MDX AGOSTO. 216 gnoria nostra etc. El qual Piero portò dila letera in colegio. 100* Di la comunità di Per osa a la Signoria nostra. Scriveno di certa liberaliom di uno fante pe-rosino, qual è iu preson a Chioza. Et cussi, per colegio, a Ihoro requisicion, fu cavato e lassato. Di campo, di le Brentelle, di sier Pollo Capello, el cavalier, provedador generai, di eri, horre 19. Come il suo colega Grili è andato a Pa-doa. Avisa, esser venuto lì uno trombeta dii ducha di Tcrmeni, e li volse parlar, dicendoli che ’1 ducha havia mandalo uno suo, chiamato el comandador di Capua, a l’imperador, a solicitarlo a 1" acordo, per ben suo e de Italia, con la Signoria nostra. Qual lo aspetta di dì in dì ; e, zonto, lo manderà nel nostro campo, a referir, overo lui trombeta vegnirà, quello el riporterà. E questo leva, per l’amicitia 1’ ha con lui provedador, quando 1’ hera in reame. Et spera esser una volta insieme contra francesi, dicendo, quando esso ducha vene di qui, crete venir per il papa. E che l’ha, il gran maistro esser andato contra sguizari, con lanze 700, fanti 800, e cussi missier Zuan Jacomo Triulzi ; ben che monsignor di Plesis, qual è rimasto in campo, babbi dito a esso ducha, che sguizari si acorderano col re di Franza. linde lui provedador lo ringratiò di tal avisi, e li mandò a dir la venula dii signor Fabrìcio Colona, con lanze 300, in favor dii papa. Poi li dote, di presoni, la risposta; e lo rimandò via, ben acompagnato, acciò non vedesse li alozamenti, mandali a preparar ad Ar-lesega. E, partito, fo in consulto col govcrnador, capi-tanio di le fantarie e altri capi ;'e scrive quello li disseno di fanti, mal contenti, come per la letera di eri se intese. E disse il capitanìo di le fantarie, zercha la levata dii campo, non li veder bordine, per esser li fanti in disordine; et disse, tuor li danari dii capitario » predito, de fanti 400 1’ ha, qual non volse. Item scrive, che a l’bòra el scrivea, el provedador Oriti era ritornato li da Padoa. Di li diti provedadori generali, date a le Brentelle, eri, horre 3 di notte. Come doman col campo si leveraiio. Et hauo ricevuto le letere col sellalo zercha il levarsi ; exequirà, et averano l’ocliio a la conservation di lo exercito, eh’è il sustentamento dii slato nostro. Item, ha ’uto letere di fra’ Lunar-do, come è richiesto dii capitario di Po, ut in Ut-ter is. Item scriveno, domino Zuam Paulo Manfron et domino Bernardini da Sexa, con lacrime li di-mandono danari, per pagar li soi ballestrieri, per potersi levar col campo. Item, non hanno ancora ditto 0 a domino Naldo di Naldi; e la compagnia di ditti brixigelli è sublevata, et domino Naldo le’, come faceva il (¡'womìZìwm. capitario suo fratello, che nulla volse dir a essi provedador, ma li aquietò. Aricorda, è bon dar provisione al dito Naldo, et a Ba-bon, per tenir la dita compagnia. Item, mandano una letera, auta di uno di exploratori soi, qual li dà uno aricordo, non è bon al presente. Item, manda- 101 no una letera, auta dii marchexe di Mantoa, in risposta di la soa, era in zifra ; et voi certi syropi, ordinati per maistro Beneto da Moncelese e maistro Marin Brochardo, zoè la receta. Item, il signor Troylo Savello voria venir a la Signoria nostra, dicendo è venuto per ducali 500, li è sta remessi di Roma etc. Item, il pagador dice non poi star cussi, et spende dii suo. Letera di Vicenga, a li provedadori generali, par li scrivi uno Sabastiam, date in Vicenga, a dì 26, horre 23. Come il campo è mosso e alozato tra Ponte Alto e l’Olmo, le fantarie di là e li homeni d’arme di qua di la strada, et hanosi fato aque intorno et fato do spianade; è loco da far un bataglione. Item, monsignor di Montasom e domino Thodaro Triulzi. con 150 lanze, si dice è andati in ajuto dii ducha di Ferara. Item, sabado dito campo si levò a remor, per uno ragazo spaguol, venia di beverar, e tocliò el pavion, corendo, di uno homo d’ arme francese, el qual bate’ dito ragazo. linde el tornò con alcuni, et lue a remor con dito homo d’arme francese, et francesi cridono : Franza ! Spagnoli : Italia ! Dio volesse, scrive, fosseno stati a le man da vero. Item, che voria far un bel ballo, e scrive il modo : mandar 60 cavali di stratioti a uno loco sopra una pradaria, e lì in li pradì fenzer di dormir, e a la cha’ di Businelli esser posto arguaito e lajar la strada ; i nimici veriano per prender li ditti stratioti, et sarano presi lhoro etc. Item scrive, che nel remor fo nel campo, il principe di Aynalt et monsignor di Plesis montono a cavallo per sedar, e cor-seno etc. Dii marchexe di Mantoa, date in Mantoa, a dì 24, in gifra, a li provedadori generali, soto scritta: El vostro fiól, el marchexe di Mantoa. Come à ricevuto la sua letera. Scrive, presto l’im- . presa di Ferara sarà spazata. Le zenle dii papa dì do horre à perso Rezo, li è intra 100 lanze francese. Il ducha di Ferara à fato intender, a la signora sua consorte, non poi durar, e cussi li crede ; (à) aviso esso marchese solicitar il papa. Lì in Mantoa è uno suo subdito, chiamato domino Alexandro Cabione, per comissarìo dii papa, qual etiam solicita col papa ; e desidera esso marchese mostrar per la Signoria etc.