433 MDXII, GIUGNO. 434 Fu posto la gratia di sier Anzolo Lolin, debitor a 10 raxon nove et merchadanti zercha ducali 700, voi pagar di prò etc. è il terzo Cousejo, e lui parlò e ben, aclco ave 11G di no, 1200 e più de si. Fu presa. Fu posto la gratia di sier Jacorno Boldù di sier Ilironimo, fo preso provedador in Spilimbergo, posto per sier Alvixe Mocenigo cl cavalier provedador zeneral in la Patria dii Friul, dimanda 4 balestrarie per 4 anni volendo mandar uno suo fradello; e ba-lotà do volte, ave 500 e più di no, e non fu presa. Questo è stato per aversi maridado noviter in la ila di sier Bortolo Contarmi etc. In questo zorno per do pera di noze date fuori eri et fato il parenti, zoè la fìa di sier Ilironimo Ma-lipiero qu. sier Jacomo in sicr Alvise Barozi, et sua neza fia qu. sier Bernardo Bondimier in sier Zorzi Guoro, e li novizi e altri vestiteno darnaschin cre-mexin, che in sla guerra solevano vestir tutti di negro over paonazo. Hor ozi a la festa fu menato l’o-rator dii Turco, e dato licentia, per li provedadori sora le pompe, per ozi non si vardasse a leze ; el qual orator con li soi stete a la festa e ave gran piacer, e dato colacione con spongade ete. 210 In questa sera gionse ìetere di campo, dii provedador Capello, apresso Pavia, a dì 25, hore 2 di note. Come era praticha con i Palavicini, quali voleno venir a Milan con salvoconduto, et cussi 11 Visconti erano venuti, et esser boni ducheschi. Etiam erano pratiche con missier Zuan Jacomo Triulzi e promesso darli soldo col Ducheto. Item, esser zonto uno messo al Cardinal dii marchcxe di Monferà, qual se ritrova a Caxal San Gervaso e voi esser conira Pranza e con la Liga; solicita esso per li danari e danari eie. Item, aver mandato provedador a Roman sier Zorzi Valaresso qu. sier Marco, venuto de lì in campo. Item che ’I capitanio di le fantarie era miorato, et cussi sier Alvixe Barbaro. Item, cri intese la morte dii Sanudo pagador, eie. Altre particularilà scrisse dito provedador, ut in litteris, e Ìetere drizate a li cai di X in materia di capitani sguizari, qual zercha farli marcheschi etc. Dì sier Andrea Zivran proveditor, date vicino a Crema, drizate al provedador Capello. Come quelli cremasehi mandano do oratori lì et voleno dar loro danari e far fanti per aver Crema, et Voleno artellarie etc. Et fato il consulto in campo, par habino trovato tra loro cremasehi ducati 3000 per far ditti fanti. È lì el prefato provedador Zivran con 200 cavali corvati, qual non lassa racoglier nulla a’cremaschi, eh’è dentro, licct pochi vi siano, solimi i rcbclli ; il resto e dono e puti et citadini e populo fono mandali fuora. Lì è monsignor di Duras capo con lanze....., et contestabele Ilironimo di Napoli con fanti 200, et Benedetto Crivello con fanti 400, e nostri di fuora non lassano a quelli dentro parer ni vegnir a taiar le loro biave. Di Pergamo, di sier Bortolo da Mosto provedador, di 24. Dii zonzer lì, ricevuto honorata-mente da quelli di Bergamo, et la Capella si lien, dove è dentro da francesi GO, et voi meter in bordine certe artellarie trovate lì a Bergamo nel castello e veder di aver la Capella, la qual fa la note fuogo in segno di voler socorso etc. Noto. In questo mexe, per deliberalìon dii Con-sejo di X, fo mandato ducati 2000 a donar al Cardinal sguizaro, el qual non li volse aeeptar, imo lo disse a Vigo di Campo San Piero. Etiam fono mandati a donar alcuni rasi a li capitami sguizari et tratato con loro di tuorli a provision, maxime con domino Jacobo Stafer. Etiam fo preso di donar Ca-ravazo al Cardinal sguizaro si ne deva le terre nostre. A dì 28, la nlatina. In Colegio, per tempo fono 211 li cai di X, e feno introdur cerli frati. Intesi erano pratiche in Brexa e maxime di aver il castello; e quel castelan francese à una moier italiana e voi darsi a la Signoria, ma voi intrata come l’à in Franza e danari etc. Di sicr Francesco Capello el cavalier, va orator in Ingaltera. Come è lì et aspeta la comis-sion sua, et anderà di longo facendo la volta de Cadore e l’Ampez; et per Colegio li fo mandata la commissione. Vene l’orator dii Papa episcopo de Ixernia, vien di campo, in Colegio, e con lui era l’orator yspano conte di Cariali, el qual orator pontificio referì zcr-cha il campo, come le nostre zente è ben in bordine sì di zente d’arme come di fantarie, et lui 1’ ha visto far ogni fazione gaiardamente, e le laudono assai. Disse de’ sguizari molte cosse, e dii Cardinal ; e come sono sguizari, numerati per lui e per il colateral nostro, numero 15 milia 500 in zercha, venturieri sguizari 2500 in zercha, in lutto 18 milia, poi le feme-ne eie. Disse molte cosse, e come il Papa li havia scrilo, imo breve andasse a Mantoa a dir al marchese cavalchasse, poi che ’1 venisse in questa terra. L’ orator yspano etiam lui fe’ varii coloquj etc. Di campo, fo letere, di 26, da matina, dii provedador Capello apresso Pavia, drizate ai cai di X. In materia de’ sguizari etc. e de li cape-tanii, quali non si portano ben con il Cardinal e saria bon condurli, e altre particularilà; le qual letcre