315 MDX, SETTEMBRE. 316 di Ferara, el vele tuor per uno dii Cardinal di Man-toa il possesso, et poner le arme sue suso dita abatia. Jtem, uno fator dii marehexe tolea le robe de’ fe-raresi, e vele tuor le cavalle dii ducha e menarle via. Jtem, vete 100 cavali di robe, erano italiani, passar di Sermone e andar versso Mantoa. Dii capitanio di Po, formo letere, di 8, numero do; il sumario, ut supra. E dubita dii conte Guido Rangon, ut in eis etc. Unde per colegio fo scripto sopra questa materia, e con li cai di X. Fo balotà lire 800, di dar a l’ofìcio a l’armamento, aciò li executori mandino homeni 70, mancha, su P armata. Di fra’ Lunardo fo leto una letera, dristata a li provedadori in campo, di 8. Li scrive il successo ; e come fo lassato da li altri balestrieri, quando era a le man con i nimici. E scrive, nostri valeno a depredar amici et esser preda de li inimici. Dii cdpitanio di Po, a li diti provedadori venerali. Li scrive, ut supra. Et carga de infidelità il conte Guido Rangom ; et manda una deposition di uno Piero Bocha, di Are, sopra tal materia dii conte Guido. Et in conformità scrisse a dì 8 a la Signoria. Di Zara, di sier Lorenzo Corer, conte, e sier Francesco di Prioli, capìtanio, di 27 avosto. Come sentono, turchi voler far novità. Voriano rne-ter le guardie, zoè in 9 lochi, guardiani 4 per uuo, ma non anno danari ; et voriano, le 30 et 40 per 100 potesseno spender sopra tal materia. Da poi disnar fo pregadi, Et vene le infrascriple letere: Di campo, date a San Martin, di provedadori zenerali, date eri, a horre una di note. Nulla da conto, solum voleno strenzer Verona, perchè con. effecto, si quel dì de domenega andavano avanti, haveano la terra; e, primazonziilsoccorsso, è bon far faconde. Itcm, dimandano danari, scrive quelli mancha a pagar. À ricevuto nostre letere, eh’ è * in campo 7700 fanti; et rispondeno, 700 fanti, computa Francesco Calzoni, sono in trivisana e sul Po-lesene. Item, si scriva per tutto per zente, che ven-gino in campo; e di le bombarde di l’arsenal, sarano bone et se ne mandi. Item si dice, il ducila di Brexvich vièn a Verona. Hanno posto artelarie sopra le mure, nò altra preparatiom fanno. Item, XV cavali di Mercurio Bua sono passati di qua. Item, è stà preso letere di Carlo di Grandi, drezate al vescovo di Mantoa, et una di Lodovico da Gonzaga. Credeno, a posta siano stà faete' prender, perchè la letera di quel Carlo di Grandi amplia le cosse, come l’imperador vien, e il ducha, con 5000 persone; o il campo nostro li scrive esser ritrato a Caldiera. E mandano le dite letere, ma altro non vi è da conto. Dii colateral venerai, date a San Martim dii Bon Albergo, a dì 8. Come liavea fato la mon-stra a certi fanti ; e, visto do defraudava la Signoria, li ha fato darli tre scassi di corda da alto a basso, adeo tutti i fanti è inspauriti. El capìtanio di le fan-tarie voi si pagi tutli lf soi a la bancha, a homo per homo, justa P bordine messo. Di Udene, di sier Alvise Dot firn, proveda-dor venerai, di 7. Suplicha li sia dato licentia, sta grieve etc. E nota, ozi sua mojer è andata suso; et fo terminato darli licentia. Fu posto, per i savij, excepto sier Andrea Ve-nier, procurator, che non era, una letera a li provedadori in campo, fazino fanti 2000 de li danari li è stà mandati, et se ne manda per questo effecto in questa sera ducali 3000. Scriveno li danari, mandati in questi zorni, poi sono a San Martin : primo ducati 4000, poi 5000, poi 3000. Item, li fanti torano, li dagi meza paga per uno. E hanno scrito per tutli li teritorij nostri, mandino zente armate in campo; sì che, volendo, potrano strenzer Verona. Ave 17 di no, 153 de sì. Fu posto, per li diti, elezer de prcesenti, per scurtinio, con pena di ducati 500, oltra tute altre pene, et possino esser electi di ogni luogo et officio continuo, do oratori al summo pontifìce, che vien a Bologna, vadino con cavali 12 per uno, et a spexe di la Signoria nostra, e mostrino conto, e partino, con la comissiom e quando parerà a questo consejo. Et sier Hironimo da Mulla, el consier, messe che, per honorar la santità pontificia, siano electi 4 oratori, con li modi et condition, ut supra. Andò le do parte: 5 non sinceri,... di no, dii Mulla 50, di savij 120; e questa fu presa. Fu posto, per i diti savij, atento la egritudine di sier Alvise Dolfim, provedador zeneral in la Patria di Friul, che li sia dato licentia di repatriar, e vadi provedador in Friul sier Zuan Vituri, è provedador a Zazil, el qual metti in locho suo a Sazil uno zenthilomo, che li parerà, fin vadi sier Marco da Pexaro, electo podestà et capitanio di lì, et habi ducati 40 al mexe per spexe; et fu presa. E nota, el messe provedador a Sazil sier Lorenzo Vituri, so fradelo. Fu posto, per li diti savij, licentia a sier Alvixe 151 Mocenigo, el cavalier, provedador zeneral, el qual debbi lassar governo a Cividal di Bellum, di chi li par, et vengi a repatriar. Et fu presa. Fu posto, per nui savij ai ordeni, non era il Tri-