MDX, AGOSTO. 170 di tal sorte siano a Padoa. Itein hanno, a Lignago esser lanze 80, et PeretoCorsso, tra Lignago e Porlo, con fanti 600. 80 Dii capitanio di Po, date a Lusia. a dì 21. Dii venir li cinque oratori di la Badia, a darsi; et pregano se li mandi zente a .custodia, per esser vicino quel locho a Lignago, dove è monsignor di la Grota con lanze 80, e fanti 600 con Pereto Corsso. Itein ha nova, per li diti citadini, et per uno cava-laro di Lendenara, partì a dì li), borre 22, da Fe-rara, come quella terra era in trepidation, le zente dii papa havia auto Modena a pati, salvo l’aver e le . persone, e cussi Rezo e il Final di Modena; e che la ■ duchessa havia in bordine li cariazi, per partirsi e andar con li tioli versso Milani; e che li citadini e populo di tarara si levono, dicendo, si i’ andava via, etiam llioro faria il suo meglio, unde la restò. Poi horre do, vene il ducha in Ferrara, molto di malavoglia; e il suo campo era di qua dii Fossa’ di Ziniul. Itein, scrive dit i capitanio, comeel va, con l’arma-da e con fra’ Lunardo con li cavali, a la Badia, Itevi, post scripta, è zonto oratori di Are, a dar quel locho a la Signoria nostra; et cussi li à 'ceptadi. I)i Iiuigo, di sier Silvestro Pixani, prove-dador, do letere, di eri. Scrive avisi di successi di quelle cosse de lì, e aquislo di la Badia, come si à ìlio dal capitanio di Po. Itevi manda lo inventario di le artelarie trovade nel castello di iiuigo. Itevi, havendo il capitanio di Po richiestoli li 60 homeni di l’armata, fo posti in castello, li hanno mandati, et messovi dentro X fanti di Vincivera Corsso; e cussi ogni note li cambierà. li nota, el dito conteslabele è lì in Ruigo. Item, manda una letera intercepta, scrive uno, qual lui nomina, scrive il comissario era a la Badia a Ferrara, che li mandi presto soccorsso, perchè Lendenara si à reso, e lui non si potrà tenir. È da saper, in dito castello fo poi posto, per il capitanio di Po, per castelam, sier Marco Lombardo, quondam sitT Lunardo, suo cugnato. Di Chioza, dii podestà, di eri. Come il conte Pliilippo di Rossi è montato ne la fusta, patron . . . ........, et è andato a Rimino, dove tien doinan sarà lì, perchè arà bon tempo et vento prospero al suo navichar. Fo parlalo zercha il mandar I’ armata ini Po, et Jo era di oppinion, 1’ mirasse per la Pelosela le barche e ganzare, perchè im Primier 0 faria, et man-elio in le Fornase, per il bastion di Crespini ; unde fo consejà la materia, et il colegio ini era contra. Et mandai a chiamar sier Zuan Paulo Gradenigo, prati-elio dii Polesene, qual in colegio laudò la mia oppi- nion, ili farla intrar per la Pelosella, el il bastion l imali di solo; ma bisognava zente d’arme sule rive. Or, vedendo li savij mi erano contrarij, deliberai chiamar ozi pregadi, per expedir tal materia. Et cussi 80* il principe fé’ comandar pregadi a mia instantia; ta-nien tutti mi era adosso,che quasi mi tulsi zoso. Hor, hessendo ordinato, tutta la terra fo piena, .lo haveva chiamà pregadi, ma mi havia tolto zoso; e si sapea, perchè volea mandar l’arma’ ini Po per la Pelosella. Item, fo leto la proclama si farà domati contra Forare et e. Noto, eri in questa terra scgliite uno caxo terri-belissimo, che a la porta dii Ibntego, a San Marco, sier Jacomo Arimondo, di sier Andrea, bulò la lesta via a uno oficial di consoli di merchadanti, nominato-.........; e questo, perchè havia retenuto suo padre, per una sententia, contra la promessa t'atoli. El qual sier Jacomo poi per quarantia fo bandito, come dirò più avanti. Da poi disnar fo pregadi; ma a nona vene letere dii Cardinal Pavia, el altre letere. Il sumario di le qual è questo : Dii Cardinal Pavia, legato, sotto scripte: B. l'rater Franciscus, cardinalis papiensis, dateinrocha di Modena, a dì 19. Come à ’uto la roclia di Modena, et spera presto aver il resto, per poter far poi insieme qualche bona cossa. Item, scrive si mandi legni ini Po, come per avjinti signitìcoe. Et reduto li savij, fo primo fato la commission a sier Lunardo Bembo, quondam sier Francesco, fo camerlengo a Napoli di Romania, che ’1 vadi prove-dador in Arre, con ducati ... al mexe, e si parti questa nocte. El qual per avanti, per colegio, fo eleoto al tempo prima si ave Are, et quando el dovea andar, Are si perse; unde questa matina per colegio fo aricordà di mandarlo, e cussi fo mandato. Etiam, fo consulta la mia parte, notada per Alberto Tealdini, di scriver al capitanio di Po, sier Marco Antonio Contarmi, debbi intrar, con l’armata l’à, per li canalli e per la Pelosella^im Po, e danizi feraresi, e lievi l’insegne dii papa a presso la nostra; e che ’1 vice capitanio dii colfo e la galia Tiepola, fusto e brigantini vadi im Primier; et svisano tutti do capitanij al Cardinal di Pavia; e oht^nuta Ferara, si exlegni più di far (lanini, el si vardi di incendij. E da ino sia proso, che dornanpublice si debbi proclamar, olii voi andar a’ (lanini di Ferara vadi, e lutto quello vadagnerano sia liberamente suo età Or, tre savij di colegio introno in la mia oppiniom, zoè sier Antonio Grimani, sier Francesco Foscari, savijlil eooitejo, et sier Andrea Trivixan, el cavalier, savioft terraferma.