295 farà la 3.a sessione et si pub lidi era l’inlrar di la liga che à fato il serenissimo re de Ingaltera, qual, per sue letere di "26 aprii, à mandato in ampia forma a l’oralor yspano sotoscrivi a la liga per suo nome, et si farà fuogi e feste; e cussi aricorda, è bon la Signoria nostra fazi el simile a Venecia e per le sue terre per dar repulalion a la cossa ; et manda la copia dii dito mandato. FA in dila sessione si prolon-gerà il Concilio fino a Ogni Santi, acciò li oltramontani possino vegnir, et si revocherà quello hanno fato li cardinali scismatici eie. Item si ha, il viceré di Cicilia, don Hugo de Monchà, esser imbarchato per Napoli con zenle; sichè spagnoli, come dice l’o-rator yspano, sarano subito in bordine da 500 in (»00 lanze, 800 cavali lizieri, 7000 fanti. Item, il Papa à scrito al ducha di Urbin, aquisti presto i lochi di Uomagna, poi vadi con le zente a Bologna, e non la potendo havere, li dagi il vasto. Item, manda a la Signoria copia di alcune letere intercepte de’ francesi, una di 4 di l’instante di missier Zuan ,la-como Trivulzi. Scrive al Cardinal San Severino mandi il campo francese a la volta di Milan per ca-xon di sguizari, quali hanno fato il tutto per veder di adatarli con il Roy et non è possibele. Item, una lelera dii Roy, di 22 aprii, di Pranza, scrive in con-sonantia, si lievi il campo da l’impresa di Roma-122* gna. Item avisa, l’orator yspano aver dito certo Ingaltera à roto, c che ’1 re di Spagna havia fato capitanio il ducha d’ Alva a l’impresa contra francesi; e altri coloquii auti col Papa, qual è più caldo che mai a cazar francesi de Italia, né li lassa trato. Di sier Marin Zorzi el clotor, orator nostro, da Rimano, fo letere. De oecurrentiis, de’ 16, nulla però da conto ; e di l’andar di le zente a tuor la roclia di Cesena e altre terre di Romagna, che resta in poter de’ francesi, qual é però solo la rocha di Ravena etc. Di Vicenza, dii provedador Capello, di 17, Ime 2 di note. Dii zonzer di sier Carlo Miani qu. sier Anzolo, qual vien a la Signoria informato di le cosse di sguizari per esser stato questo tempo a Lodron et in Valchamonicha, poi fu preso Brexa. Item scrive, ozi consultò col governador e quelli capi; doman avierano le zenle verso Monlagnana; mercore poi si leverà con lutto l’esercito, a di 19, et ussirà di Vicenza, andando ad alozar verso l’A-dese : prega Idio li presti bona ventura. Item, questa maliua parli di lì sier Piero Landò savio a terra ferma per andar a Montagnana a compir di far le mostre a quelle zente è lì. Item, di Verona si ha, esser intrati lì certi guasconi, numero 200 in 300. I Di a rii di M. Sanuto. -- Tom. XIV. 226 Noto. Il Cardinal sguizaro, è a Padoa, ozi dovea levarsi da Padoa e andar a Vicenza, e de lì contra sguizari, aspelava il salvocondulo di Verona di poter andar ad incontrar ditti sguizari. Noto. Vene Andrea Mavresi capo di stratioli, stato preson di francesi con (aia, che l’à pagato ducati 300, vien di Milan, dice molte cosse, e clic li stratioti, è con l’Imperator, vegneriano in qua si la Signoria li perdonasse; et altre parlicularità. Item, veneno alcuni bresani, è zorni 3 partì, tra i qual uno fìol fo di Velor di Zuane nominalo Polo et altri, dicono francesi à gran paura. Lì in Brexa é governador monsignor di Obignì et fanno fortificatìon a la terra ; serano 3 porte, di le Pille, di San Nazar et di Torre Longa, e temono assai. Mandano a Milan alcuni citadini restali, per dubito, ma queli ponno vieneno in qua, come à fato lui et altri. Et noto. Fo dito Bergamo fu messo a saclio da’ francesi, non fu vero; ma ben vi è andà alcune zente di la compagnia di missier Zuan Jacomo Triulzi. El Mallo Gagnolili contestabile con una frota di bergamaschi è qui ogni dì a le scale per esser spazadi, et anderano via conira sguizari. Fo diio, esser qui uno secrelario dii ducha di Ferara drizato a li cai di X, trala far trieve li soi e nostri di Are, Cavarzcrc etc. e altre cosse, zoé adatarsi col Papa et la Signoria. Dicitur voi darne le nostre galie et esser bon lìol di Sancla Chiesia. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonla. 123 Prima, a requisition di oratori Papa et Spagna fo terminà publichar ozi in chiesia di San Marco, poi dito vesporo, l’inlrar in la liga dii serenissimo re di lngallerra ; e zà questa matina per tutta la terra fo mandato a sonar campano e a San Marco per alegreza, e scrito per lo terre nostre fazi il simile e fochi. Et fo ordinato far lumiere per li campameli excepto a San Marco, perché il campaniel si lavora ; poi per le botege sono in piaza per la Sensa, acciò non seguisse qualche disordine. Et fo deliberà, do-menega a 8 zorni, che sarà el di di Pasqua di mazo, far procession eie. per dilla alegreza de Ingaltera. Fo preso, dar a Antonio da Fin bcrgamasco[fide-lissimo nostro, atento li soi meriti, che l’habi 8 can-zelarie, zoé sotto 8 rezimenti a Castel Franco etc. Questo à auto perchè menò la praticlia col conte Alvise Avogaro di Brexa, et ha uno suo fìol in caxa soa qui, et la Signoria li dà danari per il suo viver. Di Vicenza, dii provedador Capello, di eri, fo lete certe letere. Come el governador dubita etc. Et in materia de sguizari, è mal i vengano per via di Val d’Agri, potriano far etc.; voriano i disende- 15 MPSII, MAGGIO.