53 MIlX, AGOSTO. 54 scrive^bon è compiacerli ; e sarà bon cassar ili quelli sono lì in campo ilisuleli. Item, a bore 14, veneno fra’ Lunardo con li provedadori -e cavali lizieri, an-dono eri versso Vicenza. Nariuio aver lato un gran camin, fotino mal guidati ; fonilo in Val de Dresano, a Suigo, et de lì inteseno lo exercito alemano e Iran- 26 cese esser alozato a....., et in arnie; sì che non era il vero le 150 lapze venisseno a Vicenza, ma ben dito exercito esser a le Tavarnele, mia 5 di là di Vicenza. linde, dubitando, diti cavali lizieri nostri veneno via. Sì che questi riporti cussi li danno da pensar; prima si dicea andavano ad alozar a San Bonifazio e Soave, et borra sono a le Tavarnele. Hanno scrito al provedador Mocenigo a Treviso, e al provedador Diedo, di questo. Desidera, prima si lazi movesla, la seperation di essi exerciti. Item, domino Gregorio Pizamano et domino Alexandro Bigolin li hanno dimandato licentia di andar a tuor Citadella, perchè hanno modo di averla; et ge 1’ ànno data. Item, col governador zeneral sono siali zercha ussir col campo; et dito, tutavia si dagi il modo di pagar le zelile, u ssi rano. Item, hanno auto la relation mandatoli, et la letera scrita al cardinal Pavia, l’hanno particípala con il governador. Item, ozi domino Naldo di Naldi è stalo con loro longamente in coloquij. Dice, Babon di Naldo si duol et voi licentia, adeo vede li brixigelli esser per partirssi ; doman sarano insieme, a veder de quietarli, con li capi. Dito Naldo aricordò si desse a uno fratello di Babon 25 balestrieri, di 75 ne havia Zuan di Naldo, casso. Item etc. Di rectori e provedadori, di ozi, da Padoa. Come hanno dato licentia, e laudano molto questi zentilomeni stati a Padoa -.videlicet sier Nicolò Zu-stignan, quondam sier Ferigo, sier Zuan Antonio Barbaro, quondam sier Josa lai, siet; Alvise Pizama-no, quondam sier Francesco, sier Andrea Bondi-mìer, di sier Zanoto, sier Francesco Arimondo, quondam sier Nicolò, sier Vicenzo da Riva, di sier Bernardin, sier Sabastian Moro, quondam sier Da-mian, sier Anzolo Querini, di sier Zanoto, sier Piero Donado, di sier Bernardo, sier Nicolò Vendramin, quondam sier Zacaria, i qualli hanno fato il dover: 4 di qualli erano squaraguaiti, videlicet Rimondo, Moro, Querini e Riva, e andavano tuta la note; li altri a le porte etc. E in loco di sier Sabastian Moro vene sier Zuane, suo fradelo, e lo laudano. Etiam hanno dato licentia a li provisionati menono con Ihoro etc. Dii capitanio di Po, date a presso VAngui-tara, eri. Come tre note di longo quelli di Ruigo sopra la rocha hanno facto fuogi, alza e bassa ; che sigimi sia, lassa considerar a la Signoria nostra. Item ha, che Lodovico da Mulini et Francesco di Silve-strin, citadini di Huigo, cri col falor dii ducila parlino di Huigo etc. Di. Chioza, di sier Alvise Lioni, podestà. Come, juxta i mandati, non havendo potuto armar la fusla de lì, la manda di qui ; et à ordinalo a suo Boi, de li soi, dagi ducali 50 a la Signoria, perchè lui non ha ni 30 et 40 per 100, ni danari di decime, . Item, è zonto il signor Troylo Savello. Item, poi Vitello Vitelli ; et li hanno acharezati. Item, di Ravena 26 * à nova, il campo dii papa' esser atomo la rocha di Lugo, con artelarie; in la qual lui podestà è stalo, et non è molto forte. E poi aula, anelerà il duca di Urbin, che vi è col campo, al Fossa’ di Ziniol, dove è le zente dii duca di Ferara ; et eravi esso ducila, qual è amalato, et si à fato portar a Ferara. Scrive dove sono alozati le zente ferarese, videlicet atorno il Fossa’, verso Arzeula, e di là di Po. Item, le galic •c brigantini sono lì a la Bastia. Di Cao d’Istria, dil-podestà et capitanio. Scrive zercha il conte Christofuro, qual si partì da Postoyna et è andato a Gorizia, e allri avixi. Item, Ili brigantini di Trieste, qualli vanno facendo danmi li in colfo, et preso barche etc. ; nude hanno terminato armar alcune barche, con li horneni di quelli lochi maritimi, per obstarli etc. insieme; sarano con la fusta di Muja. Item, aricorda si provedi a la paga di fanti di Moclio etc. Di Zara, di reetori. Avisa di occurentie; Ira le altre, che hanno inteso Zoylo Detrico aver dato a la Signoria libere ducati 200, avisano era vero de-bitor di diti danari, et era passà il tempo. Etiam dia dar aUratanti e più, ut in litteris, per raxom .. .. ; sì che non à dato 0 dii suo. Di Ragusi, di Nicolò Stella, secretano nostro, di 22 lujo. Dii zonzer lì, et zonti li noncij anconitani, et si partirà per exequir i mandati. Et ragusei sono molto satisfateli la Signoria; et, inteso la nostra armata esser levala da Corfù e andata a con-zonzersi con la yspana e quella dii papa, dicendo è intelligentia insieme, per zorni 3 hanno fato de lì precessioni, pregando Idio doni vitorià a la Signoria nostra, da la qual dipende la lhoro salute. Di Corphù, di reetori, fonno letere, vecliie; et dii provedador di l’armada, di 17 zugno, di Caxopo. Qual non fonno lecte. Di Napoli di Romania, di sier- Domenego Malipiero, provedador, di 29 mazo. Zercha una fusta presa, di uno corsaro, nominato fra’Paulo, dannava lì intorno, et I’ à mandato a Rodi. Item,