31 MDX, ACOSTO. 32 stro va a Mantoa, e le zente francese et alemane a Mar-maran versso Vicenza. Item, li stratioti tornati, qualli hanno corso sul vicentin et veronese, si dice hanno preso Zuan Lodovico Faela, over il zoto, suo frade- lo, veronesi, e per danari l’anno lassato. Item, scrive se li manda danari, perchè niun stratioto è sta pagati. Fo leto una’letera, scrita per Piero Spolveriti, di Padoa, di osi, a domino Lunardo Grasso, qui. Con nove di li campi, qualli vanno in veronese ; et il conte Alberto di la Cucha à tolto a l’Al-bare’ il tutto; e francesi vano versso Lombardia, e alemani in veronese etc. Fu posto, per nui ai ordeni, una letera a sier Ili-ronimo Zorzi, soracomito di Candia, ben ditata, di mia mano, qual à armato dii suo una galia e uno brigantin per 4 mexi: videlicet, sia soracomito, sempre che ’1 vorà andar, armando de lì, sia creato no-bele lui e la posterità, sia exempte di le sue guarni-xon, sia libero e‘ non pagi alcun dazio di le sue in-i4‘ trade condurà in Candia, et, chome el Vegnirà a la presentia di la Signoria nostra, sia decorato di la milita, e sia scrito in .Candia etc., ut in parte: 4 di no. Non era sier Faustim Barbo, mio colega. Fu posto, per Jo, Orio et il Morexini, una altra parte, notada di mia man, di far consolo a Damasco per scùrtinio, e cussi quelli per tempo si elezerano, e cussi il consolo di Alexandria, con li modi soliti, pur in gran consejo ; la qual parte si habbi a meter a gran consejo. Ave 4 di no, 134 di sì. Fu.posto, per sier Alvise da Molìn, savio dii consejo, et li do a li ordeni, che maistro Andrea da Ci-vidal, medico, è a Damasco, qual traduse Avicena di arabaco in latini, sia medico dii consolo si elezerano. Sier Alvise di Prioli, savio a terra ferma, volse ri-speto, et non fo lecta. Fu posto, per lì consieri, cai di 40 e savij, su-spender per uno anno li debili di sier Marco Orio, di la Signoria nostra : 34 di no. Qual fu prexon a Constantinopoli, poi a Faenza eie. Fu posto, per mi, per ultimar la materia di creditori di le nave retenute in Cypro, numero 15, 1488, per quel rezimento : sprinto, che.’l mandato di sier Piero Contarmi, quondam sier Zuanne, sia balotato, e fato creditor a li camerlengi. Fo tratà di cazar tutti in simel caxi, leto le leze; e tamen la Signoria terminò stesseno sentati dasperssi ad aldir le disputation, poi al balotar ussisseno. Andò in ren-ga sier Marco Bolani, savio dii consejo, mi laudò, havia messo la parte per ultimar questa cossa ; poi mirò, la Signoria era inganà, perchè non dieno aver a 40 ducati per centener di bote, ma tanto, e allra- tanto le 8 nave grosse ; e parlò longo. Poi Jo andi a justificarmi, la causa sollo havia messo, per ultimar il fastidio si havia in colegio di questi participi ; poi, perchè la Signoria havesse danari in questi bisogni da lhoro, perchè sono debitori di angarie, e si scusano è creditori di tal mandati ; poi, per ultimar tal cossa, sì dieno aver, siano fati creditori ; e dii merito 0 parlava ; aldiria le disputation, e poi meteria quel mi pareria. Andò suso sier Piero Contarfni sopra scrito, e justificó ben le sue raxon, mostrò alias fu dà 40 ducati per centener di bote. Poi parlò ite-rum sier Marco Bolani, demum messe siano pagati tanto e altratanto; et Jo la mia. Sier Luca Trun, cao di X, andò in renga, dicendo la Signoria è inganata, si doveria esser li avochati fiscali etc. Hor fo trovà una termenation dii colegio, che ditti mandati fos-seno tajati etc. Et, visto questo, fo disciolto el consejo, et essi participi andono a li avogadori contra questa nota. Noto, sier Piero Dolfim fo cavà cao di 40 a la bancha, in loco di sier Andrea Capello, è preson de’ francesi; e ozi sento inrpregadi. Fxemplum 1 1510, die IIJ augusti, in Rogatis. Magnanime in vero sono le operatione ultimamente dimonstrate per el fidelissimo citadin nostro cretense, Hieronimo Zorzi, sì come per lettere del rezimento nostro de Candia questo conseglio ha inteso, de haver a sue spese armato una galia et uno bregantino per quatro mesi, senza voller alcuna re-stilution de la spesa da la Signoria nostra ; unde, essendo conveniente usarli gratitudine, et monstrarli haverlo havuto gratissimo, cimi qualche remuneratone, per exempi d’altri, L’anderà parte, che al prenominato fidelissimo nostro sia scripto in questa forma : Egregie dilecte noster. Li meriti de la fameglia, et del quondam Jaco-mo, tuo padre, fidelissimo del stato nostro, in vero seriano stati assai'sufficiente causa a renderti commendabile et nel numero de li carissimi nostri ; ma, per lo ardente affecto et devotion tua verso la Signoria nostra, non te hai voluto contentare, se non li havesti adiuncti de li toi proprij ; che ad intender ne è sta non vulgarmente grato et acceplo, haven-done il rezimento nostro de Candia, per sue lettere, fotta ampia attestatione, come larga el prompta-