MDX, novembre. Coi 313 Sumario di una Mera, di Bologna, disier Hi-ronimo Lipomano, fo dal banco, drízate a sier Vetor, suo fratello, date a dì 25 no-vembrio 1510, et recevute a dì 28 ditto, per via di Ravena. Come el papa è con la febre, et non si gyarda. Eri, 53, si vestì e manzo uno ravo rosto, poi la notte siete con la febre ; ozi à voluto matizar una mane-stra di navoni : in summa voi far a suo modo. Li medici consullono de darli uno pocho de riobarbaro ; par che Rabi, zudio, disse che lui non se voleva trovar. Il papa ha voluto far a suo seno. Li medici dicono lo guarirebeno in 6 zorni, si ’1 se volesse lassar governar. Ma il papa crede al zudio Ilabi, e non a li altri ; el qual zudio li dice, che ’1 non ha male. Li altri dicono ha male e febre uno pocho continua; ma non vien etiam ordinarie, maxime quando si veste. E il meglio è la forle sua nalura, che in uno (rato par non babbi male, et è pur 65 zorni è in letto; sì che di la malalia dii papa, borra bene hora male, e sarà longa, eh’ è mal a preposilo a’ publici e privati negoeij ; ma bisogna aver pacientia. Ozi è andato dii corpo do volte a sua posta, ben che non ha mai tolto borsete, ma ogni zorno manza uno mirabolano, e dice lo fa disponer ; ma à forle natura. E non si poi far bon judicio quello sarà, e questa natura fa sperar bene ; el pezo è, che ’1 non se lassa governar. Dii suo andar a Ravena non se ne parla adesso. Maistro Archanzolo dize, si ’1 papa lieva suso in uno trato, vorà partir ; ma medici et oratori farano opere, che ’1 non se parli. Item, eri el papa se corozò molto con l’orator yspano, perchè el non voleva, che el signor Fabricio andasse a Rezo contra francesi; tandem fo mostratoli capitoli de la investitura di Napoli, che ’1 poi andar conira francesi e in qualunque locho, per fin che danno favor a Ferara ; e cussi le cosse fo conze. Par, che era sta meso suso da questa parte francese. Dito orator poi dimandò perdón al papa ; sì che el campo, andera a Rezo, tien doman se partirà. Item, inarti, a dì 26, el papa fa pasto, zorno di la soa co-ronalion ; Pavia canta la messa in San Petronio. El pasto se fa im palazo grando. Il papa non si troverà, di’è a proposito, aziò el non fazi qualche disordine; li cardinali et oratori anderano. Non è consuelo questo pasto a la coronation ; dubita che Pavia non voi dar da bever a San Zorzi, e saria ben non man-zasse. 313* Item, il cardinal del Final è tornalo a Brexa; per il star dii papa si vien aproximando. E il ro di Franza à scrilo a li soi cardinali, che voglij dito Final papa ; tamen la brigala ride e non crede sarà ; poy forssi il papa viverà. Item, de li 5 cardinali, che erano a Pavia, Santa f et Cosenza vanno a sfar a Napoli, perchè si dice il re di Spagna non voi questa adunatimi di cardinali in Franza, e non voi il papato in Franza ; el Cardinal San Severin e Bn-jus fo dito erano andati in Franza, ma si tten siano andati a Milano, per non se discostar troppo da li altri, casu quo il papa morisse. De’ cardinali da esser creati di lì non si parla; quasi pur si dize questi 4, ma il papa ancor non ha parlato con persona alcuna; ma tutti conclude, si el lieva di leto el farà una frola, al dispeto di cardinali che non voi compagni. Il papa à mandato questa matina a Mantoa lo arcidiacono, che fa li fatti dii marchexo in corte, a parlar por suo nome a dillo marchexe ; ma non farà 0, perchè se dize, il marchexe è acordato con Franza. El qual marchexe è in leto; il Guidoto dia scriver busie ctc. Item, il papa questa note di 25 è sialo bene. Sono miracoli la sua nalura ; e, si ’1 se guardasse 4 zorni, saUarebe di leto. E questa malina ha ’uto nova, iomo li campi sono andati a le stanzie. El signor Fabricio Colona ha scrito, che li dirà le raxon, aut che ’I papa ' mandi lì uno Cardinal, aut che manderano lì a Bologna. El papa vede che questi spagnoli non vo-leno andar conira Franzi, e reniega Dio. Ha mannato a dir chi mandino de lì. Dì bora in bora li oratori nostri aspetano letere. El provedador Capello è disperato, perchè in campo dii papa non è ordine ni governo; mille ordena, e lui provedador, secondo l’ordine di la Signoria, sta a obe-dienlia etc. ; e questi disordeni fa star il papa in leto. Poi il papa spende mal volentieri ; ma il pezo è la sua malatia, eh’ è caxon di ogni mal e di ogni disordine. Item, si ha in forestieri, di 22, da Verona, il nostro campo esser a San Martin ; stanno de lì in aspetation. Bisogneria in questa invernata aver Verona, e il papa Ferara, che non ze vede bon ordine; altramente questo lempo nuovo dubila si farà male, perché il re di Franza vegnirà im persona, per quello si divulga, e non sa come si potrà star su la spexa. Item, è sta gran pioza de lì, il venere di note fino sabato a terza, imo teri-bellissima, nè mai vide la mazor; da sabato in qua è bel tempo. E li campi sono a le stanzie; dubita 314 che non si disolva quello dii papa. Item, il papa à dito questa notte, che ’1 voi andar a Ravena, e fa preparar una lectica, che 40 la porta: sarà il suo