845 MDXI, FEBBE.U0. 846 brexana è vera, 1’ è c -ssa buona ; pur ohe noi possiamo slar su la spexa, tutto anderà bene. Li populi non voleno francesi. Si crucense vieti, sarà bene et publico et privato, perchè il papa farà promotion etc. Item, a Roma uno spagnol, il qual haveva officij per ducali 12 milia et beneflcij per ducati 1500, si mari-dò, poi la lassò; ha fato mille mesedanze. E1 legato, eh’ è à Roma, Cardinal aginense, feze processo; tandem, la sententia andarà contra el spagnol, el qual, sapendo el tutto, andò al Populo, si confessò, comuni-chò et tornò a caxa, et se butò zoxo di una torre et crepò 11 ; et il papa ino toclia li oficij, si che è fortunato papa. Item, la cautelarla tien verà 11 fra.4 zor-ni; si che suo fratello prolhonotario verà lì. Item, il papa, che doveva andar doman a veder Cervia, non va, ma in uno momento dize et exequisse. Lo episcopo otocense, per la cossa dii ban, non à ’uto ancora audientia dal papa ; crede l’averà doman ; ma il papa non voi spender etc. Dii ditto, di 22, horre prima di notte. Come, poi scripta 1’ altra letera, è nova che francesi, fanti 1200, volevano andar a pigliar Modena ; et quelli dentro forono provisti, acleo che li fanti francesi se messeno in fuga, et si ne anegò 15. L’orator di Ma-ximian, eh’ è a Modena, scrive, dolendosse molto con P orator di Spagna, el qual ha comunichato tulo al papa ; sì che è bona nova, perchè Maximian si dolerà, benché mostrarà, con coperta di fanti dii ducha di Ferara, e volerla tuor per esso ducha, ma francesi la volevano per lhoro. Item, il papa à scri-to al curzense, che vengi qui sopra di lui, perchè P aselerà le cosse ; e, non le asetando, farà cosse sì degne per la persona soa, che la soa venuta sarà in contento e honor, cegnando farlo Cardinal ; sì che ’1 crede el vegnirà. Di Feltre, di sier Zuan Doìfim, proveda-cìor, si ave letere. Come havia, con gran honor di la Signoria nostra, concluso trieva con quelli tode-schì lì, subditi di l’imperador, a lhoro vicini, et cussi di Cividal di Bellun, che (ulti, Itine inde, po-tesseno andar su certo monte, a comprar e vender; con questo, che ogni volta che diti inimici volesseno romper tal trieva, siano ubligati intimarla zorni 5 avanti etc., ut in litteris, la copia di la qual sarà qui avanti scripta. E di la Signoria nostra col cole-gio fo laudato tal cossa, a benefìcio di subd.ili nostri. A dì 25. La matina. Fo letere dì Anderno-poli, di 12 zener, in zifra, de sier Nicolò Zu-stignan. Il suinario scriverò più avanti. Di Vicenza, di sier Vetor Cctpello, proveda-dor, di 24. Confe i nimici questa noete erano ussiti di Verona, et corssi fin a presso Lonigo. Li cavalli lizieri, erano in quel loco, sono siati drio, e toltoli li butìni bavevano facto, et XVI homeni d’arme, 13 francesi, fin ad bore 16. Li cavali lizieri, erano a Cologna, se erano levali e andati versso di squadro grosso, era a Villa Nova, de lanze 150, fanti 400 et cavalli 60 stratioti, capo Mercurio Bua. Si lieti sarano in mezo, e non ne debi campar pur uno. Di Cologna, di sier Pelegrin da Canal, podestà, poi si ave aviso......... Da poi disnar fo pregadi. Et leto molte letere. E prima fo leto, con gran credenza, le letere inter-cepte, mandate qui per il provedador Capello, qual è date a Crevaeuor, di 18 di P instante. Di V orator fiorentino, è in Franga, chiamato .......... Acioli, scrive a la Signoria di Fiorenza e al confalonier, in zifra, qual è sta trate. Come domino Matheo Laudi, episcopo cur-zense, vien dal papa, di volontà dii roy, a protestar, il papa voglij mantenir li capitoli dila liga, el’impe-rador halli il suo li vieni etc. Item, vien con lui uno orator yspano, era a presso P imperador. Et par che a Mantoa si dia redur tutti, e far certo convento etc., e dia etiam vegnir lì P orator yspano è in corte; sì che, con P imperador e il re di Franza è mior intel-ligentia cha mai. Di la corte, fo leto le letere. Tra le qual particolarità è, che è sta dito al papa, voi mandar do soi a Mantoa conira dito Lanch; qual à dito, non voler mandar. Item, voi far 4000 fanti; e voi etiam la Signoria ne fazi altri 4000, e si fazi P armata. Di sier Zuan Moro, capitanio di Fo, generai, fo letere. Dii suo zonzer ini Po. E altre parti -cularità, come scriverò di soto al Iodio suo. Di Cologna, di sier Pelegrin da Canal, podestà, e dii pruv'edador Grifi. In conformità. Di quello seguì versso Lonigo ; et chome nostri stratioti li andono a P incontro di quelli depredono,' et presi 28 homeni d’arme et 13 arzieri etc., ut in litteris. Di sier Pollo Capello, el cavalier, provedador zeneral, vene letere, per la via di terra, di Crevaeuor, di 22. Chome i nimici si presentono versso la Concordia ; e, visto quelli dentro si voleano difender, si erano partiti di là di la Sechia, nè altro sa di lhoro etc. Fo leto le letere, scrile per colegio, a P orator iu corte, e mandatoli le letere intercepte, con la zi-fra trata, e altre particularità scrite.