37 mdxii, questo: di la qual cossa ne ha dato aviso a li capi sono in Soave, Villa Nova e allri passi nostri, che stiano vigilanti, et ha scrito al signor governador c conte Bernardin, che da matina, per tempo, se ne vengino da lui lì in Vicenza, dove sarano li condii-tieri per meter qualche hordine di far qualche slra-tagema; e si le zente vorano far il dover loro, delibera, venendo, laiarli a pezi et esserli a l’incon- ' tro etc. Di Ruigo, di sier Valerio Marzelo podestà et capitano, di 17, da matina. Di questo aviso, dii ponte si fa a la Stella, e questo ha dal prete sta a Tresenta ; sichè tutti de lì dubita non passino de qui. Li quali francesi se ingrossano molto etc. Et zonte queste letere, havendo li padri di Colegio terminato indusiar a scriver a Roma zercha lo acordo aspetando letere di Roma, qual non venia, licet pocho più si potea saper, etiam aspectavano la venuta di questi oratori sguizari, qualli ancora non erano zonfi : pur vedendo questi avisi, termi-nono far ozi Pregadi e scriver zercha 1’ acordo a Roma. 17 Da poi disnar aduncha fo Pregadi et leto molte letere, tra le qual, Di Hongaria, di sier Piero Pasqualigo dotor et cavalier, orator nostro, l’ultime di 21 fevrer. Di quelle occorrentie, e date a Buda. Come il Re era andato in certo castello per honorar le noze di la moglie di inaislro Moixè suo maislro di caxa ; dove è stà fato festa. Item, esser venuti lì a Buda tre per nome dii re di Boemia, per acordar le cosse di quel Re con il re di Hongaria, suo fratello, intervenendo il duellato di Slesia, unde per il re di Ilon-garia cr^deputalo a questo il conte Palatino, e ’1 vescovo di Cinque Cliiexie. Item, che la Crovatia si lien persa, perchè il conte Zuane di Còrba via par sia acordalo col Turcho, et etiam la Transilvania dubita, e questo percliè Selin sullan fiol dii Turcho veri de lì via, qual voi andar a farsi Signor. Etiam quello di Amasia fa exercito; sichè in quelle parti di Constantinopoli, per i Coli dii Signor sarà assa’ garbugii questo anno. Item scrive, clic le noze di le do fie dii Re in li nepoti di l’Imperador, zoè ducila Carlo e il fratello di Borgogna, si tien per fate, e li oratori sono a questo efl’ecto hinc iììde; e altre particularità scrive, come in dite letere si contien. Di Alexandria, di sier Thomà Contarmi consolo nostro, date a dì . . ..... 17* Fu posto, per li savii, atento la importanlia di Padoa, che li reclori si aràno a elezer, liabino du- marzo. 38 cali G00 neti per uno anno per spexe, come fu eie-cti dii 1510, e si fazi per scurlinio et 4 man di elettoli, et dita parte sia posta in Gran Consejo. Fu prosa. La copia di la qual sarà qui avanti posta. Fu posto, per li diti, che de ccetero tutte le tan-xe di rezimenli, sì da mar come da tera, che si devano a’ Modonei, de c