103 MDXn, APRILE. 104 questi pareechii zorni, tanto più che par se aferma el venere santo sotto Ravena esser sta morti da le persone 4 in 5 milia francesi, senza poi quelli che sono sta amazati havendo fato la giornata. Se la nova seguirà, et di ogni altra particularità aviserà. Se ricomanda etc. Dii dito, a hore 23, post scripta, tenuta fin liorc 23. Sono venuti qui alguni francesi, li quali vano in posta a Milan, et Cremona e Brexa : la causa non se intende. I quali hanno ditto, 1’antiguarda di spagnoli è rota solamente, et che son morti de l’una e l’altra banda molte giente; ma hanno dito che francesi seguitavano li altri dui squadroni de’ spagnoli. Da poi etiam se sa certo esser venuto letere a la marchexana, la qual non le à voluto dar fuora; per la qual cossa se iudica, non sia cosse molto al proposito de’ nemici. Le qual letere, per quanto l’ha possuto intender, dice che 1’antiguarda solamente di spagnoli è stà rota con grandissimo danno de’ francesi ; la quale andava per socorer Ravena ; ma havendo li francesi inteso questo, se li feze incontra. Scrive 51 che di mantoana via è passado molti cavali feriti de’ francesi : àsse la cossa per certa ; et esser stà feriti et morti quelli ha scripto di sopra, con gionta dii signor Fedrico da Bozolo, el qual ha 6 ferite. Scrive, da matina over questa note, se altro zonzerà, subito expedirá letere con l’aviso etc. Di Montagnana, di sier Andrea Tiepolo podestà, di eri sera. Avisa aver questa nova, et esser stà gran occision di l’una parte e l’altra, e chi dize mancho : è stà morto da 14 milia persone. Scrive il modo che si apizono, come più diffuse dirò di soto. Da poi disnar fo Colegio, e prima mandato queste letere a mostrar al cardinal sguizaro, orator dii Papa, et orator yspano, et si reduse la Signoria a dar audientia ; etiam li savii. Etsopravène letere di Chioza dii podestà, di ozi, hore 14, et il sumario di una di sier Vetor Dolfin qu. sier Nicolò, è a Chioza, è questo : Come in quella hora è zonto uno mantoano, partì eri matina da Ferara, dize luni, a dì 12, fu fato festa di campano a Ferara et aparechiato sopra la piaz'a molte bote di pegola con altri preparamenti per far festa, d’onde che poi immediate fu sparechiato el tutto senza alcun strepito, e tutti sono rimasti con el capo taiato : non sa la causa. Lì si dizeva esser stà morto el gran maistro di Milan, el gran Diavolo e molli al-, tri capi, che li è ussiti di mente, in numero 17. Item, haver perso l’artelaria, et erano zonti lì a Ferara una infinità de feriti, e dize, li esser stà dito, è stà taià a pezi di le person'e 28 milia in suso; è stà menato pre-, xon el signor Fabricio Colona, si diceva etiam el Cardinal di Medici, ma che lui non l’aveva visto nè non el credeva. Alcuni dizevano, aveva francesi hauto Ravena, alcuni non ; non si sapeva quello aveva a far el Ducha; tutti stavano molto sospesi e di mala voia. El signor di Bozolo era venuto ferito ne la testa a morte ; monsignor di la Grota morto; monsignor Delspin conduto a Ferara ferito : el signor Fedrigo da Bozolo ferito ne la fronte da uno schiopeto etc. Di Are, di sier Piero Bembo provedador, di eri. Avisa, per venuti di Ferara, questa grandissima rota di l’una e l’altra parte,, et manda la lista di capitani francesi morti e di spagnoli presi, qual sarà qui avanti posta. Conclusive, è stà grandissima taiata ; di Ravena, non si sa de ehi la sia. Lista de li capitami francesi morti. Monsignor di Foys gran maistro di Milan. Monsignor de Lutrech. Monsignor de Aiegra. Monsignor di la Foieta. Monsignor Santa Colomba. El capitanio Molardo. El capitanio Dangia e il fradello. El capitanio Mangiero e il fradello. El capitanio de Chiamonte. Non. El gran scudier di San Severino. Item, ferido el ducha di Ferara. Presi dil\campo clil Papa e di Spagna. El Cardinal di Medici legato. El signor Fabricio Colona. El marchexe di Peschara. El capitanio Piero Navaro. El signor viceré di Napoli anegato; ma non fu vero. Item, gionseno alcuni bergamaschi, vieneno di Ferara, partino eri, conferma la gran cede tra l’uno e l’altro exercito, et monsignor di la Peliza è vivo ; et di la morte di molti capi francesi e dii gran maistro, e di presi dii campo di spagnoli, e Ravena par se teniva per il Papa, licet a Ferara si diceva era in man di francesi; ma che lì non si dize mai la verità. Et par francesi habino auto la pezor: e volevano far festa, ma vene uno a cavallo con 17 cavalli el marti, ferito ili la testa : si diceva era il Ducha, qual