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MDX, AGOSTO.
    volesse esser nominata. Rispose : Non sarà niente, ina non è tempo di parlar di questo, jiercliè il re voi luor la Dalmalia ; e volò ve nomina in la liga ? Non è tempo. Item, hanno, il re electi oratori a 1’ imperador, domino Piero Perislo, proposito di Alba Ilegal,
   et........ conte de Possonio, et a Roma, in loco
    dii reverendo colocénse, à reludato, ha electo il reverendo valadino, qual, insieme con doinhio Moisò, amlerano oralori al papa. Item, il ducha Lorenzo è ' partito, il resto è ancora de lì ; e li oratori di Poiana, qual e tiri in 3 episcopi, ut in litteris, fin 3 zorui partirano de lì, per il morbo grande è, et a Buda ne moreno 70 al dì.
        Dii dito, di 22. Come è parlili quasi tutti, exe-pto il reverendo Cinque Chieste, el jaurino e lui. E avanii partisse, il oardinal ystrigoniense foa parlarli. Qual li disse esser slato tuli sti zorui in castello, in consulto di l’impresa ; ma niente sarà, llano diliberato tu<ir l’impresa di la Dalmalia con 0000 persone, videlicet4000 fanti et 2000 cavali, non sì à provisto di le artelarìe; sì che niente sarà. Item, a lui dia dar fanti 200, dicendo: Pensate ino quando li darò! Si che per queslo arino non si farà 0, perchè
22	in Gurvatia, per li gran venti e fredi, non si poi slar in campagna più. Tuto eri fossemo su questo; non è li danari trovali, et era venuto a le man con el Cinque Cliiesie, adeo non si parlano. E l’orator li dimandò, si era stà serilo in Dalmalia corino; rispose di no, dicendo nulla si farà, non sarà niente, sarano uimici di parole non de fati.
        Dii dito, di 23. Chome l’orator dii turco partì; con letere al signor, dii re, che ’1 manderia oralori a la Porta, è conlento rinovar le Irieve per G mesi, et manderà li oratori a renovar li capitoli per altri 7 anni. Di la Signoria nostra nulla è stà dito, ma è compresa, volendo rifermar li capitoli. Item, domino Filippo More è stà da lui, a dirli li tocha 50 fanti, et non li darà, voi quello voi il cardinal Slrigonia; e che bisogna, la Signoria lo avisi spesso e dii suo prosperar, dicendo: Cinque Chiesie à minazà molto, ma nulla sarà. Tutti i signori è partiti; li oralori a 1’imperador non auderano si non de octuhrio.
      Di domino Luzio Malvezo, date eri, a hore 24, ini Padoa, drízate a Nicolò da Udene, suo canzelier, fo ledo una letera. Come il campo tii-micho, è a Bagnol, à dalo 20 uiilia scudi a le zente alemane, prestadi da’ francesi ; et a dì 2 septembrio seri 1’imperador, con X milia persone, in Italia, per venir a campo a Padoa.
      Di sier Hironimo Capello, vice capitanía al colfo, date a Chioza, eri. Zercha il contraban-
 do di sali, à una letera; quel govcrnador di Ravena voi parie.
    Di Chioza, dii podestà. Chome non si poi armar la l'usta de lì, ut in litteris. Et li fo scrito per eolegio la mandi qui, con li danari, che si armeria.
 Et cussi fece.
    A.dì 6, fo San Salvador. Redulo il eolegio, 22 sier Zuan Barbarigo, è ai tre savij sora i conli, fato citar Andrea Filamali, scrivati a 1’ ofìzio di le naxtm uuòve, et sentalo da avogador, lo meuoe Ira la Sk gnoria, dicendo voi el pagi cerla quantità di danari dia contribuir per le parie etc., qual mai à pagalo; et fato lezer le leze. Et domino Bortolo da Fin, do-tor, avocalo, per lui ; e itcrum il Barbarigo, e il Firn. E posta la parte, parse al principe et Signoria dovesse far la sua senlentia, el poi si potesse apelar a le quarantie ; et ita expeditum. El li savij, redutl di là, aldileno le lelere.
    Di Padoa, di provedadori generali, di eri, hore 24. Prima rispondeno a le cinque lelere aule.
 De li stratioti, hanno lato il tulio, non poi trovar lai inganno; el quelui sa, vengi, lo furano capo. Hanno aulo la paga eri, non si poi far altro ; dii Manfron, voi dopio soldo, à torto; ma ben à raxon aver quello di prima ek. Item, le compagnie vechie hanno il capisoldo, juxta la parte di pregaói, presa quanda erano a Meslre. Di le mostre, lauda farle; ma al presente non è da dar li defeti. De li fanti, vengono con bo-lelini, scrive la condition è di 3 sorle; ni Andrea Rosso, suo secretario, tuoi marnilo uno per boletin, et lo laudano assai. Dii conte Juanis, è chrisliam, turchi non li hanno obedienlia; da sier Andrea Bon-dimier, vien qui, si intenderà, perchè sonoalozali al Portello, dove lui havia la porta a custodia. Scriveno mal di essi turchi, l'anno cosse jnnornte, come per una letera intercepla hanno, la qual voi esser secre-tissima; sì che di Iboro piti non si voleno impazar.
 Di novo, dii campo, 0 hanno. Li cavali lizieri nostri sono al ponte di Longara andati efc.
    De li diti, di hore 2 di note. Zercha al proveder a li caporali etc., e cassar quelli honteni d’arme e capi non sono al proposito, scriveno bisogneria far un gran squarzo. E venendo il signor Troylo Savelo, come si scrive, averà loco la Compagnia di domino Jannes; non venend.0 presto, sta in pericolo. Lipròi; visionati stati in Moncelese, li hanno parso darli re: capito; zercha )i caporali non si poi, hanno fato le fazion, smenuile le condute, Iboro è restati. Item, • Zuan di Naldo non sia tornalo, lauda averlo casso.
 Di Alexio Bua, replicha la provision li dete esso Grilli con el Martello. Item, hanno dato licerrtia a li zen-i