479 MDXII. LUGLIO. 480 usoe esso ornlor alcuno parole, ringratiando la Signoria di la bona ciera faloli, e farà bon oficio con el Signor che ’I perseveri in la paxe con questa Signoria eie. Tolse licentia e vene, pur per terra, fino a San Moisè ; partirà fin......zorni. Ave etiam li ducati 300 ......et li soi ducati 100. La spexa si li ha fata el si fa monta al zorno da ducati 7. Di Roma, fo letere di V orator nostro, l’ultime di 8. Prima, dii zonzer di domino Alfonxo di Ferara a dì 4, alozato .. . ........et che doman in concistorio publico sarà aldito e asolto di la exeo-municatione, poi la sua causa sarà commessa a sie cardinali che lo aldino etc.; tamen il Papa voi privarlo di Ferara, licet liabi assa’ favori. Item, si ha che Franza mandava alcune nave a Zenoa, unde il Papa à retenulo tutte le nave è in quelli mari, e voi far armata, e voria la Signoria mandasse etiam quante galie la puoi etc. Item, sier Zuan Badoer, va orator in Spagna, è ancora li per non aver potuto aver pasazo ; ma spera aver nave a Civita Ve-chia, et si partirà. Item, scrive coloquii aulì col Papa in materia di sguizari. Item, che ’I Papa à dato titolo a’ sguizari auxiliatores Sanctce Sedis Apostolica, et manda la copia de una letera scripta per il re di Franza a’ sguizari, la qual sarà notà qui avanti. Item, il Papa à mandà a Fiorenza il suo datario per orator a far fiorentini vogliano esser boni italiani, aliter li manderà le zente. Altre particula-rità scrive, sicome in dite letere si contien. Di Trento, di sier Piero Landò orator nostro, di 12. Come andava a Perzene dal reverendo Curzense, e scontrò uno messo dii Cardinal li veniva a dir certe parole, ut in litteris; et con vene ritornar e anderà la malina. Item, era nova le zente spagnole et engleseaver dato 4 bataie a Baiona, terra dii re di Franza in la Guascogna, et quella non l’ànno potuta otenir etc. 237 * Di campo, di provedadori generali Moro et Capello fono letere, date a Boscho di qua di Po, a dì IO, hore 2 di note. Come, hessendo alozati a Adorno con il campo et in consulto dii camino ha-vessemo a tuor, fo scoperto il focho esser ne lo alzamento di esso provedador Moro et poi dii gover-nador zeneral, dii provedador Capello e dii colatemi generai, e queslo fo scoperto a hore 21 ; adeo fo reparato; che si era de note, tutto il campo si bru-sava. A lui provedador Moro mancha uno cavallo; al provedador uno cavallo e una mula. Etiam ne le artellarie e monition era il focho, ma subito fo mandato le guardie di provedadori et reparato, adeo non seguì danno ; ma le selle e altre cosse assa’ brusale. È sta podio danno a quello poteva seguir: el qual fochojfo posto a man et in inanello di bore.. (ulta quella villa si brusoe ; e cossi ditti provedadori, per il meglio, con il resto dii campo si levono de lì el veneno ad alozar al Boscho, et se tirerano verso il ponte, governandosi secondo acaderà eie. Nolo. Eri la galia dii provedador di l’armada Capello, qual assa’ più di do mexi di’ era per mezo il palazo a la riva et era slà lira in rio di l’arsenal, questa malina, di bordine di la Signoria, iterum fo cavata fuora e ritornala a la riva, e voleno armarla. Da poi disnar, fo Consejo dì X con la zonta, et fu terminato, che sier Zuan Piero Stella, fo secretano dueal, qual bora è nodaro in vita a li auditori novi, è pratieho, in diversi lochi mandato, è stalo secretano in campo sempre con sier Andrea Griti, hor fo ordinalo al dito andasse a’ sguizari a la dieta si fa, qual dia partir doman da sera. E intesi nostri voi far liga con sguizari et darli pension animai etc. Fu poi licenliata la zonta et rimase Consejo di X simplice, e fu fato due secretarii dii Consejo di X, uno atendesse a li processi, come era Tliomà di Freschi, Zuan Baptista di Adriani, che atcnde a le leze, ipial il Doxe il favorì forte; el uno altro per alender ai savii insieme con Gasparo di la Vedoa, qual al presente fa pocho, Alberto Tealdini. Di campo, vene letere di 11, a hore una, date a Cornalo di là di Po. Come, havendo auto bordine dii Cardinal di passar di là di Po, cussi quella matina erano levati di Bosco e pasato Po al ponte, e alozato ivi, mia 4 lontan da’sguizari ; e altre parti-cularilà. Etiam fo letere drezate al Consejo di X, dii mal animo dii Cardinal e sguizari verso li noslri. A dì 15, la matina. Vene in Colegio l’orator 238 yspano dicendo che il viceré con li spagnoli venivano via, et erano a Bimano lanze 500, 7000 fanti, 1200 cavali lizieri. Item, à aviso che li spagnoli ne la Franza strenzevano una grossa terra et sperava di breve averla. Di lioma, vene uno corier con letere di V o-rator, di 10. Come il ducha di Ferara, a dì 0, era stato in concistorio col Papa et asolto, qual dimandò perdono dii fallo commesso. El Papa li vuol tuor Ferara, ma à molti favori etc. Item, à auto letere di la morte dii vescovo di Bergamo Cabrici. Fu in ca* mera dii Papa insieme con sier Zuan Badoer, qual ancora lì se ritrova ; et iusta le letere scriptoli rico* mandò l’abate Mozenigo, et il Papa disse Io voleva dar a uno benemerito di questa Bepublica et di Soa Santità longo servitor, eli’è il prothonotario Lip-pomano, qual mai à auto nulla. Scrive coloquii auti