393 MDX, SETTEMBRE, 394 per Ferara; la qual impresa è dura, perchè '1 legato non voi. Item, lui si purga, perchè lìn X zorni voi ussir fuori a’ servicij etc. Item; essi provedadori scriveno se li mandi danari. Et manda la letera dii marchese, a lhoro drizata, di 19, di ere lenza in Zuan Francesco Vali r, soto scrila : E1 vostro flol, el marchese di Man toa. Di Zuam Francesco Yalier, a la Signoria nostra, date in campo, a San Martini, a dì 21. Come el vera qui. E, si niun dice mal di lui, la Signoria non lo creda. Dii vescovo di Trento fono ledo do letere. trate di zifra todesclia per Zuan Soro, date in Verona, a dì 19, drízate, una a V imperador, V altra al ducha di Brexvich, etiam al luogotenente e consieri di Yspurch. In conformità, che mandi soccorsso in Verona. Li advisa quello fa il campo nostro, e la gran batitura ; e per do volte cre-deano li desse la bataglia quel zorno, ma si relrele-no. Item scrive al ducha, Lunardo Felz è venuto lì. Di Vicenza, di sier Vetor Capello, prove-dador, di eri. Di provisioin fate per il campo, ut in litteris. Vene il fratello dii Zitolo, nominato Hironimo, qual era con........; et il principe li usò bone parole, dolendossi di la morte dii fratello, qual era fidelissimo nostro, e non si mancheria far ogni de-mostratiom a li soi etc. El qual va a Padoa, poi in campo. Noto. El dito Zitolo fo sepulto a Padoa in l’inchiostro (sic) dii Santo, in uno deposito. 185 Di Candia, di sier Polo Antonio Mi ani, ducha, sier Alvise Trivixan, capitanio, sier Folo Querini et sier Alexandro Pixani, con-sejeri, più letere, di 22 et 27 avosto. In una, avisano il caso seguito a dì 17 a Nisia, di la morte di la duchessa, domina Thadia Loredam, fo fiola di sier Matbio, dal ducha Francesco, suo marito. Et mandano il processo formato de lì sopra tal cossa, et letere di la universsità di Nixia a lhoro rectori, e dii populo, che li avisano il caso e il modo; e la risposta fatoli, et la letera hanno serita al signor Zua-ne, primogenito fìol dii dito ducha Francesco, qual è stà levà per ducha, e al signor Jacomo Dezia, go-vernador electo di la dita ixola e duchato. Item, mandano una letera li scrisse esso ducha Francesco, scusando la morte predila, che lei medema, con uno cortelim zugando, si ferì, et è morta ; et lhoro rectori mostrano creder lai cossa. El qual etiam scrive a sier Zorzi Corner, procurator, e a sier Nicolò Zorzi, quondam sier Francesco, suo párenle. Item, per dite letere di Nixia, par il modo, che fo amazata questa duchessa, in casa di la signora di Nio, sua ameda, a hore 4 di note. Dito ducha, che di palazo 1’ avia cazata, andò da lei, si fe’ aprir, et deteli 4 ferite ; et vise . . . zorni, e poi morite. Item, volse etiam amazar il fìol, ma fu difeso da uno suo etc. El qual ducha, fato questo excesso, volea andar a Rhodi; ma non l’hano lassato quelli populi, acciò non andasse al turco, e 1’ hano con bona custodia mandato a San Turini,' dove el starà. Et pregano essi rectori debano far provisione etc. Etiam dila università scrive a la Signoria nostra ; avisa lutto il caso. F. nota, vene in Candia uno orator di Nisia, a posta per questo. Et per altre letere, essi rectori avisano nove di Rodi. Come quella armata havia preso le cinque nave francese, venute di Alexandria, e tolto mori, numero 84, magrabini, et merchadanlie de’ mori, e le altre nave lassate andar, conte più difusamente scriverò di soto. Le qual letere non fono lecle, ma Jo le vidi e referii il sumario. Dii capitanio di le galie bastarde, sier Bortolo da Mosto, date a dì 28 septembrio, in ga-lia, al Zante. Come sora el Cachavo è stà prese le cinque barze, a dì 15 avosto, per 1’armada de Rodi, qual era velie 18, tra le qual li quare, con le do nave grosse di la Religión ; sì clic hanno facto un bon bulino. Item, lauda quella isola dii Zante e le fabri-che facte etc. Di Candia, di rectori, di 24 avosto. Come, per tre gripi vieti de Rodi, hanno, 1’ armada di Rodi esser ussita contra quella dii soldam, va in colfo di la Jayza, eli’ è velie 17 ; et quella di Rodi è nave do di la Religioni, barze 5, gaiioni do, galie tre, fusle b. Item scriveno, come galie tre di Rodi versso Castel Iluzo preseuo e trovono le cinque nave de’francesi e napolitani, veniano di Alesandria, con specie, 18 1’ una di botc 400,l’altra 350, su le qual erano sa-chi 2600 de lini, et magrabini 84, e l’ànno condule a Rodi e dischargate, .sotto specie le andavano a fondi, et cargano quelle su le nave di la Religioni. Item, nomina nave francese presa, chiamata la nave Fugaza. Di Cao d’Istria, dii podestà et capitanio, di 19. Come scrisse, i ninnici, venuti in Ilistria, eri ripossono sopra Mumiam. Questa matina sentì trar bombarde versso Portole. E corsi eri a li molini di Cao d’Istria, e svudò i sachi di le farine e tormento in terra, tolseno i sachi vuodi e andono in Sizuol, soto Pyran, e, li impino di sai, e sue pugnave e schiavine feno sachi, e, con dito sai e assa’ altri gran bulini de animali, e’ si parlino. Item, quelli de lxo-