207 MDX, AGOSTO. 208 non se fidano ; e ‘il populo dice, francesi ge la voi ('.aliar. In la terra è stà'nriollo'sgombrà le robe, e li animali reduli nel barello. Item, Zuan Antonio Sarac,ini li lia dito, come il Cardinal Pavia à mandato a dir, a li quaranta dii consejo di Bologna, che XX di Ihoro vengino in cani[>o, aziò possi far la intrata in Ferara insieme. Itcm, non vien zelile in socorsso alcuna. Et che a Crespini, sora Po, è uno bastion, dove è fanti 300 e 280 (sic) pezi de artellaria ; al bastimi di Corbole è fanti 100 e pochi pezi di artellaria. Et venendo zoso per Po, à scontra certi zenthilomeni da cha’ Badoer e da dia’ da'Canal, a li qual disse si vardasseno di passar in su, perchè quel bastion di Crespini è basso. Dice, si passasseno di là di Po cavali e fanti nostri, subito li diti bastioni sariano abandonali; ma per fanti sdii, no. In Ferara stanno con spavento; voriano fusse il Cardinal lì, qual è a Fiorenza. Itcm, trovò la nostra armata, la qual è a la torre nuova. Dii dito captiamo di Po, e sier Faustim Barbo, savio ai ordeni, date ivi, a dì 26. Come dava danari; e con dilìcultà quelli homeni li hanno tolti, dicendo haver livrà tuta la paga, ¿linde li ha promesso, fin zorni (i mandarli il resto di la dita paga. Item, hanno li avisi di quel zenoese, esser al bastion 300 fanti, et a Santa Maria dii Passo esser reduli li .contadini di Ariano, con li animali et artel-larie; et ad andar lì, bisognerà far uno ponte, con Ira’ Lunario, con li cavali lizicri, qual domali lo aspeda a la Pclosella, dove l’adderà con dita armata esso capitani«, |>i'r expugnar el dito Iodio e il ponte. Itcm, ha ’ulo l’ai'iso, ala bocha di la Pelosella, verso el sostegno, esser sia posto le piere di quella caxa ruinada, ne l’aqua, per tanto vede l’andar de lì dubioso; e non potendo intrar de lì via im Po, voria intrar ini porto di Volane, ma ben voria 100 cavali lìzieri, per ajutar e far spalle a quelli tiraseli« I’ alzana suso. !>7 Di campo, di le Brcntelle, di provedadori generali, di eri, horre 2 di note. Come hanno, i nimici si fortifichano, et è stali in Val di Dresano e fato damili assai. Mercore, a dì 28, esso campo nostro sì leverà per Arlesega ; voriano cari, non ne hanno, à ’ulo solum di Campo San Piero, voriano dii piova’ e di Conselve, et la Signoria debbi scriver, solicilandiili a venir. E cussi per colegio fo scrii». Item, dimandano danari. Et hanno letere dii provedador di Ruigo, di 150 lauti et 50 cavali, venuti a slropar i canalli al sostegno, e il minar quella caxa etc. ; e fra’ Lunario va sora Po. Unde Ihoro provedadori scriveno, voriano con Ihoro li ditti ca- vali; tamen à letere dii capilanio di Po,'aspeta bordine di la Signoria. Li hanno risposto, laudando- lo etc. Item hanno, il Zitolo sarà a Maroslega con la compagnia; sì che sarà in tempo nel nostro campo. Item, il capitaniodi le fantarie voria danari da far la compagnia ; Chiriacho dal Borgo è varito. Item' non hanno orzi ; el li turchi è zorni cinque non ne hanno hauto. Dii governador generai, domino Lucio, date in campo, eri, a Nicolò da Udene, stio cange -lier. Come à ricevuto la sua letera, zercha il voler di la Signoria e di zenthilomeni, che seria di spingersi avanti, e cussi è il voler suo, con segurlà pe-rhò di lo exercito. Et per tanto mercore sì leverano, con el nome di’Dio e di San Zorzi, per Arlesega, poi a le Torete, per esser più fresche le zente, volendo poi far qualcossa a beneficio di la illustrissima Signoria. Scrive, lui à selanla homeni d’arme solli, voria compir la soa conduta, e al inanello li sia dato danari da farne parte. Di Ruigo, dii provedador Pixani, di 26. Come fra’ Lunario è partito, con li cavali, e andato versso i canalli di Ponticliio, per trovar il capilanio di Po, qual dia esser lì. Item, à mandato una spia a Ferara, a saper di novo. Dii dito provedador, di hore 12. Come à ricevuto una letera di la Signoria nostra, vardi che a le Papoze non si fazi damilo per nostri venturieri e altri; unde à (alo predarne, e cussi comandalo a li cavali di fra’Lunario, e fa custodir a li passi a quelli passerino con prede e bolini. Di Bassam, di sier Zuam Nadal, provedador, di eri. Di l’bordine, auto de li provedadori, di adunar zente lì intorno; farà. Di la signora di Pexaro, sotoscrita: ,Inni-pera Sforza, data in la rocha di Gradara, a dì... Ringratia la Signoria di quanto 1’ à scrito al papa in sua recomendatione. La qual è servitrice di questo stato et ricomanda il suo figliolino. Noto, è zentildona nostra, fo liola di sier Mathio Tiepolo. De Ingolferà, di sier Andrea Badoer, ora-tor nostro, date in Londra, im pressa, a dì 17 lujo. Come è ritornalo da Viseslre, dove è la corte, per aver inteso, il re à ’uto letere di Franza. Li scrive aver preso Lìgnago, e non voi andar più olirà, e questo à fato per far el debito à di la liga di Cam-brai, e à revochà le sue zente. Et che imo, chiama- 97 * 1 0........, qual è di primi de lì, da poi la morte dii Cardinal Roani è fato boti venilian, e non più francese. El qual li à dito, si trama liga tra il papa, 11 re de Ingaltera, il re di Spagna, I’ archiducha di