo alemano va a Verona. Item, per el ritorno di uno, qual insième con do altri andò per saper di dito campo, hanno, che fo fino al Vo, dove erano li nostri slratioti imboscali,