207 Cardinal brixinense, todescho, eh’è 11, e domino Con-stanlino Amili juslilìcbò, dicendo poteva darsi perchè qui de proximo cingemlus est, vidctur ac-cinctus e te. Item, il papali dato in concistorio il vescoado di Monopoli, che vachava per la morie di 150' domino............ al vescovo di Pulignan, eh’è tragurin, subdito nostro; e quel di Pulignam ¡1 uno suo servidor brexan, eiiam subdilo nostro. Item, il papa à dito, senesi à mandato danari al re di romani e altri. Di Napoli, dii consolo, di fl. Come una nave di Lisbona, veniva di Portogallo, o ver........, con carisee e altro, per valuta di ducali 60 rni-lia, era rota a Sardegna, et era sta recupera parte; la (jual andava a Svo; si chiamava la nave Tomasa. Item, dii zonzer lì a Napoli di una nave dì Piero Navara, con saoni e altro, dubita siano sta di qualche nave de’ nostri. Item, che '1 vice re li à parlato zereha la restitution di la nave di dito Piero Navaro, fo retenuta a Rrandizo, per esser dii re quel cargo di formenti. It^m, che lì li formenli è cressuli per queste moveste di Maximiano; et in Cicilia le trale è aperte. Noto, dita nave, presa im Brandizo per nostri di qui, per colegio, a rcquisilion di l’or.itor yspano, fo scripto fusse liberata. Fu posto mandar a Spalalo ducali 500, et allre provisione, ut in parte, posta per li savij dii colegio et.........; et steteno fin borre 3 dì note, et altro non fu fato dia lezer lelere. Noto, per colegio fo scripto in questi zorni a li provedadori di campo et redori nostri, jusla la parte dii consejo di X, non scrivessero a soi parenti nove alcune, im pena ete. Questo fo, perchè, per le-tere dìi podestà di Verona, sier Alvise Malipiero, a suo fradello et zenero, se intese il zonzer di l’araldo di lì, avanti la Signoria havesse averlo le letere; et etiam per altri respolì, intervenendo il conte di Pi-tiano, capilanio zeneral nostro, et di vicentini. A dì 16. Sier Zacharia Loredam, venuto capi-tanìo di le galie grosse, referì in colegio; et cargò sier Alvise Loredan, quondam sier Malio, suo sora-comito, e dii schiafo el dete a sier Filippo Badoer, etiam soracoinito. Et la Signoria lo commesse a l’avogaria ditto sier Alvise ; et di questo, prefato sier Zacharia Loredan fo da la terra mollo laudato. Fo fato mostre di li fanti, Pollo da Zara, Stefano di la Monda, Piero Albanese et uno altro : in tutto numero----; et pagali im piaza per li savij ai or- deni, et mandali via. Da poi disnar fo consejo di X ; el, per esser so-lum 3 consieri, 0 feno. Voleano expedir li presomeli J Diarii di M. Sanlto. — Tom. VII. 298 di ladri di le galie ; et 3 consieri erano amallali, si che la terra pativa. Nola. In questo zorno sier Francesco Venier, di sier Jacomo, da Santa Lucìa, retenuto, a rcquisilion di suo padre, per li avogadori, perchè ’I dice li man-dm durati l i mtlia di la hotega, reduto il collegio, li delcno do sellassi di corda el una diavaleta ; e fo gran che dir prr la terra, di la crudeltà dii padre. Et poi, a dì 20, a gran consejo, li soi compagni, Fausti, audono tulli davanti a ii avogadori, a pregar fosse expedito; e cussi li promeseno di far questa seplima-ua. Todia il colegio a sier Andrea Trivixan, cava-lìer, avogador, sier Lunardo (¡rimani, consier, sier Pollo Querini, cìio di 10, sier Francesco da Canal, et sier.......... signori di note; el sier Alvise da Molìn, consier, non era. El cussi a di 19 fo asollo in 4.‘ta, et ussl di prexon. A dì dito. Vene lelere di Verona el dii prove- I dador Emo. Et come, con missier Zuan Jacomo, do-veano andar a veder li passi di Brentonega et Rovere eie. ; et eoloquij insieme. Item, li fanti yspani fanno gran danni lì in veronese. Di Vicenza. Come sier Zorzi Corner, d cava-lier, et sier Andrea Grilli, provedadori, zònli lì a dì..., feno chiamar quelli ciladini, a li qual li disseno la bona voluntà di la Signoria nostra, et le ga-jarde provisione fate, et non dubitassero» dì nulla. Et quelli deputali rìngraliono la illustrissima Signoria nostra ; el alia. Item, poi vene di bular di le tessere tra lhoro, el toehò al Grilli andar in veronese, e cussi andava ; e lui Corner anderia in vicentina a sopraveder li passi etc. A dì 17. Da poi disnar fo colegio di le aque. Item, li creditori dii banco di Agostini si reduseno in ehiesia di San Zuane a Rialto, a pdizion dì capi, quallì dìsseno, cornea di 13 sier Sabaslian Zusti-gnan, el cavalier, presentò in colegio il diamante di charati 23, im ponta, bellissima zoja, polcno aver ducati 22 milia da papa Julio a Bologna, e li Agu-slini ne voleano 40 milia ; fo di uno soldan. El qual fo posto in la procuratia, con certa ubligalionc di alcuni danari dia aver uno fera rese, fo fiol dii signor Sigismondo, suso, qual à perhò altre zoje e una possessìon etc. Item, che li Agustini voriano salvo conduto, e lhoro non l’inno voluto far; e sono in li Servi. Et quesli capi voleano clezer per scurii-nìo altri X a presso di lhoro, |>er non aver briga convnchar tanti: fonno numero 80; et a questo fo contradito, el 0 fato. Si fa li exlrali etc. ; chi dice sarano boni danari, chi dice si ara bota. A dì 18. Fo consejo di X. pur con 3 consieri. 20 MDVIII, FUiHRAJO.