591 MDX1I, AGOSTO. 592 con occision de alcuni, li hanno posti in fuga, e li falconeti conduti in Crema. Di Mantoa, dii Landò orator. Dii parlir, a dì 18, dii viceré per Modena, et che il Curzense voleva andar a parlar al Cardinal sguizaro per meler bordine zercha le cosse di Milan; et che l’orator li dimandò si ’1 doveva venir con soa signoria, disse de si, et che lui lo aria richiesto si ben non havesse voluto venir, dicendo è bon siale con nui per poter conferir in le occorcntie achaderà, e poi convegni-remo andar contra il ducha di Milan ; a questo non so si veretc. Scrive altre parlicularità, ut in lit-teris. Di Bergamo, di sier Vetor Lipomano, vidi letcre, di 27, hore 22. Come in quella matina è avisi da Milan che il Cardinal sguizaro sabato, a dì 14, zonse a Vegevene, locho suo, e li sguizari erano a Novara, e che ’1 castello di Milan tirava a la terra e fazeva di gran danno; e uno capitanio de’ sguizari, nome Zorzi di Allo Saxo, era conzonto con il re di Pranza e li dava 4 in 5000 sguizari di la parie di questo Cardinal, e haveva fato presoni li sguizari erano dentro. Et si dize, ma non crede, che ’1 Cardinal con li sguizari voi venir verso Brexa, ma si iudicha voghi vegnir a tuor il castello de Milan. Scrive le castelan di la Capella di Bergamo, francese, tira pur a la terra, ma non fa tropo danno. Ogni sera fa fuo-gi, e anche quelli di Trezo ; et eri da sera fo visto lì a Bergamo fochi nel castello di Milan. Scrive da poi che domino Thodaro Paleologo è lì nel teritorio con li stralioti, quelli di Trezo non enseno più fuora, siche questo paexe adesso non ha più paura. Quelli di Bergamo, per questa nova de 1’ Allo Saxo, sta un pocho sora di so’ lermeni, e hanno paura; ma lui tien sia una zanza ; ma si Brexa si haverà, non si du- 304 * bila di niente. Aspeta il breve spiritual, perchè quelli canonizi di San Alexandro e di San Vicenzo sono a le mano tra loro, et ogniuno voria l’andasse a tuor prima il possesso in la sua chiexia, i qual zercha instrumenti, et come li altri episcopi lolseno il possesso. Lui vederà quello si ha fato et se informerà da quelli non hanno passion, e cussi poi si governerà. Da poi scrita dice aver visto una lelera di Milan, di 12, drizata a missier Piero Andrea.......e suo fratello, qual dice cussi : Per dirvi qualcossa de Milano, el castelo fa gran danno; deprcesenti per Milano tra asai. El zorno de San Lorenzo amazò tre persone et ne strupiò 4, e alcuni li rompe le gambe e braza ; ancora se amaza per la terra qualche uno, e chi à mal, suo danno. Non se fa altra raxone de qui ; siamo a malissimi termini. Qui si à comenzato a dimandar danari; se stima voglia ducali 100 mi-lia, e darne de utile da 8 per 100 in suso, che dadi voiamo. Non credo farano nulla infino non sapiamo chi è nostro patrone; bene dicono che fra zorni 8 sarano a Trento. Credo come lo vediamo, et sia in le forze nostre. Troverà i ducati 100 milia e anche 200 milia, se li vorà, in pochi zorni, dando li 8 per 100 asegurati sopra li dadi. Qui se aferma come il cardinal del Valexe sie in Verzeli, e lì a’ verzelesi hanno fato taia ducati 80 milia, che me par un gran dinaro, che non credo. Qui se aferma come el cardinal dito à scrito al ducila di Savoia solum 4 parole, et li à mandato uno araldo che statini li risponda se voi esser francese o di la sancla Liga. Noto. Ozi fo mandato di qui per campo barili 300 polvere. È da saper, eri zonse qui sier Faustin Barbo electo synico da terra ferma, qual di bordine dii Colegio andò a Citadela per rechiami fati contra sier Gregorio Pizamano, olim podestà de lì, come ho scripto di sopra ; el qual andato, fato proclame insta il solito, et examínalo 24 testimoni! alcuna cossa trovò conira di lui, et cussi referì in Colegio a dì 21 di l’instante; tamen il Pizamano è sta calumnia a torto. Da poi disnar, fo Colegio di savii ad consulen-dum, et zonseno do corieri con letere di Roma, di 10 et 15, zoè di 7 lino 15; il sumario scriverò avanti. Fo per Colegio scrito in campo a li provedadori legatis soli, nescio quid. Si dice hanno praticha in castello, et è venuto uno francese di castello a parlarli, tamen in Pregadi non hanno nulla. Di campo, dii provedador Capello vidi le- 305 tere date in campo a San Zen, a dì 18, hore 3 di note. Scrive liaver mandato la copia di la lelera 11 revochorono di andar a la impresa di Crema, et desidera sia leda in Pregadi, perchè il Colegio rc-vocliò l’bordine, nè da loro provedadori, dize, è slà inanellato in alcuna cossa. Et hanno mandato la scorta contra l’artellarie a tempo; le qual tandem, a hore 18, ozi è zonte lì munitione et ducati 3500; farano quello li sarà possibile, non manchando in cossa alcuna ; el hanno fato discargar dille artellarie nostre, le qual hano salutalo francesi. Scrive spera sarano quelle li darano presta vitoria, nè bisognava mancho numero a tanta imprexa. Conclude, mo che hanno queste artellarie, promete la victoria al dispeto de’ inimici, e si stagi di bona voglia. Hozi lo illustrissimo gubernalor et quelli condutieri sono I stali suxo el monte per considerar bene dove si ha-