113 MDX, AGOSTO. 114 lenirlo; et non inanella ¡¡ente, che procura il contrario. Omne acceptum in primis rìferendum est Deo, veriim si in aliqua re consilia nostra sunt 54 ‘ in manibus nostris . ■. Scrive lo insegno, diligenza el fatiche incredibile, con una celerità et desterità • mirabile ha molto operato, dii magnifico oratore, domino Hironimo Donato, adeo et opera incessanter, plusquam dici potest, qui numquam poterit satis laudari. Ex vero loquor ; testis est omnia curia. El signor Marco Antonio Colona non anderà per adesso in Romagna, come era deliberato dal ponlifice; se melerà in ordine, et starà provisto de andar li o altrove, dove serà neccessario. Venere proximo, in concistorio, crede se delibererà di far ogni segno di leticia, et supplicationes ad Deum prò gratiarum actione, de la presa de Tripoli, Deo omnipotenti, et e ti am per honorar lo re ea-tholico ; et in quello medemo di, in vituperio di qualche uno altro, se làrà la excomunicalione etc. Dii dito, data a dì 8. Avisa sono letere di Franza, che ’1 reà lato intimare a tulli li parlamenti, et a tulli li principi et universce ac ecclesice gallicana, che a mezo septembrio siano in Orliens, al synodo, per far provisione opportune a le cosse pertinente al regno etc. Et si ha, per la via di Franza, che ’1 roy à dato noviter a l’imperator ducati 50 milia, libere et sine aliquo pignore, per sustenlar la sua gente. La qual cossa lengon celata questi francesi; e, si ’I l'usse vero, poria dar materia, che l’im-perador descenderia in Italia questo mexe, come dicono esser letere di Germania. Item, il re di Franza à fato far la ellectione dii novo episcopo, dal capito- lo di Roan, et à scripto qui al suo oralor, monsignor de Gimel, che dimanda al pontifico la confirmalion ; e, si ’1 negerà, si debi subito partir di Roma. Tien questa fama di partirsi fazino francesi, aziò il ponlifice faza la confirmalion. Si ha ancora di Franza, che la regina multum favet rebus pontificis cum rege, e voi pace col papa. Et il Cardinal Flisco li ha dito, che (a) Genoa fanno gran provisione; e che li ha dito il Cardinal di Nantes, che de Normandia e Ber-tagna vengono molte nave a la volta de Genoa. Ha dito, Marco Antonio Colona aver inleso, ex ore pontificis, che Franza dolendosi con lo oralor li de Spagna, che ’I havea inteso che Spagna volea mandar certe nave versso Genoa, in favor del papa ; e che ’1 sa, che lui manderia nave a Tunis; e di questo il papa havia le letere in mano propria, e che ’I volea scriver cateris principibus. Item, avisa dii protesto fato ai marchese di Mantoa, et quello li ha scri- I Diani di M. Sanuto. — Tom. XI. pto li compagni di San Michiel, che lo disfidano ; el qual li ha risposto bene ac prudenter. Scrive, sla-con gran pensier quello sarà de l’impèrator, donde pendent omnia ; ben che ’I crede, il papa, eh’ è di grandissimo animo, non'fazi molta stima. 11 signor Constaulin doveria pur scriver qualcossa ; e tien non sia gionlo, perchè a dì 29 lujo era in Cadqre. Presto 55 se intenderà il vero, si ’I re di Franza li ha dalo li ducali 50 milia ; tamen lui non domandava se non scudi XX milia a monsignor deCbiamon, per manlenir quelle gente sue in Vicenza. Il re di Franza non lasero parlilo di retenir lo imperator, perché li par, havendolo, non possa perder; et e converso, monsignor de Chiarnon si crede anderà in -Franza. Sono nove de Romagna, lo exercilo ecclesiastico aver recuperato e tolto tuie quelle terre di Romagna di qua da Po, e Lugo con la rocha. Zuan Paulo Bajon, e li altri dii papa, volse far facli d’arme con francesi, at noluerunt galli, quia erant inferiores numero; li quatti tulli sono passati Po et andati a Fe-rara. 11 dì di San Lorenzo il papa venirà in San Lorenzo in Damaso, nani Sanctus Laurentius et Sanctus Damasus fuerunt hispani, a far cantar la messa prò victoria regia Hispaniarum. Dii dito, di 9. Hozi in concistorio è stà lecla la bulla de la privatione dii duca di Ferara de luto quello reeognosse da la santa sede apostolicha, che è Ferara, Comachio, e quelle cosse che P ha in Romagna, e di Rezo, dii quale la casa di Esle fu investita da papa Pio secondo ; e similiter è stà exeo-munichato diio ducha, e cadauno che li presterà favor et ausilio, quacumque etiam regali fulgerent dignitate. El è una bolla longissima ; la »piai se die’ etiam doman publichar a Bologna, e se farà in stampa. Et avisa che Flisco lo ha cerlifichato, che Franza abandonerà el ducha di Ferrara, el non li presterà alcuno ajuto, dicendo non se voler impazar (in) le cosse di Ferara, per esser quella immediate in omnibus subjecta a la sede apostolica. Lo oratore anglico non andò dal patron, come fu dito, per sta-feta, ma andò a solazo. Fu levata lai baja, per dar da pensare a quelli di Franza. Questi francesi dicono aver letere, che ’I re de ingaltera, come re di Pranza, ha jurato pace perpetua, etiam uno anno da poi la morte mutua ; quod nulla credo. Eri l’oralor di Franza dimandò licenlia al papa, et li fu data ; tamen starà qualche dì ancora. E il papa li ha dito, non voi dar il vescoa’ di Roam ad instanlia dii roy, ma lo darà al Cardinal nanelense, e, si ’1 no ’1 vorà, che lo darà a P oralor de Ingaltera. Francesi, e molli altri, alìrmano, che lo episcopo gurcense è pasato per 8