489 MDX, OTTOBRE. 4 PO Fo chiama il consejo di X, con la zonta nuova, per danari ; et fo trova certi danari, et mandati in campo ducati.... F.t poi, licentiato la zonta, restò consejo di X simplice, et fu preso parte de indusiar , uno mexe, a intrar in dito consejo di X, a sier Antonio Zustignan, el dotor, è a Udene, rimasto dii consejo di X, sì chome fu fato a sier Alvixe Malipiero, era provedador a Udene, et rimasto etiam dii consejo di X. Et fu presa. Di domino Lunardo Grasso, prothonotario, a sier Nicolò Zorzi. date in Montagnana, a dì 2, hore una di nocte. Come è zonto lì col provedador Griti, ritornati dii Polesene, dove à lassato bon bordine. Item, à trova uno suo, partì venere di Alexandria de la Paja, dice esser sta comandato uno homo per eaxa, chi dice per Milano, chi dice per sguizari ; et è zorni X, che missier Zuan Jaeomo Triulzi è partito per Pranza, chi stima per batizar al re, chi per la diferentia 1’ ha col gran maistro. Item, di Rovere, per uno partì limi, e ozi zonto, dice, in Val de Lagri eri fo comand ilo uno homo per caxa, soto pena de conflscation de li soi beni; li qualli doveano esser, per tutto mnrli proximo passato. a Rover', por an 'ar a hrusar Sohyo e altro ville dii visentino, e far botini. Et scrive, lui non lo crede. Dice che ’I scontrò lutti 50 cavali de artella-rie, parte erano voli, e parte con lueeano carote vuode. Tien, queste ¡sente siano andate a tuor li cavali soprascrili, e siano per venir a Verona ; e questo per le zente ussite. Item, ila Verona, per uno partì ozi, dice à visto ussir de lì 1500 vaseorii, ben si dicha per Verona sono 2000, tutti pedoni, qualli ussirono bini et arnlono versso Bologna. E la note precedente ussite di Verona zercha 200 homeni d’ arme, e andono a Lignago, a compagnar quelli provisionati introno; li qualli cavalli non intròin Lignago, ma ritornò a Verona; ma lui crede andasse-no a trovar il gran maistro. Item, sono parliti molti citadini di Verona e vanno a Brexa, pur stanno dentro con gran timenza. Item, per uno altro, vieti da riviera di Salò, dice che luni di note arivò, a una villa su el lago, uno, portava 4000 ducali a Maxi-mian, e da 7 compagni di quel locho fu preso e toltoli li danari. Fu cridato; e li homeni dii locho presti li fenno restituir li danari e homeni presi, dicendo haver paura de non esser brusati ; stimasse fusseno portati questi danari per uno noutio dii re di Fran-za. Item, à scontrato di là di Lona’ zercha XX bo-236* che de artellarie, andavano versso Brexa, non grosse ma mediocre, si dicea per li caratieri che andavano a Brexa ; judicha, sia quelle erano im Peschiera, perchè, inteso ¡1 gran maistro dii marchese di Man* toa, dubitando di perderle, l’averà volute mandar via. Damatina manda uno a Trento. Nota. In questo pregadi fu posto, per li consieri, che li do oratori, vanno al pontifico, possino portar, a risego di la Signoria nostra, arzenti, per valuta di ducati 200 per uno, ut in parte, juxta il solito. F. fu A dì 4 octubrio: Fo San Francesco. Fo parlato assa’ zercha il dazio dii vin, qual, incantado eri, non passò ducati 72 milia, di 78 milia era slà tolto; et che è una jotonia, fato a posta. E cussi per la terra si mormorava di questo. Di campo, da Montagnana, di provedadori generali, di eri. Chome, havendo terminato, justa il voler dii senato, mandar parte dii campo sopra il Polesene, et Ira lhoro provedadori hanno bufato le tessero; et toehato a lui sier Pollo Capello di andar su ditto Polesene, con 300 homeni d’ arme, 1000 cavalli tizieri, 2000 fanti, zoè li Vitelli, il signor Trovlo Savello, il cavalier di la Volpe e la compagnia di domino Jannes di Campo Fregoso; et nel numero di cavali lizieri sarano 300 stralioti et 700 balestrieri a cavalo, soto sier Ferigo Conta rini, pro-vedador executor; item li fanti, Gnagni Pincone e Chiriacho dal Borgo. E verano con dite zenfe a veder di haver Figaruol. Da poi disnar fo pregadi. Et leto le letere. Et sopravone Di V orator nostro in corto, dato a Bologna, a dì primo. Come il papa à fato confalonier di la Cbiesia il marchese di Mantoa. Et dito marchese à parla a l’orator nostro, dolendossi il papa non spende, e doveria far il forzo etc., volendo cazar francesi de Italia. Item, il papa à dato ducati 1000 a Vi-zenzo di Naldo, et expedito fazi 1000 fanti, e, zonti in campo, li darà il resto di la paga, et 500 ducali a uno altro per far 500 fanti, e voi far fati; tamon soa santità à pur di la febre e alquanto di mal. Item, di sguizari spera di bene; à letere dii sedu-nense, quelli tre cantoni starano saldi, et col resto im praticha bona, fa il lutto por farli esser col papa. Item, scrive altre parlicularità ; ma questo è il su-mario. Di sier Zuan Moro, capitanio generai im Po. Como fo im Primier con legalie; e trovò, le do galie ferarese, erano li versso Santo Alberto, esser partite e tirale suso. Et cussi, a dì..., a bore 2 di note, si partì per Chioza ; e saltò vento, e di alcune barche armate, veneno con lui im Primier, dal vento grande ebbeno sinistro e si rebaltono, ut in litte-