33 MDX, ACOSTO. 34 mente, a questi tempi maxime, die maiormente è da estimare, te hai offerto de le tue particular facnl-. là armar quella galia nostra et uno hregentino, et a publico beneficio, cum la sola panatica servir la Signoria nostra per mesi quatro ; et cussi hai facto cupi effeclo. La qual oblalion et operation, sì come, confessando il vero, ne è stata gratissima "ad intender, per esser de optimo exempio, cussi ne habiamo, cum tuto il senato nostro, deliberato rénder-bon testimonio, et farti le presente ; per le qual, non sohm de la cossa, che per sé è degna de la tua antiqua et lìdelissima famiglia, ma etiam de la demonstration de lo optimo voler et animo tuo verso nui, cum luto ’I cuor nostro te laudarne et commendatilo, et appro-bando quello che hanno fatto i rectori nostri predidi, le aeceptamo et confirmamo in vero et fidelissimo sopracomito nostro, certissimi che le operation et portamenti tui serano tali, che compirano il cumulo di meritj, quali in alcun tempo 11011 siamo per mandar ad oblivione, ma ben lenirne tale conio et memoria, che a te et a li tui sera utile et honorevele, nè meno condecente alla solita gratitudine nostra. Et al presente voleiiio che sapi, nui cum il senato nostro ha-ver. deliberato, et cussi imposto al rezimento predillo de Gì lidia et successori che debbano observar, che accadendo armar galie in quella insula nostra de i danari de la Signoria nostra, semper che vorrai, tu sij antimesso sopracomito ad ogni altro, sia chi esser 15' se voglia. Et per lenor de le presente le creamo, et • volemo che tu et la posterità lua siate nobili cre-tensi, possendo participar de ogni officio et prehe-minentie de quelli, come li altri nobeli. Andiora vo-lemo, che tu sij libero et exempto de ogni gravjson da esser pagata alla Signoria nostra, et possi condur le tue intrate in Candia senza datio alcuno, et quando venirai alla presentía nostra, cum aiegro animo siamo per decorarti de la militia, sì come a lìdelissimi et benemeriti far solemo. Et da mo’ sia preso, che la presente deliberation sia notificata al rezimento de Candia, et commesso a loro et successori che la debbano inviolabiliter observare. 16 Adì 4. In colegio, ritornati in la sala solita dii colegio. Ma prima, da basso, leto le lelere di Padoa, di provedadori zenerali, videlicet una, venuta a meza note, zercha il messo di monsignor di la Cleta, vien qui e porla danari, e cussi al eavalief Bianco ; et li provedadori aricorda sia spazà presto. Et cussi zonto, il principe lo fe’ star in caxa dii cavalier ; poi questa matina per il colegio fatoli parlar al prefato di la Cleta, el qual si poi aver per lui sier Marín Zorzi, el 1 Diarii di il. Sanuto — Tom. XI. dolor, tamen il ciliegio non voi ; et fo, parlato che l’ave con Nicolò Aurelio, ordinato la sua expedi-tione, e questa sera parti. De li diti provedadori zenerali, di eri, hore 22. Coniti per el ritorno di soi trombili, stali nel campo neniicho, per presoni et per altri venuti, hanno, il campo andar, come scrisseno ozi, verso Barbaran; tamen, perché era roto uno ponte al Frassino, adeo non poteno compir ili passar le artelarie, ni il resto dii campo, e cussi sono restati. Item, per uno tromjieta dii signor Chiapin Vitello, hanno questo medemo; e voleno andar a Vizenza, a tuor le artelarie e nionitione. Item, die uno conte Bernardin di Alitigliela, perusmo, fo fiol di una sorella dii signor Bortolo Liviano, qual è nel campo nemico, ve-ria a solilo di la Signoria nostra ; e se li rispondi presto, acciò in questo levar si possi partir, laudandolo molto. Item, dito signor solicita li danari di fanti, è più di zorni 37 non hanno auto danari etc. Item poi, per alcuni fanti di Baplista Doto, tornali, hanno, el dito campo non esser mosso di le Caxele e Noventa, e aver mandato de lì intorno a comandar 300 cari, e voleno porlaV via il fomento et quello potrano; unde per tal avisi varij non sanno che dir, sohm non li par tempo di tuor li castelli, fino non si veda la division di diti campi. Noto, eri sera fo mandato in campo ducati 4000, e fo svudà la cassa. Fo scrito per colegio a Treviso, e mandatoli li avisi dii campo, acciò .non vaili a far movesta a li castelli etc. prò nunc. Di Mestre, di sier Zorzi Trivixan, podestà et capìtanio. In laude di Michiel Zanclio, contesta-bele, che si à portà ben con la compagnia. Di Seravaie, di sier Nicolò lialbi, provedador, di 2. Zercha i nimici è in Cividal, pochi, e quel Zuan e Hirqnimo da Grin, rebelli, esser partiti, et cussi el Venedega; e saria facil impresa, taijto più li .basta l’animo, con homeni X milia si adunerà de lì via, andar etc. et recuperar la terra. Item ha, che Castel Novo di Qucr i nimici voleno brusarlo. Di sier Zuan Diedo, provedador, e il dito Balbi, di 3, hore 8. Come è venuto uno Irombela, nominato Jacomo......... mandato per il provedador Mocenigo, va a Cividal, a dimandar el loco. Dicono, è mal a farli avisadi, per non vi esser 100 to-desclii dentro a cavalo ; et non è cussi da fidarsi etc. Item, che dice à intelligenlia di aver la porta di Hugo esso provedador Mocenigo ; tamen è stà mal aver ■mandà il trombeta. Dii (jovernador zeneral, domino Lucio Mal- 16 * 3