3*25 MDX, SETTEMBRE. 3*10 menti, e li manderà a la Signoria con li altri. Si scusano, essi balestrieri averlo fato per non haver danari da viver. Voi se li mandi uno burchio a la Boara, per cargarli, e uno per il vin. Scrive, harà stera 3500 fermento, et vin bote 400, oltra quello di le possession di la Signoria, eh’ è sohm de beni de’ ferraresi ; et à posto uno sorastante, con tre per J00 di utilità. À mandato a tuor do sandali in Are, porterano da slera 250 l’uno, e li manderà di qui. Item, di novo à di Ferara, per uno frate Anseimo di Mantoa, di l’bordine di San Beneto, fa la sua re-sidentia a le Caxelle, a presso Figaruol, qual parti di Ferrara. Dice, che 100 cavali, capo uno Palavicino, parti di Ferrara, per causa di la scomunicha ; et che il Cardinal di Mantoa à mandato a tuor il possesso di la badia di la Chachupa, era dii Cardinal di Ferara, auta dal papa. Item, che si conducea animali, e altro, di ferarese in mantoana, tolti per essi mantoa-ni ; e che il ducha mandò a tuor le barche a Serme-ne, preparate per far il ponte, per le zente dii papa, sora Po. E che le chieresie, in Ferara, mercore e zuo-ba leneno le chiesie serate, e ’l ducha le fece aprir; e nomina le chiesie: el domo, San Dominicho, San Bernardo e Santo Antonio. Item, il campo dii papa è al Final, e parte è andato contra il papa. Si dice, il ducha di Termeni, eh’è in Verona, vien in campo dii papa, con quelle lanze yspane l’ha; et fo dito, le zente dii ducha erano nel borgo di la Piopa; e si dice, di sguizari venuti contra il stato di Milani. Scrive poi esso capitanio di Po esser varito di la febre havia. Di Huigo, di sier Silvestro Pixani, prove-dador, di X, horre XI. Manda una depositiom di uno balestrier, partito di Ferrara, per aver ferito uno stafìer dii ducha. La qual è questa : Iielatione di Cabrici de Pedemonti, halle-strier di la compagnia di Cesaro Picha, fuzito di Ferara, per aver morto uno stafier dii ducha. Scrive 1’ bordine, dato per il ducha a le zente, di venir a la Pelosella, ut in litteris; e le zente francese hanno auto danari. El Cardinal di Ferara è a Bczo, e voleno stagi di là, e il ducha di qua ; et voleno venir ad asaltar le zente dii papa, e voleno venir a saclii-zar ltuigo. 11 ducha voi di ditto sacho ducati 2000, il resto sia di soldati. E li fanti passerano, al bastion di Cologna, Po; li homeni d’arme non sa dove. Fo dito in Ferara, el nostro campò esser sta roto a Verona. Item, che ’1 ducha ussì di Ferara, quando la nostra armati» fo a Francolini, e con le arlellarie, et quelle lui moderno le messe a segno; e le sue zente è al Bonden. Dii vice capitanio al colpito, date ìngalia, a dì 9, sora le Fornase. Come à nove di Ferara, per uno burchio venute ; qual son tute falsse, e perhò non le scrivo. Et esser zonto a Rezo Galeazo Palavi-sin, con 300 lanze francese. Di sier Alvixe Mozenigo, el cavalier, prò- 155 vedador generai, date a Cividal di Belun, a dì X. Come manda una letera, abula di Lunardo Fel* zer. È fato trieva, e voler ben convicinar con nostri, tralandossi pace, fin si babbi risposta di Elcmagna da l’imperador; imo, che 400 fanti, che ’1 dito Lunardo havia tolti, li ha licentiati, et quelli hanno voluto meza paga. Item, esso provedador manda una letera, auta dii capitanio di Gidore. Item, à mandi Domenego da Modon e Balista Ilondinello, in campo, con le ihoro compagnie ; voria, che li 80 cavalli corvati restasse sul feltrim. Item à lassa, che sier Nicolò Balbi, era provedador a Scravalle, el olivi podestà et capitanio di Cividal di Belimi, vadi li a Cividal, et li ha dà il governo. Di Cadore, di sier Filippo Salamon, capitanio, al provedador Mozenigo, di 8. Como 200 cavali, erano alozati li vicino, voleano far damni et venir; e lui capitanio provole, mosso custodia a Cimelego, et a certi passi. Le qual /.onte poi si levo-110, et sono andate versso Trento, c cussi le altre li vanno drio. E il ducha di Brenxvich è andato a quella volta, por andar a Verona. Di Udene, dii vice locotrnente et provedador zeneral Dolfim, di 9. Come i cimici vcncno (ad) asaltar Gradiscila etc. Le provisiom fate; et si mandi li danari per quelle zenje. Di Gradiscila, di sier Fantini Memo, provedador, di 8. Come in quella note, do borre avanti zorno, li inimici, di Goricia, venciio soto la terra, cavali 200, fanti 1000, con assa’ contadini, con senile, e li dete una bataglia; haveano 500 arlellarie menute. El presentali a le mure, da una parte, chiamata la francese, nostri a l’incontro a defendersi, si porlono virilissimamente et li rebateteno ; et Ihoro si parlino, re infecta. Lassono cinque scale longo, le qual per nostri fono tolte dentro, et assa’ sangue in le fosse. Nola, in Gradiscila ù Thodaro dal Borgo, con balestrieri____; item, questi conlestabeli : Vi- cenzo di Matalon fanti DO, Zuam Tu ivi io dal Borgo 55, Scipion di Ugoni 55, Franceschi» dal Borgo 40, et Zorzi Schiavo con fanti «la guazo 37. Di Muja, di sier Piero Moro, podestà, tre letere. Di quelle occorenze, ma non fono lecle. Scriverò poi il sumario. Di Cao d’Istria, dii podestà et capitanio,