21 MDXII, MARZO. 22 Di sier Mariti Zorii d dot or, orator nostro al viceré, eonse letcre date a Butri di primo fino a dì 7 di l’instante, assa’ copiose. E dii suo zonzer lì, qual è mia 5 di li di Bologna, e di la au-dientia auta subito dal viceré, et di presenti dati, qual fu una vesta di resfagno d’oro fodri di lovi zervieri. e do altre veste di seda, qual li fo molto graie. Item, si scusa di Brexa perchè nini non li è sii scritto nulla, et che si l’acordo si fa con 1’Imperador, si reaverà tutto il stado e francesi sarano ca-zadi de Italia. Item, havia mandato a Roma, per slafeta, il marchese di la Padula a scusarsi non esser andati solo Bologna, e dimandar 3000 fanli. Item, in campo li spagnoli hano zercha 900 lanzo e fanti (Ì000, e quelle dii Papa 400 lanze e fanli 2000, con altri coloqui et particularità sicomo in dite lotero si conlion, concludendo, li dissono più volte, si seguirà l’acordo con 1’Imperador sarà ogni ben. Il sumario di le qual letcre, lote sarano in Pregadi, ^ scriverò. Item, como haveano fato consulto : chi voleva lo nostre zente pasase di là e unirsi insieme, e tandem terminono pasar a la Bastia su el Polo-sene di San Zorzi, poi quello di Ferara e passar di qua di Po, e unirse con le nostre e andar in Lombardia ; e altri discorsi, ut in litteris. A dì 10, da TJdene, fo letere di sier Andrea Trivixan el eavalier luogotenente. Come li fanti orano lì è partiti, e cussi 400 dii campo por non aver danari. Item, Nicolò Savorgnan è a Vilacho, et Antonio Savorgnan suo padre è a Yspurch; i niniici s’ingrossano. Di sier Tolo Capelo el eavalier provedador zeneral, date in Vicenza, a dì 8, hore 3. Come il signor governador si parlo doman por andar al-suo alozamento deputato a pe’ di monti, a Malo; conclude la Signoria à poco amor al stado a non far provi -sione a quelle zente, e li danari si dano è butadi via. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta, et fu asolto sier Nicolò Balbi fo podestà e capitanio a Ci-vidal di Bellun, che havesse ben abandonalo la terra come fò li altri. Item, poi il Consejo di X simplice. fu asolto sier Silvestro Trun qu. sier Mafio, che fu retcnuto a Chioza con uno salvo conduto dii ducha Ferara, e questo perchè el provò l’andava a Ferara per Tormenti ; lui meleva la fatica e sier Marco Bra-gadin qu. sior Andrea li danari : e fo asolto con condition più non andasse a Ferara durante la guerra. Di Chioza si ave aviso, per letere dii podestà, esser zonle alcune barze con fantarie di diverse compagnie, ntpatet, unde fu mandalo subilo lì France- sco Duodo resonalo, con danari per farli mostra e mandarli in campo. Li diti fanti sono al numero zercha ....., vien di Romagna. Noto. Vene uno fameio di sier Antonio Justinian el dolor, prexon di francesi, partì da Pavia a di 5, e fo licentiato da’ francesi. Dice, dito suo patron è lì in castello, in fonili di una torre con li ferri a li pi "di por caxon si tov taia, o dicono è di primi di Venie-xia, poi pagar ducali 5000, e lui voi tuor taia, dicendo scriva, a Milan, inquirissa di mia condition eie. È con lui Aloxandro Capella, ch’era secretarlo dii provedador Orili, al qual è slà dato taia scudi 1000. Item, sono presoni di quel caslelan di Pavia, chiamato monsignor Francesco..... Noto. Eri in Cologio fo fóto gralia al conte Federico di San Bonifazio, qual è a Lignago in miseria et à una fìola maridà noi conte Camillo dii Sacralo ferareso, qual è reduto in mantoana, che li sia fato salvo conduto poter venir ad habitar in questa ter- • ra. Item, al dito conte Federico li sia dato ducali 10 et stara 10 di farina, et ch’ol dito salvoconduto se intendi vongi fra termine di do mexi. Adì 11, da matina. Tutti stava in aspelatione 9 di letere di Roma per saper la conclusion di la pace’: tamen non era, e pareva da nuovo stesse tanto a zonzer. Dii provedador Capello, date a Vicenza, a dì 10, hore 18. Come ha de Verona, mo terzo /orno, certo numero di fanti che alozavano nel borgo • de Castel Vechio, venero ad alozar nel borgo del Vescovo. La causa non se intende, et quelli di Verona hanno mandato a far comandamento a tutti li massari di le villo, *la Soave verso Verona, che in pena di la forcha andasseno de lì ; a qual effccto non se intende ancora. Item, per Verona se diceva, fra tre giorni aspetarsi lanze 300 francese, nominando la compagnia del baron Contin, et de li Gambareschi, et dii signor Galeazo Palavesin ; etiam nspectavano fanti 2000 alcmani. Scrive, zonzendo dite zente, se governerano nostri come li conseglierà el tempo etc. Item, manda letere di Manloa. Come il provedador Grili era slà, di Pavia, remandato a Milan. Item, il Gran scudicr era partito di Mantoa et andato a Ferara. Da poi disnar, fo Colegio di savii et vene queste letere : Dii provedador Capelo, di X, hore 3 di note, da Vicenza. Come ozi à auto lelerc di sier Ma-jin Zorzi orator al viceré, da Butri, di 7. Damatina anderà a Malo a trovar il signor governador per consultar questa maleria, la qual è importantissima,