617 MDX, NOVEMBRE. C18 302* A dì 20. La ma lina. Folelere di Feltre, di sior Zuan Dolfim, provedador, chomo voria andar a brasar Thesim etc. El per colegio li fo scrito non dovesse andar etc. Di Mantoa, di Viceneo Guidoio, secretarlo, di 18. Come il marchexe è contento mandar li 2000 fanti, fati di danari di là Signoria nostra, al provedador Capello ; e cussi li à aviali. Item, à nove dii nostro campo, come l’era partito di Castel Franco, e venuto versso...... per venir a la impresa di Fe- rara. E altre particularità, ut in litteris. Da poi disnar fo consejo di X con la zonta ; et veneno tardi zoso. Fonilo in materia pecuniaria, ut dicitur, zerclia beni de’ rebelli etc. Di la corte, vene letere, di 14, et di XI di Roma. Il sumario scriverò di solo. Di domino Lunardo Grasso, prothonotario, date a l’ Albare’, a dì 18, a sier Nicolò Zorzi. Come in quel zorno sono venuti ad alozar col campo in cologncse, e lui è venuto li a 1’ Albare’, dove trovò lo suo messo, qual mandò a Verona, a parlar ad alcuni citadini, acciò volesseno far demostratione bona versso la Signoria nostra. Li mandano a dir, che, andando nostri a la terra et fazando lo debito nostro, lhoro farano dal canto suo ogni cossa, dum-modo che nostri non manchino. Item, a Verona hanno cavato fuora di Castel Vechio boclie 3 de ar-lellarie, e alcuni barilli di polvere, el le hanno con-dute verso la porta dii Vescovo. Item, ozi a bona borra ussite di Verona circha cavalli 250, con saco-manie cari, poi ritornorono dentro li cari et saco-mani ; li altri andorono fino ad Ixola Porchareza, e trovorono quelli da Lignago, e lì steteno podio insieme, lassò li danari su uno inullo, et possa tulli tornorono a li llior alozamenti. Item, che a Verona, per la via di Mantoa, si ha inteso dii levar doveva far il nostro campo. Item, come in quella hora prima di note à spazalo uno altro per Verona, e, quello riporterà, aviserà. 303 A dì 21 novembrio. Nolo. In questi zorni in colegio fo terminato una diferentia tra sier Faustin Barbo e compagni, è a l’oficio di Ire savij sora i conti, et li provedadori sora i officij et cosse dìi regno di Cypri. Et parlò dito sier Faustin Barbo et sier Zuan Nadal Salamon, è sora i oflìeij. 11 caso è, che il Barbo voi, quelli di le cazude e scrivani e Zuan Ferman, di governadori, pagi la mità, jusla la parte dii servir gratis, che non exeptua niun ; et quelli sora i oflìeij dicono, è cossa aspetante al suo ollìcio, per una parte dii 1499. Et aldili, la Signoria terminò aspetasse sora i oflìeij etc. In questa matina si ave avisi, esser roto molti navilij, sora........ venivano in questa terra etc. Item, vene letere di Constantinopoli, di sier Andrea Foscolo, baylo, et di Andernopolì, di sier Nicolò Zustignnn, quondam sier Marco, più letere. 1’ ultime di 16 octubrio. 11 sumario scriverò poi di solo. Dii provedador Griti, date a Caldiera, a dì 20. Come ozi sarà a San Martim. .E altri avisi, ut in littexis, zercha Verona. Dii Guidoto, da Mantoa, di 19. Come il marchese dice saria bon andar im brexana, ma si unze e te. Item, li mostrò una lelera, li scrive il tiriti al marchexe, dimandandoli li 2000 fanti ; e il marchexe disse: Li ho mandali al provedador Capello, li scriverò, e al papa, si li voi dar. Item, che '1 signor Zuane di Gonzaga, qual ¿soldato di l’impera-tor, à fato 50 balestrieri, e va a Verona, e ne voi far altri 500. E altre parole ditoli per il marchexe; tuie bararie. Di Vicenza, di sier Vetor Capello, provedador, di 20, liore 15. Avisa, in quella note il nostro campo alozò a Caldiera, e ozi sarà a San Martini, et insieme pianterano le arlellarie e far la bati-lura. Scrive, è mollo inganato da quelli citadini vicentini, qualli promessalo di andar in campo con zente et non sono andati; e cussi di quelli citadini, sono di qui a Venecia, che non sono venuti suso. Da poi disnar fo consejo di X con la zonta, ut supra. Dii provedador Griti, date a San Martim. Come, hrssendo ozi andati alcuni nostri versso li borgi di Verona, perchè i nimici voleano minarli e brusarli, par che uno Silveslro da Conejan, con-testabele nostro, el uno Lelio, romano, homo da capo di......... andaseno lì, el da alcuni cavali corvati, qualli lhoro creleno esser di nostri, fon-no amazali etc., ut in litteris. Et dite letere è date a di 20, bore 17. A dì 22. Noto. La galia sotil, soracomito sier 303 * Jacomo Corner, qual di Chioza si dovea partir con domino Achiles de Grassis, legato dii papa, stalo in Ilongaria, qual è lì za più zorni, e aspeta tempo di levarsi, eri si levò e tornò, j)er non aver tempo ; sì che starà ancora lì a Chioza a spelar. Et sier Francesco Capello, el cavalier, è a Ravena, e aspeta la galia. Item, si ave, per lelere dii provedador Grifi, eri sera, di uno consejo, fato in Verona, che ’1 vescovo di Trento el alcuni altri, qualli chiamò li cila-dini, dimandandoli si voleano seguir in la fede di la cesarea majestà, chome haveano facto. El, tirali da parie, consullono la risposta ; et disseno, clic fin lior-