839 MDXi. Febbraio. 840 che la non è raxonevele ; si meraveglia, il Cardinal Corner, eh’ è pralicho, scriva queste nove. De fienàis cardinalibus non se ne parla; se curzense venisse, li faria, ma, fino a Venecia non se risolve queste cosse di Maximian, crucense non vegnirà: voi vegnir a cossa fata. Non sa si la Signoria si babbi risolto; hanno mala opinion, al suojuditio, a non proluderei mondo a Maximian. Questa malina pre’ Lucha ha ditto, che ’1 curzense è ancor in Augusta. Scrive, bisogna fati non parole. Scrive, li piaze che l’armata venga lì. Eri il papa se incolorò un pocho di questa tardità: il papa è homo pericoloso; in uno ponlo poiria andar via da queste bande, che saria ruina, prima nostra poi soa. Dio ze ajuti! Era fama a Faenza, che il doxe con magna caterva veniva qui a vixitar el papa ; non lo crede, ma forsi non li dispiazeria, perchè in X zorni si sbrateria, e saria caxon de farlo restar qui do mexi, e indusiar.a partirsi a principio di marzo. Bisogna tegnir questo papa, altramente siamo spazati. Et perchè non è tropo da spender universalmente, ma acordar Maximian è cossa schieta ; e il fato nostro è come di lo ethico amalato, che lutto anderà in uno trato, si non se provede. Eri partì di qui Guido Guaim, per campo dii Final, con 100 cavali lizieri, eh’è la sua con-duta, ma non ha 70 in effeto; e andò per male nove fo dito di campo, che non è vero. Tutti questi cor-texani augurano et dicono mal, aziò il papa se acordi et possino andar a Roma a triumphar. ldio ce ajuti! Nota. In letere di 19, scrive di nove di campo, dii provedador Capello, non sa altro, salvo che era alozato a Crevacuor, ma par sia tornato a la Massa, a presso el Final, con le zente; et se parla che farano fati d’arme. Pavia, quel zorno partì lui da Bologna, partì per campo al Final, e mena in campo fanti 1500, e doveva tornar a Bologna. Dii campo de’ francesi si parla variamente; chi dice sono assai, chi no tanti. • È da saper, in questa matina si ave aviso certo dii zonzer di lo episcopo eurzenze a Trento, con 200 cavalli, molto pomposo, mena 30 signori et XV cavalieri; si preparava alozamento, et era in hordine, in la caxa di conte da Serego. Da poi disnar fo colegio di le aque, dove inlra-vien la Signoria, savij de una man e di l’altra, e li cai di X e li procuratori et li XV dii colegio de: putati et li tre prescidenti. Et perchè era compito dito colegio, che sla do anni, el li prescidenti, fonno electi prima tre provedadori sora le aque per anni do, e questi poleno vegnir im pregadi, non melando ballota. Et fato il scurtinio, rimaseno sier Lorenzo Capello, savio a terra ferma, quondam sier Michiel, sier Antonio Condolmer, fo savio a terra ferma, quondam sier Bernardo, qual non veniva im pregadi ; e altri non passò. Poi, iterum fato il scurtinio, rimase sier Hironimo Duodo, fo governador di l’in-trade, quondam sier Piero, qual al presente è provedador sora le aque, e compiva. Item, poi fonno facti XV dii colegio di le aque, a cinque per scurtinio, el rimase questi soto scripti, non melandoli pe-rhò per hordine, ma, sì chome intisi chi sono rimasti, li noterò. Sier Alvixe Malipiero, è di la zonta, quondam sier Stefano, procurator. Sier Alvixe Eino, savio a terra ferma, quondam sier Michiel. Sier Andrea Erizo, fo podestà e capitanio a Ituigo, quondam sier Francesco. Sier Andrea Magno, fo podestà e capitanio a Crema, quondam sier Stefano. Sier Michiel Salamon, fo podestà e capitanio a Tre-vixo, quondam sier Nicolò. Sier Hironimo Marin, fo podestà e capitanio a Tre-vixo, quondam sier Zuan, dotor. Sier Marin Corner, è di pregadi, quondam sier Pollo. Sier Thomà Liom, fo provedador a le biave, quondam sier Filippo. Sier Andrea Foscarini, è provedador a le biave, quondam sier Bernardo. Sier Alvixe di Prioli, fo savio a terra ferma, quondam sier Piero, procurator. Sier ’............... Sier............... A dì 23, domenega. In colegio io i cai di X, mandali il resto fuora, et balotono alcuni capitoli di Sibinico, sì de’ nobeli come de’ populari. Et fono cazati li cai di 40 e li savij ai ordeni, che, judicio meo, fu mal fato, hessendo questi ordinarij di colegio, et quelli a chi incombe le cosse di inar. Da poi disnar fo gran consejo. Fato eletion di podestà et capitanio a Cividal di Bellun, e questa è la.....volta ; et nium non passoe. Fu posto, per li consieri, la parie de le 30 et 40 per 100, presa im pregadi. Ave 11G di no, 1113 de