> 59 mdxi, gennaio. 760 che sia eleeto el baylo a Conslanlinopoli, secondo la forma di la parte presa, posta per mi. E cussi, senza altra dispulation, fu preso. Fu scrito a 1’ orator Donado e provedador Capello, in campo col papa, una letera, posta d’acordo per li savij, ut in ea. Presa. Fu posto, per li diti, una letera a sier Andrea Griti, provedador zeneral, è a Montagnana, che, se li par, si parli de lì col campo e vengi sul Polesene, e lassi lì il conte Bernardini Forte Brazo con la sua compagnia di homeni d’arme, cavali lizieri 400, et fanti 700, ut in litteris. E fu presa. Fu manifesta al consejo di pregadi quello per avanti fo ditto, che ’1 signor Constanti!! Amiti, eh’è in Alemagna, à mandato a dimandar salvoconduto di vegnir habitar in questa terra con la sua moglie, atento non poi far 0 di pace con l’imperador. Et per il consejo di X fo scrito al papa, et dimandar quello li par. Et il pontifice disse, esser contento si facesse etc. Di Andcrnopoli, di sier Nicolò Zustignan, quondam sier Marco, e Lodovico Valdrin, secretano dii baylo, fonno letere, di 23 novem-brio epiii fresche. In conclusion, la bona mente di quelli bassa a dar ajuto a la Signoria nostra, a tempo novo ; et haveano inteso la deliberation, che si manderà orator, qual aspetavano con desiderio. Item, il signor voi far far 100 galie, et mandarle in ajuto dii re di Tunis conira il re di Spagna. E altre parlicularità, ut in litteris. E lele, fo sacramenta il consejo, soto pena di la credenza di tal materia. Fu posto, per li savij, che le decime 8 et 9, sono al sai, si scuodino per tuta questa selimana ; e, pasa-da, siano tajate a 60 per 100, e mandate a le cazude, et scosse con le pene. Et fu presa ; e cussi la meza tansa è al sai. Ave 26 di no. 390 Sumario di letere di sier Hironimo Lipomano, a sier Vetor, suo fratello, date in campo, im borgo di la Mirandola, a dì 18 zener, hore 2 di note. Chome il papa ha dato il cargo a li Vitelli, che . -fazino le fosse per piantar le soe bombarde, perchè il ducha di Urbino et il signor Fabrieio Colonna non se curava. 1 qual Vitelli ozi hanno lato far una gran cava, et domali comenzerano a far trazer le artela-rie dii papa. Le nostre ozi hanno fato un gran fra-chasso a la terra; forssi luni se darà la bataglia, ma crede che marti, 21, non mancherà. Li nostri rabia-lio di far facendo ; e benché vadi in longa. per quelli dii papa, questa Mirandola è cossa certa si averà. Ma, si ’1 papa vorà far altro, bisognerà el muti capi, alitcr non si farà cossa bona. Li soi hanno fato il tutto di farlo partir, perchè eri sera morite uno suo palafrenier da uno archobuxo. E ’1 papa dicea sempre : Non voglio andar ; e cussi tornò a lo alozamento suo in cucina. Voi aver la Mirandola, e, per juditio di nostri, la si averà e presto. Questi dii papa zuogano a primiero, e non si cura. Ozi è rifreschata, che francesi volano vegnir a trovar queste guardie sopra le rive ; et non li stimano, ni non lo credino siano per passar. Dicono, si fa preparatici) a Parma et Rezo, eh’ è lontan di li miglia 30 in 40; poi bisogna passar el fiume Secchia, che li nostri lo guardano, benché sia agiazato; spera non vegnirà francesi, et noi presto aremo la Mirandola. Scrive, esser in grandissimi fredi et neve; pur il tempo è bello, ma fredo grande, et à giazato per tutto. E stanno in texe di villa con boni fochi. A dì 21. Da matina. In colegio. 0 fu da conto ; solum da li capi di X fo fato gran rebuffi et minaze a li fìoli di sier Hironimo Donado, dotor, sta in Rio Terao, e di sier Andrea Donado, è podestà a Tre viso, qualli fanno di note molti inconvenienti, adeo é stà dato assa’ rechiami. Suo padre è orator a Roma. E fo ad moni ti etcK È da saper, in questi zorni, per li provedadori sopra i olìcij fonilo sententiati li provedadori a le cazude, a contribuir a la Signoria, per servir di bando, di le lhoro utilità, prò mine, ducati 600 per uno a la Signoria nostra, per signor; videlicet, sier Ma-fio Bolani, sier Zuan Dolfim, sier Michiel Memo, sier Piero Sagredo etc. E volendo etiam li scrivani, per li cai dii consejo di X li fo fato comandamento, che, prò nunc, 0 facesseno. E cussi si soprasta a li scrivani, qualli sono : Alvise da le Carte, Zuan de Ruzier, Zuan Ferman e altri ; ma con tempo pagerano, come il dover voi. In questa matina fo publichà in Rialto la parte, presa ne l’excellentissimo consejo di X, di sier Alvixe Soranzo, quondam sier Vetor, e altri complici, che hanno roto la caxon a San Marco etc., ut in ea; lo qual, si dice, si apresenterà doman. Et sono 5 zentil-homeni altri, videlicet suo cugnado, sier Filipo Ca-pelo, di sier Polo, el cavalier, sier Nicolò Vendfa-min, quondam sier Polo, suo zerman, sier Zuan Foscarini, quondam sier Nicolò, suo zerman, sier Bernardo Venier et sier Zorzi Valaresso. Et-con effecto non son stati altri nobeli et 17 .... Da poi disnar fo colegio di la Signoria, prima a 390*,