823 mdxi, febbraio. 824 Fu posto, per li diti, certa exention a quelli di Monte Bello di visentina, di.esser asojli di pagar, a la Signoria, colta per anni 4, ut in parte. Fu presa. Noto. Sier Lucha Vendramin, quondam sier Lu-nardo, e fradelli, havia in caxa sua uno ferrarese, chiamato dorninp Agustim da Villa, cavalier ferarese, qual fu preso, provedador per il ducha, in Montagna-na, et stava con segujtà e ben tratado, perchè hanno a Ferrara sier Ferigo Vendramin, Ihoro fradello, fu preso hessendo podestà a la Badia. Hor par, in questi zorni ultimi la scgurtà non volesse più esser, adeo Io lenivano serato in una camera. Questo rom-pè li ferri di la fanestra, et scampò .via ;,unde la ma-. tina, che fo ozi, li diti Vendramini fonno a la Signoria e a li avogadori, volendo dar taja etc. La se-gurtà era Alexandro Saracini, di ducati 2000, qual morì qui, e li Boli andò a la Signoria, a dir non vo-leano più esser piezi etc. . ■ 421 Copia de una letera, di sier Pelegrim Venier, quondam sier Domenego, scrita a la Signoria nostra, data a dì 8 zener, im Palermo, ■et recemta a dì.... fevrer 1510. A dì 24 del transcorso fu 1’ ultime mie, serenissimo principo, per le qual, di quanto fin quel zorno occorsso era, notificai a vostra sublimità. Per la presente quella intenderà, come, per letere di Tunis, di 23, di merchadanti chatelani existenti in ditto Iodio, e per venuti altri, oretenus si ha, come quel re ... uno mexe havia 20 milia persone per la conquista di Tripoli, ben in bordine, fra i qualli esser 1000 turchi et molti renegati, et certe bombarde conduceano. Et come il Ciecho di Zerbi vien ben im ponto ancor lui; il qual va capitanio a tal impresa, con numero infinito de arabi, et secho menava molli di christiTini rimasene presoni, et le artelarie, et vin, e lane assai tra legni, per farsi ripari per le artelarie di la terra, non li facea nocumento alcuno, et scale 1000, in zerto locho, era stà ordinato. Per 6 dii presente, dovia esser a campo al ditto locho,. dii qual teniva information, esse'r poche zente et amalàti, et di aqua e vituarie patir assai. 11 che prima era ; ma è fama li sia zonte do barze, con fermenti, legnami e.altre vituarie, a lo bisogno Ihoro neccessarie, che si spera non obtinerà niente. Vero è, s’ è dito, quel Ciecho liaver dato la fede sua di non partirsi,. fin non la prendi; et tanta zente venia, che par sia una cruciata, a nostro modo. Et za, per una barza venuta da Tripoli, confermano esserli atorno da X milia mori, et patir come di carne et similia; ma non si (eme, per esser di artilarie et altri instrumenli bellici, ultra il sito, ben munita. Il nostro signor Dio suplicho la guarenti et difendi da’ contrarij. Et quanto si'sentirà più, vgstra illustrissima Signoria ne fia notifichata. Nè quelli di Tunis et meno de Zerbi le-meno, per aver preso animo, poi la rota de Zerbi, et di continuo si provedino per le neccessilà Ihoro. Per letere di Messina, di 3, danno noticia a questo illustrissimo signor vice re, come, al primo, zon-seno 4 galie, f una di le qual al Faro detfe in terra per fortuna, et non ha patito alcun damilo, salvo 3 homeni anegati; a Melazo do altre galie per fortuna scorse ; et .da poi altre 8 galie zonze in ditto porto di Messina, dii che il corier aferma aver a dì 12 vedute, et do a Melazo. Legnami de una pupa de galia è stà veduto supra il Faro, die puoi esser stà qualche damilo di coperta. Et a dì 31 ebbeno la fortuna che le divise; et spero in la Altissimo con salvamento a questo zorno tulle siano zonte. Et, per non aver 421 letere da niuno di nostri, altra particularità a vostra Signoria non si dice. Richiedevano victuarie in ditto locho, per far partita di Continente; et quel stralicilo et jurati a questo illustrissimo signor vice re à mandi per licentia, il qual, sicondo è stà ditto, non ha risposto 0, per esser certo sian partite, e perchè per avanti * li havia ordinalo, al bisogno Ihoro non fusse mandiate. Et quanto più di le dite succederà, digna dii tutto la celsitudine vostra intenderà. Questo illustrissimo signor vice re, avanti eri, ritrovandomi davanti suo signoria, mi disse, come era venuta una ri-presaja di ducati 30 milia, de mandato regio, in streta forma, et che a lo avochato fiscal l’havia rimessa. Li dissi, che da suo illustrissima signoria pretendevemo suplichar, volesse suspender la dita, . • et non di novo farla publichar, che per tal ripfesaje la nation nostra, non poteva navechar de qui, et esser in damno di le doane e dreti di la calholicha alteza e dii regno etc. ; et forsi la majestà dii re non ne ha saputo niente, ancor le passi per favor de particolari. Et mi rispose, che non havia dubio, che li suo’mandati voleva obedirli, eclie 1’ era ben di op-pinion, soa alteza non saper di tutte. Et a quésto pregai suo signoria, volesse haver consulto con suo majestà, e fin tanto forsi el nostro signor Dio meterà alcun acordo di tal, fra sua serenissima corona et vostra Signoria illustrissima. Et cussi mi disse ritornar dovesse, che non faria altro innovar, dummoclo voleva rispeto. Qual il saria e sia per sequir, appriìne quella lo saperà. Fomenti de qui a li cargadori da mezo zorno, tari X et meno ; orzi, tari 8 ; meno valerà, per non