421 mdviii, aprile. Letera dii dito, data sopra la riva di V Izonzo, a dì 13 aprii, iiore 24. Frater• carissime. Questa malina se levassemo da Mariano, el ve-nissemo a la volla de Concia con tulio el eain^to. Et l>er ha ver i minici roto el ponte, che se [»¡issa l’Izon-zo, ne ha convenuto far un polite per la fautaria; el qual è slà fato sopra chari, che è. sia una bella cossa da far in tanto fondi et gran oorenlia ; tandem è sta fallo, et è passato tutta la zente da pe’ et da cavalo, et artelarie. Vero è che non se à portato Unito numero de artelarie grosse, corno portascmo a Cre-mons; questo, perchè se spera con queste poter su-plir al bisogno. Ma questo ti afermò, che questa matina in l'alba se convelle far la mostra de alcune compagnie, che non voleva venir a la impresa se non se li dava danari ; el uti le, a quelli non se potè far di meno, fo dato, anchor che (non) sia venuto el tempo de la sua paga; ina non solum quelli die la doveva aver la volsse, ma etiam quelli 11011 la doveva aver, vedando aver bisogno di llioro. Ma con la destcrità dii magnifico proveditore, lutto fo adalalo, e tutti ro-maseno contenli. Vero è, che ne hanno mandiate più di 300, quali sono parie feriti in la bataja, |>arte per d botino fugili, et parte non hanno voluto tediar danari, maxime la compagnia de Carìin di Nal-do, el (piai se ha portato da vitali, nè non ha voluto venir a questa impresa gloriosa. Nui senio stati fina a questa bora senza manzar; et mai in mia vita I10 auto la mazor laticha, sempre in aqua a soli citar cer-nede per far el poni ■. Tamen, con el nome de Dio, è slà falò, e tutte le zente pasate el artelarie el ogni 204 altra cossa, che è slà gran laticha ; ma tutto è andato bene, e le zente tutte sono andate di longo, e questo, per veder de haver el [Milite, che ha una torre sopra d ponte. Et fato questo, speremo andar a lozar in la villa solo la terra, et subito piantar le artelarie, el usar ogni solicitudine de mirar in la terra, che spero al tulio se otenirà. Se alenderà a la fortoza, che credo sarà un podio dificile, per esser forte; ma, mediante le artelarie et i boni fanti havemo in campo, spero se bavera viteria, ancor se ilicha che i se hanno messo in ordine, cazato fora feinene, puti et zente inerme, et sono reduti in homeni 1500, per quello se dize. Li è uno capitanio, chiamato missier Andrea Lietistener, homo famoso et valente, che son certo se lenirà, et fari: ogni difesa. Ozi sono venuti i citadini di Belgrado con el caslelauo, et hanno portalo le chiave. "Volevano capitolar ; ma el magnifico provedilore non hanno voluto azelar, salvo a dc- scrilion sua, et cussi se hanno datti. Domali se li manderà a luor il |»ossesso con uno castelauo con 20 fanti. Spero etiam Pordenon iìoii vorà asjietar la ruina di Cremons; ma tutto è che le cosse di Goriiia vadino bene, come spero che queste allre auderano bene da si, senza contrasto. Letera dii dito, di 14, borre 13, in Gradischa. Frater carissime. Come ti scrissi eri sera, jwsò Iute le zente nostre P Izonzo, e andono a lozar fora dii borgo di Goricia a la Frascha. Questa mulina ha piantalo tute le arli-larie, e preso il borgo ditto, et hanno tirato fino 23 borre, con tanta furia che pareva toni per l’aere; tandem hanno rumato uno turion, si chiama di mis-sier Virgilio; domai) anderano driedo minando; se sjiera per (ulto domai) dar la bataglia. Credeino certo aver la terra, ma la roeba è forte ; ma come si laverà la terra, spero haveremo el resto. De la torre è sul ponte de Goricia, se ha mandalo la compagnia di Gnagni dal Borgo con 400 fanti e do pezi di ar-tilarie. Non si à potuto prender; tamen 11011 è di molla iuiportautia, per aver falò nostri uno ponte sul Vipao, che suplirà ogni bisogno nostro. 11 signor governador dice, certo otenirà ; molli fanti è partiti, non hanno voluto danari ; non è rimasti 2500 fanti; stcntemo di biava di cavali; si fa le mostre. Il magnifico proveditor, per esser stato in aqua a far il ponte, si à resenlido con gran doglia a uno piedo ; à convenuto venir qui a Gradiscila, e farà ogni cossa a non star in leto. Ozi sono venuti quelli di Belgrado, e se hanno dato a descrition dii proveditor. Et venuto el castelauo ini persona, se ha tolto le chiave, e mandato |>ercastelai)o domilo Zuan Foscarini. Quelli di Pordeuon sono etiam venuti, uno suo canzelier, 204 * mandato |>er el castelano e la comunità, et se hanno dato. Volendo far alcuni capitoli, il proveditor non li ha voluti, per non sminuir la reputatimi di la Signoria, né li ha voluti aceptar, salvo a descrition, come hanno fato i altri ; doman, spero, porterà le chiave. Sono in fuga; maxime, che l’è un castela-no, è fama babbi ducati (iO milia di contadi, clic |>er paura farà ogni cossa, per non esser a condition di Cremons. Letera di 15, in Gradischa. Frater carissime. Ozi se era in qualche opinion di dar la bataglia a la terra di Goricia, per esser slà sbusato i muri ini