225 MDX, AGOSTO. 226 Termeni, come da lhoro etc., et (liciti il boti attinto di la Signoria nostra, et il meglio saria die ’1 si levasse. Di Miram, di sier Alvise di Dardani, pro-vedador di Mirati et Uriago. Zercha cari, mandati a Padoa per i bisogni dii campo etc. Fo proposto di far uno provedador a Feltre, con .quello havia il podestà. Fono tolti sier Lorenzo Orio, dotor, savio ai ordeni, quondam sier Pollo, sier Zuan Vituri, provedador a Zazil, quondam sier Daniel, sier Anzolo Querini, fo a la defension di Padoa, di sier Zanoto, sier Nicolò Zustignan, fo a la defension di Padoa, quondam sier Ferigo, sier Mi-cltiel Boti, fo castelan a Cividal di Bellnn, quondam sier Fantin, sier Beneto Pixani, fo conte a Pago, quondam sier Marin, e sier Faustin Barbo, savio ai ordeni, quondam sier Marco; tamen, tolto il scur-tinio, non fo balotado, perchè parse a li savij non far altro. E sopravene letere : Di campo, date Arlesega, di provedadori generali, di 28, horre 20. Come eri inatina si le-vono col campo, a horre 13, di le Brentelle, e vene-no a lozar 11 a horre 17. Et vene uno trombeta di monsignor di Plesis zercha presoni, et Piero Gajo conduse etc. E1 qual lo feno star di fuora di le sbare, acciò non vedesse el campo; e cussi intertenirano ditto trombeta per do zorni. Item, dii campo ni-niicho, hanno esser al loco solito rislrecto. Etiam hanno, per cavali lizieri, stati in quella inatina lino a Vicenza, et da stratioti corssi di là dii campo, come i minici si fortificano dove i sono. Item, conte hanno auto li ducati 4000, ma sono pochi, e hanno dato la paga al capilanio di le fantarie; e scrivenosi provedi a mandarli di altri. El qual capetanio zercha la sua expeditiom eie. Qual è sta expedito eri. De li diti, horre 4 di note, ivi. Come hanno recevuto do letere nostre. Per una li avisò, che li francesi, sono in Ferara, non ponno fuzer, si non per via dii Polesene; per tanto hanno terminà non revochar fra’ Lunardo di lì, imo advertirlo di questo. Replicha, li ducati 4000 aulì son pochi ; et prega si expedissa la cossa di domino Naldo, qual è sta expedito eri ; col signor Troylo Savello e col conte Bernardin farano 1’ oficio, justa le letere nostre. Item, quanto a l’aviso se li dà, i nimici sono alo-zati in Iodio basso, e con aque si potria nuoserli ; vederano di far il tutto. Item, solicita il pan per il campo. Item, è stati in consulto con lo illustrissimo governador, capilanio di le fantarie e altri capi, e hanno terminato, damalina levarsi de lì e andar ad alozar a le Torre, propinquo a Vicenza, di qua, / l)iarii di M. Sanuto — Tarn. XI. dove è alozamento seeuro ; el hanno scripto a sier Zuan Diedo, qual è a Marostega, con el Zitolo e Zuan Grìego, vengi, ioti le zente hanno et quelle di Marostega e Briganze, lì a le Torre. Item, hanno scrito a Schyo l'azino la massa e si reduchino in Iodio securo, e cussi in Val di Dresano, Arzignan etc. .Item, a domino Bortolo da Porlo e Batista Doto ; ben è vero, che quelli di la costa di Barbaran è suspesi, e.non verano per dubito de li inimici. A le qual zente, zonte sarano lì, bisognìrà darli il pam per il viver lhoro. E a questo modo i nimici, o si leve-rano dove i sono, overo intrerano in Vicenza ; e, non mirando, nostri torano Vicenza, havendo tutavia li ochij a la conservalion e securtà dii campo. Aricorda, si fazi di qui star in oratiom. Item, mandono ini Padoa Zuan Maraja et Maldonado, spagnol, con fanti 170, et Nicolò da Cataro era in castello con fanti 25. Dii governador generai, date in campo, Arlesega, eri. Come è ventilo col campo lì, e diman anderano a le Torete. Tien, i nintici si leverano et non li aspeterano. Di Padoa, di rectori, di eri. Avisa il levar dìi nostro campo di le Brentelle; et in quella mati-na hanno mandato pan. Scriveno, non haver piti formenti ni farine di raxom di la Signoria, si non de gran grosso. Item, Polo di Justì è tornato, qual 106 portò li ducati 4000 in campo; dice sono alozatì nostri ad Arlesega, et voleno andar a le Terrete. Scriveno essi rectori, aver solum farine ravagnane. Item, hanno auto da Mestre e Noal assa’ cari. Hanno scrito a li provedadori, li avisi quanto li bisogna di cari, per mandar il resto indriedo. Et hanno mandato in campo 50 guastatori. Di sier Alvise Mogenigo, el cavalier, provedador generai, date a Cividal di Bellun, a dì 27. Zercha quelli citatiini de lì, parte rebelli e parte no ; et è bon cognoscer li boni da li calivi, ben che a li boni seorsum li babbi dito la Signoria farà demostratione etc. Item, doman domino Andrea Lechlistener sarà di qui con Carlo Lendro, che lo conduse et vien in sua compagnia. Dii dito, di 28, ivi. Come à ricevuto letere, vengi a Treviso. Risponde, è amalato e non poi venir. Item, di quel tristo dii Sbrojavacha, li torà le arme e cavali, per aversi mal portado. Item, manda tutte le zente in campo, resta solum lì 100 cavali dalnta-tini e Baptista Tirandola et 100 fanti. Di Treviso, dii podestà et capitanio. Come , à manda le letere, vien al signor Constantim, versso Cadore. 15