401 MDX, SETTEMBRE. 402 havcria dato questo absumpto ; et così in ne le actioni io non seria gabato, eh’ è impossibile, uno solo possa far tante cosse in un tracio etc. Questo è quanto è successo. Ex suburbio Sancii Martini, die 22 septem-bris 1510. Laurentics de Anguillaria, de Cere, illustrissimi ducis dominiique armorum peditum capitaneus generalis eie. Vene letere di Po, di sier Marco Antonio Contarmi, capitanio di Po, date a Pontichio, a dì 21. Come per tre, venuti di Ferara, tra i qual uno prete del Gorzorn, à inteso, corno cri il ducha havia fato la monstra a le zelile francese, e il ducha li dete uno lesioni per uno, e doveano cavalchar; e voleano uno salvo conduto dal marchese di Mantoa, perchè voleno andar in Lombardia, havendo auto comandamento dal re di partirsi. Item, è sta fato la descrition di le persone, da XX fin CO anni, in Ferara; sono numero 7000. Il ducha à electo 12 citatiini per confalonieri, et 3 di populari. Item, il ducha à messo le arlellarie in uno locho, dito Trapasa-ra. Il campo dii papa è versso el Final e Bondem. E che uno trombeta dii papa vene a parlar al ducha, et si partì ; et che ì ducha mostrò star aliegro, e dicea era venuto per Iratar acordo ; et era voce in Ferara, si feva una liga tra il papa, la Signoria nostra et esso ducha, contra francesi. Item, che li 200 cavalli, scrisse esser sta fati per li citatimi, bora sa che i fonno pagati per monaslerij e preti, per poter arcoglier le sue intrade ; et sono cavali 50, zoè 25 fin al bastion, et 25 di la dii bastion. Dice che, nel baslion di Crespili li fanti sono partili ; resta solum Mazom e il fiol, qualli non si voleno partir, con 05 fanti et uno altro capo corsso. Item, che ’I ducha à reso le burchiele, tolte a’ mantoani per feraresi ; e il marchese li ha fato restituir li animali, fonno tolti per mantoani a essi ferraresi. Di Iiuigo, di sier Silvestro Pixani, prove-dador, di 22, liorre 13. Come, per uno vien di 189 Ferara, ha aviso, le zente dii ducha esser ussite di Ferara et venule ad alozar a l’Hospedaleto. E francesi è alozati in.......; li qualli si doveano levar, e quel populo di Ferrara sono contenti si lievino. 11 campo dii papa è, ut supra, parte a Cento e parte a la Piove. 11 ducha fa far uno bastion a la porta di solo, per mezo il monaslerio di San Zorzi ; e che nel dito baslion è pezi 100 di artelaria. E si dicea in Ferara, tra tre zorni, di una liga dii papa, Signoria et ducha contra Pranza. I Diani di M. Sanuto, — Tom. XI. Fo termina mandar la meza paga a l’armada im Po, e a le fuste; et vadi uno pagador di l’armamento, perchè niun di savij ai ordeni volse andar lì. Et andò sier Alvise Barbaro, pagador, con li diti danari. Di Udene, di sier Antonio Badoer, theso-rier, date a dì.... Scrive di danari di quella camera, e di desordeni è seguiti ; e quelli sono debitori per la Signoria è sta perlongato a pagar etc. Unde sopra questo fo assa’ parole in colegio, et scrito al vice luogotenente, fazi che tutti i debitori pagi. Di Cividal di Bellum, di sier Nicolò Balbi, provedador, di 21. Come è venuto lì, per comandamento dii provedador Mocenigo, et da quelli è sta ben recevuto. Scrive, à fato bona ciera a tutti, ma ne è molli rcbclli etc. ; e col tempo si farà. Di Féltre, di sier Zuam Dolfìin, provedador, di 21. Zercha Enego, li basta l’animo di tuorlo; et liaverà il Covolo, dove è compagni XV e non più. Da poi disnar fo pregadi. Et nel scrar di quello, veneno letere di le poste, con letere di campo, vide-licet: Di campo, da San Martini, di provedadori venerali, date eri, a liorre do di note. Come ozi,. a hore 15, i contadini di Val Pantena veneno a dirli, che i nimici ussivano di Verona ozi, per venirli a sa-chizar, per haver fato bona compagnia al nostro campo, quando alozavano li nostri lì ; unde rnando-no questi tre, Zuan Grecho, Renzo Malizino e Nicolò da Pexaro, capo di cavali lizieri di' domino Jannes. I qualli, andati con le Ihoro compagnie, veleno tre squadroni di zente d’arme e cavali lizieri a quella volta ; e mandono per soccorsso in campo, et essi proveditori li mandò alcuni stratioli turchi c baliestrieri. Bor i nimici erano 800. Tandem, avanti zonzesse il soccorsso, nostri inveslileno dentro, clic non erano 300 cavali; e, tra presi e morti, de’ dicli inimici fonno 200 cavali ; e i nimici, fuzendo, nostri li fonno drio fina in zima il monte di San Feli-xe. Si che è stà bona zornala, e li pareno de esser stati a una caza. Laudano il vechio capitanio, Zuam Grecho, qual si à portato benissimo. Item, mandano una letera, intercepta per nostri, con allre, non perhò da conto. Item, per uno trombeta di monsignor de Ru, qual fu preso, hanno, che in Verona si dicea, che ’1 nostro campo veniva ad alozar a San Bonifazio. Item, è venuto in campagna il solito trombeta dii ducha di Termeni, per cambio di uno prexom lhoro, homo da conto, fu preso eri ; e voi 26