MDX, AGOSTO.
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        Dii capetanio di Po, do letere, di 16, a presso l’Angui,lara. Come, ricevuto le letere dii senato mundi a tuor i lochi dii Polesene, subito mandò il suo trombeta, quid passò a la Boara 1’ Adexe, e trovò do homeni, e con lhoro andoe dal visdoroino, e li dimandò la terra di Ruigo a nome di la Signoria nostra ; rispose volersi tenir per il ducha di Fe-rara, minazandolo eie. Item, mandò etiam a dimandar Lendenara e la Badia. Scrive altre cosse; e a voler aver il Polesene, bisogna zente per terra, zoè cavalli et fanti. Et per l’altra letera, scrive esser ritornato il messo mandò a Lendenara e la Badia Li à risposo, in conformità come Ruigo, volersi tenir per il ducha, e farano quello farà Ruigo; sì che la Signoria intende bisogna far etc.
65	‘ Di colatemi generai, date a Padoa, eri. Come à facto la mostra a Meleagro da Forlì, assa’ bona ; et verà in questa terra e referirà il tutto a la Signoria nostra.
       ■Di sier Alvixe Mogenigo, el cavalier, pro-vedador generai, date eri, a Treviso. Come à mandato artelarie versso Cao di Ponte, per l’impresa di Cividal. Item, mandano letere, aule di prove-dadori in campo, che li avisa, i nimici non esser partili, solum missier Zuan Jacomo etc. Item, lui provedador va ; et perchè à letere di Udene, che li inimici, erano in Gorizia, sono parliti, poriano venir a dipredar il conta’ di Mei, perhò fa che ’1 Zitolo vadi suso con la compagnia ; etiam lui vi va.
       Di sier Zuam Diedo, provedador, do letere, date a Cao di Ponte, a dì 15. Dii cavalchar versso Cividal di Bellun con le zente, e primo sier Zuan Viluri, provedador di Zazil, e domino Zuan Forte, la note ; e trovò villani, portavano vituarie in Civi-dal, i quiilli, visti li nostri, lassò dite vituarie e le butano in aqua et fuziteno. Item, manda copie di letere aute dii proveditor Mozenico; e lo lauda, che ’1 scrive di venir lì.
        Di Cadore, dii capitanio, di 15. Dii cavallo turcho per el signor Constantin Amiti. Et à ’uto letere, va a Bernardim Alario, suo secretano, è a Bri-xenon, le qual le manderano subito.
        Di Udene, dii vice locotenente, di 15. Come, gratia Dei, de lì in la Patria le cosse vano ben ; et che domino Antonio Sovergnam viem in questa terra etc. Item, manda la lista di li cavali schiavoni sono de lì.
Cavali schiavoni sono in Friul.
Conte Piero Monochovich . . . . cavali n.°  30  
Domino Zuam Detricho . .    . . » »         36  
                            . . » j>        5   
Zorzi da Nona.....          . . » »         30. 
Marco da Canal, da Zara . . . . » »         16  
Marco Girardirn.....            * »         “20 
Jacomo Mamalucho ....           » »         11  
                              Summa 148
    Di Gradiscila, di sier Alvise Dolfim, provedador generai, di li et 15. Zercha li andamenti de li inimici, erano in Goricia ; li qual tandem sono partiti. Item, il morbo è in Gradischa ; et però è bon levar quelli cavali sono de lì, acciò non si amor-bi, e andar ad alozar altrove.
    Di Cividal di Friul, di sier Andrea Contarmi, provedador, do letere. Dice mal di Vigo da Perosa, conlestabele, è lì, di quello à fato perin-ganar la Signoria, nè tien li fanti vien pagato a tenir.
    Vene uno nontio di sier Zuan Bolani, capetanio di Raspo, con letere, dolendossi, quelli castelli de l’Istria non voleno pagar quanto sono ubligati. Et Jo parlai, excusando li lochi, che non pono, e saria bon ruinar il castello di Raspo, poi al presente non tien tanti cavalli etc.
   Di Mar am, di sier Jacomo Marim, pode- 66 stà, di eri. De certe barche di Trieste venute fino li, e fano damni etc.
    Et fo terminato armar le fuste, la qual la prima fo di Argnasi, et suspeso non armar più ganzaruoli, perchè Jo 6 ne ho armalo et expediti de qui al capetanio ; etiam che si dagi danari a 1’ armar la galia Tiepola.
    Da poi disnar fo consejo di X con zonta.
    Fu preso, che sier Marco Loredan, quondam sier Antonio, cavalier, procurator, è retenuto in l’olìzio di cataveri, qual eri si apresentoe, li sia dato la toresella. Et il suo colegio etiam ozi fo ad exa-minnrlo ; li qualli sono li 4 nominati di sopra.
    Item, fonno su danari, zercha pagar il prò’ dii monte novissimo, che si paga questo septembrio pro-ximo, atento sier Batista Morexini, cassier dii consejo di X, vene in colegio, dicendo di questa raxon non ha si non ducati 3500, e la paga di septembrio voi ducali 7000; e voleno far provisiom di pagarlo al lutto. 11 monte nuovo non si pagerà etc.