609 MDX, NOVEMBRE. 610 le. Volseno mandar la galia Biassa; la qual, aproxi-mata a la terra, fo salutata sinistramente e quasi 298 * Lutata a fondi, e ave di grafia a slargarse con quel incargo, che non li saria seguito, se havesseno ascolti le sue parole. Item, avisa esser morto el suo scrivali, a di 26 di octubrio, di febre continua, e sepulto in una chiesia a presso Porto Venere. E lo lauda assai. Tenute fin primo novembrio. Avisa, partì a dì 28, hore 4 di note, da la Minora, et è reduto li ini Porto Fanaro ; et, si dimorava do hore più, saria intervenuto qualche damno, perchè subito si levò una fortuna de 4 zorni, tanto forzevele de più venti e prcecipue di buora, che za molti anni non ha veduto la mazor; tamen erano arivali a tempo. Scrive, sì lui non si havia trovalo al contrasto de chi havea-no pocho rispetto a la securlà di quella armata, sedano seguili assa’ inconvenienti et pericoli'; ma non ha ’ulo rispeto de dir liberamente l’opinion sua. Item, quel comissario pontificio à oppinion di aspclar lì, con l’armata, risposta da Bologna, di quanto si babbi a far. Lì ha dillo, et cussi à scrilo a l’orator nostro in corle, che, per conseglio di sopracomiti e pedoli e tuta la marinaneza, non è più tempo di tornar im Ponente, lina a questo aprii, sì per la crudeltà de lo inverno, come per esser 1’ armata inimicha più potente di la nostra ; e che non hanno alcuno porlo de lì in là, salvo in mano de i minici, e ritornando in quelle aque, senza dubio se ne potrà pentir, et si la Signoria non li comanderà expresse, non è per andar, perchè vede a quanto manifesto pericolo se anderà a perderse. Item, scrive aver mandalo la copia dii processo al nostro oralor in corte, et sedioli in bona forma. Replicha il disarmar de le galie candide, aliter se disarmerano da sua posta ; e, volendo lenir fora le altre, armate a Venecia, bisogna provederli de danari, perchè in vero le zurme el li sopracomiti molti di lhoro patiscono, ma, tra li altri, sier Zusto Guoro, el qual se atrova in gran bisogno ; et lo lauda. Data im Porto Fanaro, a dì primo novembrio 1510. 299 Sumario di una letera, di sier Sabastian Tie-poto, sopracomito, data soto Piombini, a dì primo novembrio, a l’ alba, a sier Andrea Bondimier. Come el parse al comissario dii papa di partirssc di Civita Vechia e andar a Zeuoa, digando havea intendimento, che, si se apresentava l’armata, lezier-I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XI. nifi](e chambiariano sialo e chazeriano franzosi di ' Zenoa. linde, a dì 14 dii presente mexe di oclubrio, parlino da Zivita Vechia, e per tempi contrarij ste-teno fin 24. El diio zorno sorseno a la Val de l’Oro, la qual è mia 15 lontan di Zenoa ; tende fo messo, per i zenoesi, erano su l’armada, uno homo in terra, e la sera se levono e si andono a presentar soto Zenoa. E fo deliberato, 4 galie dovesse intrar nel dillo porlo di Zenoa, e menar missier Jannes di Campo Frcgoso, con fanti 700, li qual haveano conduli da Zivita Vechia ; et a lui li tochò 52 su la sua galia. I qualli fonno messi tulli a la Val de 1’ Oro su le 4 galie, e domino Olavian da Campo Fregoso, depulà per il papa signor di Zenoa, e molti altri zcntilhó-meni zenoesi. E, butade le tessere di le 4 galie, tochò a sier Michiel Morexini, sier Francesco Corner, sier ........Dandolo di Candia, c una galia del Biasa, zenoese, armada per il papa. Le qual, a l’intrar del porlo, Irovono una barcheta, la qual li vene contra, el feze intender a quesli zenoesi, erano su le galie, non era hordine la terra si havesse a voltar, e I’ homo, haveano mandato il zorno in terra, mai parsse a vegnir. Unde el parse a missier Olavian de non menar le galie al muoio, im pericolo, ma andar con li bregantini e acostarsse. I (piai disseno aver Irovado zeute assai de i nimici, apariadi per far resistentia. El provedador, con il resto di l’armada, erano a la bocha dii porto aspetando, e fonno scoperti da la terra e saludali di assa’ colpi de artellaria ; et parsse a quelli di la galia dii papa, per esser la luna chiara, non esser hordine alcun, e far tornar le 4 galie in* driedo. Et di questo, el provedador à volesto se dechiari da cui à mancliado, hesscndo andati senza hordine alcun a taftlo pericolo. Si che, dal canto di la nostra armata, non ha mancliato di far tulio quello li ha comesso el comissario dii papa. È andati sempre in gran pericolo su quelle spiaze, ne le qual non hanno porto alcun de amizi, come apertamente si vede ; si che Zenoa per adesso non è per moverssi, e tiensi satisfati dii governo hanno. Ilor quella note inslessa si partiteno, e la malina, a dì 25, scoperse-no F armala francese, zoè Prejam, con 4 nave grosse et do galie bastarde, 4 solìl, 12 gaiioni a la qua-ra, et 4 a la latina, e do bregantini, i qual sono ben in hordine, per quel hanno inteso. La qual armata haveva inteso di la nostra, el era parlita da Porto 299* Venere et veniva a la volta nostra. Et la nostra zer-Clioe di montarli a vento ; e per esser el tempo bruto, e non possendo aver porto al bisogno in quel locho, si sforzono nostri, quel zorno e il zorno driedo, provìzar; e la sera, a dì 26, con bruto tempo 30