771 MDXI, GENNAIO. passar con l’esercito unito e con farmacia sul Pole-sene di Ferara; e questo è il consulto fato e la sua de* termenatmn, Et acciò possi veder le zente sue, voi far romper una porta di la Mirandola, per poter andar fuori e dentro. E altre particularità, ut in litteris. Item, esser letere di Roma, di 20, di la morte dii reverendissimo Cardinal di Napoli, primo episcopo e lume esemplar dii cardinalato, di natione neapolita-•no, di gente Caraffa; bavia intrada ducati 12 milia, et anni — Et che il papa voleva dar il vescovado ha San Zorzi, che intra primo, al reverendissimo. Grimani, licei avanti doveria andar Santa f et San Mallo; ma il papa dice, non voi questi vadi avanti, perchè non meritano etc. Et bavia dato uno vescoa’ in Spagna-e una abatia in Reame, havia dito Cardinal, al Cardinal di Ragona, eh’è lì in campo con soa santità ; et il vescoa’ di Rimano non l’h.avia dato a niuno etc., ut in litteris. Dii provedador Capello etiam fono letere. Voi danari per quelle zente, qual stanno mal contente, ma sono zente floride. Di sier Zuan Diedo, provedador, date a Castel Nuovo, sopra Po, a dì 23. Come il ponte, per le giaze vien zoso, è disfato ; tamen si farà presto, e cussi quel su li burchij. À recevuto le cadene etc. Item, sier Alvise Bembo, quondam sier Pollo, è venuto lì. E altre particularità, ut in litteris. Et leto le dite letere, e compito di balotar, fo licentiato el pregadì; ma prima fo admoniti tutti, che venivano im pregadi, che andaseno a pagar quanto sono debitori, ali ter il primo pregadi saria ledi e cazati poi, justa la forma di la parte presa. Et erano notati molti debitori, di quelli di colegio e di pregadi, per zercha ducali — Et restoe consejo di X simplice, per la materia di retenuti, et steteno zercha una borra. Et non fu preso di redopiar il colegio, ma questo colegio do-vesseno colegiarli lhoro etc. Election di do provedadori sopra le vendede di V oficio di le cariale. Sier Anzolo Simitecolo, fo exator a le cazude, quondam sier Zuane . . . 74.114 Sier Piero Morexini, fo zudexe di procuralo!', quondam sier Alvixe . . .74.110 f Sier Alvixe Contarini, fo patron al Zafo, quondam sier Andrea.....98. 87 Sier Pollo Trivixan, fo castclan a Brè, quondam sier Andrea.....62.114 Sier Daniel Bembo, fo podestà e capita» nio a Mestre, quondam sier Lio . . Sier Nicolò Contarini, fo a le raxon nuove, quondam sier Moisè .... Sier Domenego Grimani, fo exator ai X ofieij, quondam sier Bernardo . . Sier Andrea Balbi, fo sopra gastaldo, quondam sier Stai...... Sier Bernardini Polani, fo cao di 40, quondam sier Lueha..... Sier Piero Alvise di Prioli, fo a la cha-mera d’imprestidi, quondam sier Jacomo....... . . . Sier Stefano Viaro, fo cao di 40, quondam sier Zuanne...... Sier Marco Antonio Barbo, a la justicia vechia, quondam sier Francesco. . Sier Danier da Canal, fo a le raxon nuove, quondam sier Piero .... f Sier Andrea da Mosto, el grando, quondam sier Piero ....... Sier Lauro Venier, fo a la chamera d’imprestidi, quondam sier Marco . . 772 93. 92 90. 94 48.141 89. 99 75.115 42.142 92.100 46.144 76.114 97. 90 51.156 Sumario di una letera di sier Hironimo Lipo- 396 mano, a sier Vetor, suo fradelo, data in borgo di la Mirandola, a dì 22 sener, hore 4 di note. Chome ozi è stato con il proveditor a la Mirandola. Et tiovono il papa con colora, che si faceva portar a cerio mona'Sterio di monache, chiamato Sant’ Agnexe, dove era la roba, di tutti quelli di la terra, salvata, et li fanti volavano scalar per robar da mezo zorno. Et entrono nel monestier con il papa, et magna caterva; diseva vilania a tutti, al ducha di Urbino, che li soi odivano, e al Cardinal Pavia. Etiam rebuffi : apicha questo, squarta quello, non voglio che se robi ;' con tanta colora, che nihil supra. Poi ordinò a li soi, zoè al ducha et Fabricio, et li nostri, missier Janus et signor Troylo Savello et Chiapin Vitello, che andasseno insieme a partir quelli cavali de i nimici, e partir quelli fanti. Et non fate romor fra voi, et acordative! E tornò in rocha; ma avanti se feze portar sopra le mure et repari. La natura di questo papa è fortissima et difìcilissimà ; non si potria exprimer. Intrato in rocha, chiamò l’orator et proveditor, et parlorono insieme. Di fuora erano li condutieri, zoè fra’ Lunardo e domino _ Antonio di Pij, venuti per consultar. Non forono