61 MIJX, AGOSTO. 62 Da poi disnar fò consejo di X con la zonta, et fono liberadi di prexom do trivisani. Item, fo parla rii la oblation deva sier Santo Trun, di sier Francesco, di intrar im prcgadi, dando al presente ducati 600, il resto fra 3 mexi. Et non fu acetada. Di campo, da Padoa, fo letere, di òzi, horc 15. Come hanno, per alcuni venuti, il campo nimi-cho esser pur alozato a le Tavarnelle. Et hanno essi provedadori recevut’o le letere dii senato zercha il sigmir Renzo ; sarano con lui et si risolverai». Item, in questa matina hanno dato principio al far di le mostre lì im Padoa. Et hanno i nimici mandato a levar l’artelarie di Vicenza et condurle vcrsso Verona. A dì 8. In colegio. Vene il pyctor, fa il stendardo dii governador zeneral, domino Lucio Malvezo, et fato mercado ducati 36 in lutto. Fo cossa vergognosa in colegio far tal mercado. Vene sier Nicolò Zorzi, da San Moisè, con sier Zuan Mudazo, quondam sier Daniel, suo nepote, et oferse a la Signoria armar uno suo braganlin, è a la sua riva, qual sia fato conzar in 1’ arsenal, et con una altra fusta voi montar suso et andar in corso a’ danni de i nimici, ni lui voi niente. Parse al principe et molti di colegio di acetar, et fo mandato a L’arsenal, a far conzar el dito bregantin. Adeo la fama fu in la terra, era sta electo per colegio capita-nio di le fusle el ditto sier Zuan Muazo, qual perhò era stato sopracomito ; tamen durò pocho, e non mi parse di meter tal stampe eie. Vene sier Domenego Liom, fìol di sier Alvixe, podestà di Chioza, et portò ducati 50, di raxon di le 30 et 40 per 100, per lo armar di una fusla, che non poi armarla de lì. Et fo leto una letera dii dito podestà in questa materia, et fonno mandali li danari a P armamento. Di campo, di Padoa, di, proveditori genera- li, di eri, horre 4 di note. Si scusano de li avisi danno dii campo nemicho, perchè cussi sono le re-lalione varie, mandano assa’ exploralori. Che ’I campo sia sta a le Tavarnele è falsso, nè mai è sta il cam|»o lì. Ma, per il riporto di uno trombeta, mando-no con il nontio dii capitanio di la Clcta, qual è ritornalo ozi, a bore 22, referisse ditto campo francese esser alozato a Serego, alemani a Mele, mia uno di Vicenza. Et che eri, a bore 22, vene una stafeta di Pranza a missier Zuan Jacomo, che il re voi che ’1 resta con le zente ancóra in ajuto di l’imperador. La qual letera, ditto missier Zuan Jacomo e francesi la veleno mal volentieri, perchè doveano andar a Lignagocon 500 lanze. El qual missier Zuan ■ Jaco- mo parlò al prelato trombeta, dicendoli : Eri non ti ho voluto expedir, acciò avesti riportato la nostra levata per Lignago, ina borra la majestà dii re voi si resti, non so quel si potrà far. Le qual parole ge le disse in secreto: Dio sa quel che sarà I Io credeva andar a Milan, poi in Pranza dal re, che li è nato uno fìol ; borra si convien restar. Et che ’1 vete li chariazi preparati la matina, che si doveano levar. Item, per exploralori venuti, à questo instesso; et esser venuti a Cologna quelli sora li alozamenli, per far spazar caxe, e colognesi è in dosperalion. Item, per uno vien di Lignago, era prepara il disnar lì a Lignago per missier Zuan Jacomo e lanze 300, che si aspeclavano. Item, manda a luor a Cologna di Novellili cara 70 di fen, si divulgava per il campo; sì che il tutto si consona, e le nove dii Friul è vere. Et per uno, vien di Vicenza, hanno, che eri non andono in Vicenza per P artelarie, imo 50 alemani, erano in la terra, sono parliti, nè è reslà altri cha li tedeschi sono in castello, e P artelarie fin borre 14 non erano mosse. Item scrivono, essi provedilori haver parlato al signor Renzo da Ore, qual è stà contento di la condula, et è rcstà satisfato. Item, continuano a far le mostre di le zente d’arme, ma non hanno più danari. Item, Saxo da Cortona è fu-zito, la compagnia è resta, di boni homeni per fan-tarie. Item, justa i mandati nostri, Domenego da Modon, con la compagnia, expedite, et li deteno danari, per Friul ; et manderà poi Francesco Rondi-ncllo, qual ancora non ha ’uto la paga, et a Dome-nego da Modon mancha darli ducati 57. Item, il signor Chiapin Vitello voria danari per le page. Di cavali di le artelarie scriverano a Treviso. Et avisano'esser stali con Naldo di Naldo, e li altri capi di quella compagnia. Hanno aquietà le cosse ; voi li XXV cavali per il suo nepote. Item, casi li provisionati. Di Citadela, fo una letera, scrita per li 31 populi poveri di Citadela, a la Signoria. Come è zonlo li uno trombeta dii proveditor Mozenigo, a dimandarli il loco ; dicono esser nostri, e aver tolto termine fin domenega a rendersi. E lì si atrova uno capitanio alemano ; et perhò, si la Signoria voi, si darano, ma è mejo stagino cussi, perchè sono veri servitori. Et vene in colegio uno nontio di dita comunità ; et fo usalo bone parole, et scrito al proveditor Mo-cenigo è mejo star cussi. Di Treviso, dii podestà, di eri. Dii partir dii proveditor Mozenigo per Asolo, con le zente. Item, aricorda danari per quelli è a le porte. • Di sier Alvixe Mozenigo, el cavai ter, prove-