209 MDX, AGOSTO. 210 Borgogna et la Signoria noslra ; sì che per una altra letera sviserà più copioso. Di Corphù, di sier Marco Zen, baylo e pro-vedador, et sier Alvixe Balbi, consier, di 25 lujo fin 5 avosto, più letere. Zercha quelle occorenze. Nulla da conto, perhò solimi che la galia Ca-lerga di Candia, per esser innavegabille, l’anno facta disfar lì im porto, e tolto li ferri e legnami ; e scriveno quello hanno facto. Item, non hanno danari per far biscoti per l’armada, e si provedi; e manda il conto, utpatet in litteris. Dii capitatilo di le galie bastarde, date in galia, a Corphù. 0 da conto. Di quelle cosse che ’I sente, che 0 è. Di Cypro, di sier Lorenzo Zustignan, luogo tenente, di XI zugno, venuta con le nave. Zercha la penuria è in quella ixola de tormenti, processa per le cavalete, come alias scrisse etc. Item, di sier Nicolò Pixani, luogotenente, replichate. Dii suo arivar lì ; e di le galie Tiepola e Cornerà, siate lì. Et voriano, per li bisogni di l’ixola, una galia sotil e una bastarda. Di Famagosta, di sier Piero Liom, capita-mo. Di quelle fabriche et ocorentie. Di Napoli di Romania, di sier Domenego Malipiero, provedador. Scrive più cosse, per bisogno di quel loco, come il sumario dirò di soto. Nolo, ozi zonse qui sier Pangrati Zustignan, quondam sier Unfredo, vien retor di Retimo. Qual partì con uno gripo da Corfù, quando partì le galie di Alexandria ; e tamen non era zonto, e si dubitava di lui, che non fusse mal capitado. 98 Di Andre, di sier Antonio da Pexaro, go-vernador, di 25 mazo. Come spesso de lì è dani-zati da fuste de’ turchi; e da di ¡3 mazo fin a dì 10, in do volte, è sta tolto de quella ixola anime 5, di uno casal dito Teni. E a dì 3 dito, capitorno fuste 4 turchesche, do di le qual si rompeteno : una, di banchi X, totalmente persa; 1’ altra, di 12, recuperata; et per esser a molti prepositi de lì, la fece tirar in terra a ogni comandamento di la Signoria nostra. Era, ne le dite do, schiavi 0 homeni da Tines et 6 da Setines, li qualli tutti li ha liberati. Li turchi di le dite, numero 47, di qualli nel primo asalto, tra anegati e morti da’ albanesi, numero 32, uno sollo scampò, nodando, a le conserve, presi vivi 14, e acciò fosseno tajati, mandò il suo cavalier et balyo; et per una altra via fonno conduti 0, e li fe’ tajar. Li albanesi si dolseno, volea con questi riscatar li soi, tolti per turchi questo septembrio e (itti renegar, e voleano partir di qui ; li confortò, tasentandoli, e li I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XI. dete ducati uno per testa, vivo o morto. E cussi lì fonno conduti li altri do, di qualli era uno negro, e fo dimanda per riscato di lhor anime, e gelo dete ; è di anni 20, era per forza in fusla. À scrito a.Syo, e scriverà a Rodi, per justificharssi. Item, Bondonal, capitanio di 1’ armata turchescha, combatendo una nave zenoesa in canal di Negroponte, a dì 15 aprii, è sta morto da una bombarda, come ha per letere di Syo. Item, a dì 24 dito, 4 fuste turche a le Sdi-les preseno alcuni napolioti et miconoti, che cavavano spotize, et è sta rescatati tulli da’ miconioti. Item, à letere dii fio dii vice consolo nostro di Syo, che 4 galie e fuste 5 di Rodi, poi sono fuora, hanno preso fuste turche 10, e la galia de Cartugli, presi homeni de la dita solum 28 vivi, il resto nel com-bater morti e anegati. L’armata turchescha atendeva a li lochi de’rodiani; e inteso questo, l’arma’ ro-diana l’à sequitata. Item, Zalapim, signor di Trabe-sonda, fio dii signor turcho, in Mar Mazor, lontan di la marina 6 mia, havea preso anime 2000 de’ mengreli, qualli, più provisti che spaventati, corseno a la marina avanti che lui, e li brusorono luta l’armata, tajato li turchi, e liberò li sui. Item, Cartugli, come à aviso da Syo, a Cao Malio à preso tre gripi, con li homeni, à tolto anime 5 a Zia, a Firminia 80, et morto 5. Sono in quelle aque fuste assai. Morti a Tine, dal principio di quaresema fin a dì 23 dito, circha 200, per una malatia, qual, à tochato in quelle ixole, salvo Andre fino horra, per la grafia di Dio. Dii dito, di 26. Come ozi à letere di Syo, che a dì 30 aprii Nicolò da Milo, con tre altre fuste da Rodi, sopra el Psara prese una l'usta tureha, di banchi 17, con homeni quaranta. Item, che l’arma’ turchescha è andata al colpho del Marnalo, e ha cavato fuora de lina fiumara una galia, qual questa invernata passata fu presa da Suliman im Ponente, et àia con sè conduta ; e a dì 5 dii presente, in canal de Syo, ha preso uno barzoto de’ zenoesi, cargo di ogij e saoni, venia da Napoli di reame ; li homeni, per paura, sono scampati in terra. Se partite a dì -5 a la volta de Metelim ; et za uno mexe, da do fuste di dita armata, sopra Schìati è stà preso la nave, patron Nadal de Matio, per non voler calar, et fo morto el patrone. Dite letere non fo lete in colegio, ma Jo le lexi. Da poi disnar fo consejo di X simplice, che più questo anno non è stato ; et fo per cosse tochava al consejo simplice. Et li savij di colegio si reduseno a consultar. E vene queste letere. Vene sier Faustim Barbo, savio ai ordeni. ri torli