HDVII, APRILE. 60 come ho scrito, il Cardinal San Severi», era a Mila», fo chiamato a la corto et si asportava ; tamen si dice zenoesi voriano capitolar, e il re li voi a descrittone. 23 * Item, il campo francese era apropinquato a Zenoa mia do, a San Piero in Arena; et si dice che zenoesi erano per haver il casteirto, |mt haver fato certe cave, quale erano causa di ruinar i muri di quello, e im parte era minato. Ilnn, il Cardinal Hoan era con il re c altri cardinali, e toctiò la man al Condolmer, oralor nostro. Di Germania, di sier Vieeneo (Jaerini, dotar, ora tor nostro, date a Costanza. Come la dieta se reducea con celerilà, la qual è importantissima per le cosse di l’imperio et magni momenti; et il re sarà im persona. Per più avisi se ¡illese, domino Zuan Bentivoy, (filai è a Militi), o ver soi (ioli, l'ano adunanza ini par-inesana e questi lochi vicini, con oppimene ritornar in Bologna. La qual cossa si dice sarà diOcile, perchè il papa, o ver legato è ti Bologna, à fato ordinar zelile in Romagna, e ftir fanti a Cesena e Ymola per mandarli a Bologna et Gislel Bolognese; et fece subito lar uno bastion, dove il papa volea far la for-leza im Bologna. In questo pregadi, prima il lezer ili le letere, aier Francesco da Mosto, da San Francesco di la Vigna, venuto za mexi capitanili di le galie dii trafego, referi jìixta il solito, et alegò in molte cosse sier Bendo Sanudo, venuto con dite galie capilaniodi Crete. Et disse gran mal dii Suo armiraio,............. qual lo aria fato apichar per la disobedientia, si non era il Sanudo, eh’ è compasionevele. Item, laudò il viazo, licet il suo longo e pericoloso per fortune sia stato. Or, laudato de more dal princì[>e, et provado li patroni, et l’armirajo fo commesso a l’avogaria. Fu posto per li savij, d’acordo, da |>oi leto una letera dii re di'Ragon è a Napoli, che prega la Signoria lazi restituir a uno cieilian una nave, prese sier Domenego Dolflm, capilanio di le galie, la qual fo venduda per li calaveri, el fo suspesa la vendeda, la comprò li Coresi, et è sorta in canal di San Marco; or li savij meteano fossi; restituida etc. Et contra-dise sier Alvise Soranzo, è di pregadi, dicendo ha-via fato danni a’ nostri, e non si dovea restituirla. Li rispose sier Piero Landò, savio a terra ferma ; et questa fu la prima volta poi è in colegio. Or fo terminato indusiar. Fu posto, per sier Carlo Contarmi, savio ai or-deni, atento le galie di Fiandra non erano andate al tempo, che le dile sienu reincantade, et posta una quarta gali» etc., ut in parte Sier Hironimo Zulian andò in renga, el ringratiò il consejo; poi disse non liavia manchà per li patroni, ma non hanno auto da I’ arsenal quello li bisogna. Et volendo il Contarmi responderli, fo disciolto il consejo. Noto, a dì ‘28 aprii fo electo uno sopra le dife-rentie di la fossa bandizada, in luogo di sier Marco Minio; e rimase sier Vicenzo Cabrici, quondam sier Bertuzi, el cavalier. Etiam per avanti, per colegio, fo elecli do sora il cotimo di Londra; sier Piero Contarmi da Londra, quondam sier Agustín, et sier Francesco Pasquàligo, quondam sier Filippo, fo sora il colimo di Londra. In questi zorni ritornò sier Marin Oriti, venuto 24 capilanio di Ravena, et referí in colegio, justa il solito. Etiam vene sier Valerio Marcello, venuto go-vernador di Monopoli, qual di comandamento di la Signoria, consígnalo l’ave il rezimento al suo suc-cessor, andoe a Brandizo a far processo contra sier Nicolò da Mulla, governador 11, et soí olicíalí etc., dove siete zercha____mexi. Et venuto qui, ftrin colegio, referì; et quello sequirà dii suo syndichato da poi sarà scrito. Item, per deliberalion di capi dii conseio di X, fo bandito le maschare, in execution di la parte presa nel conseio di X ; che pur al presente, licei non fusse earlevar, a noze erano assaissimo maschare. A dì ultimo aprii. Fo consejo di X, con zonta di colegio e altri. Fcno li capi per niazo; sier Francesco Nani, sier Francesco Tiepolo et sier Beneto Sanudo, stati altre liate. In questa matina in Rialto, per via di zenoesi, per uno zenoese venuto per staleta, se intese come, a di 27, francesi fono a le man con zenoesi a presso Zenoa, a certo bastion a San Piero in Arena ; et com-batuto, zenoesi fono roli, morti zercha 300 zenoesi ; unde quelli di la terra, visto non poter resister, mandono al roy 4 ambasadori per capitolar, la nome di qual sarano notà qui solo, a dar Zenoa a la christianissima majestà a soa descrilion. E il re li aceptó, dicendo faria cossa che starìa ben; et havia manda zente dentro, et soa majestà a dì 28 dovea intrar. La nome di oratori zenoesi al re di Franza. Slephano Zuslignum, Antonio Salili. Raphael di Fornari, Raptista di Rapallo.