297 MDXII, GIUGNO. 298 In questa malina. per tal bona nova, il Monte Novissimo valeva ducati 32 nè li era compradori, hora salló a ducali 40; et il Nuovo, valeva ducati 18, saltò a ducati 30. Non voglio restar di scriver come eri, per il Serenissimo et consieri, fo deliberalo di relenir quel astrologo domino Federico di Grisigoni doclor ja-drense, qual predixe quelle 8 cosse ho notade de sopra, dicendo averle da Dio, et se Dio mente, lui mente; ma le ha da certe done, si tien sibille, sla al Spirito Santo, et se reduceno a San Zuan Laterali, a le qual lui ha grande devution. Questo disse : « Ozi si dovea aver la più trista nova che zà 3 anni si habi auto, zoè il nostro campo sarà roto e taià a pezi da’ francesi » ; tamen si vede il prosperar di quello. Hor fo ordinato di reteñirlo et cometerlo ai cai di X, et cussi fo mandato il capitanio per averlo in le man, et lui andò in uno monasterio, poi si parti. Da poi disnar fo Pregadi, et sier Piero Lando fece la sua relatione di le cassation ha fato, et come oltra li 4, fo cassi Zuan conte Brandolin, Marco da Castelazo, Nicolin da Dressano, Sachardo di Sonzin; havia casso homeni d’ arme 120, balestrieri a caval- lo ...; et che è rimasti homeni d’arme ..., balestrieri a cavallo____; di slralioti zercha cavali 500, di quali non ha voluti cassar, acciò non vadino dai nimici. Laudò il provedador Capello mollo e il pa-gator Sanuto; à lassato al ponte di Albarè 7 conle-stabeli, fanti 1600, Gnagni Pincon e altri. 163 Fu posto, per i savii, una letera in corte con mandarli i sumarii di campo, et zercha l’andar sguizari a Milan non era tempo, perchè saria impossibele, come li è stà scrito, oferendoli iterum da poi tutte le zenle nostre a la recuperalion di Ferrara etc. Fu presa. Fu posto, per i savii, una letera al reverendissimo cardinal Sedunense legato apostolico laudandolo di le operatimi fa contra francesi, pregando soa signoria reverendissima vogli solicitar la impresa, et che habiamo scrito a Roma, zercha l’andar a Ferara di sguizari ; tenimo el Papa si contenterà. Item, si vardi di dar a sacho Cremona perchè saria astalar la impresa, e simel parole, ma ben farli pagar un bon taion eie. Fu presa. Fu posto, per li diti, una letera al provedador zeneral Capello in campo, laudando l’operation loro di esser andati a la volta di Cremona, e mandatoli quanto si scrive al cardinal, e vedi di darli una laia e non il sacho ; et è ben che francesi fuzeno. Item, quanto a levar San Marco, li mandemo la copia dii brieve ne fece il Papa, clic le terre si aquislerà per la liga sia in liberlà dii Papa, et il Papa ne promete, per il breve, darne le terre nostre, ringratiando il reverendo Ixerniense orator pontifìcio dii bon officio el fa ; e altre particularità, ut in litteris. Fu presa. Itera, zercha danari. Fu posto, per li diti, una parte di certi ragusei, ai quali fonilo tolti per conlrabando certi beni, ut in parte, promeleno prestar a la Signoria ducati 7000, con questo, di tutti, eh’è zercha ducati 10 milia, sia fato creditori a pagarli termine mexi 18, ut in parte; et fu presa, qual vien a raxon di ducali 12 per 100 di danno. Fu posto, per li diti, do decime al Monte Vechio per l’anno futuro a pagar a li governadori, una termine 20 di questo, l’altra 25 di 1’ altro con don di 10 per 100, ut in parte. Et fu presa. Di Mantoa, fo letere venute, Jiessendo Fregarli suso, di Paulo Agustini, di 6. Come era ritornato el Soardino stato in campo inimico, qual è a Cremona, et era in fuga per andar in Aste, et clic i lanzinech havia dimandato licentia di partirsi a monsignor di la Peliza, qual li havia pregati reslas-seuo ancora per 6 zorni ; el che essi francesi volevano passar Po, e leva il ponte di là di la Cava per passar.ltem, che il marchexe avia risposto in campo al Cardinal e nostro provedador era contento di dar vituarie e manderia 400 sachi di pan in campo, e altre particularità ; et che il marchexe mandava el Folegino a Roma dal Papa. Fu posto, per li savii, che havendo richiesto el signor Alberto da Carpi la liberation di monsignor di la Roxa, domino Andrea Letistener el quel Gasparo Linzer, erano in Toresele, proludendo lui sopra la fede sua starano qui fino vengi lelere di l’Imperador, che prometc, non seguendo l’acordo, 11 farà ritornar presoni, però sia preso di cavarli, et fu presa. E podio da poi si partì de qui con licentia di la Signoria, et lasserà li altri 25 milia ducati dia dar la Signoria a l’Imperador per le trieve eie., come dirò più avanti. Et veneno zoso Pregadi hore 22; restò Consejo 163* di X con la zonta suso per far certe obligation di danari, perchè voleno dar la matina al signor Alberto da Carpi ducati 12 milia etc. Noto. Veue uno Irale di San Francesco conven-tual, vien di Mantoa, parti eri a hore 12, dice sabato fo a Gedi, vide il campo nostro levarsi per andar in cremonese, qual è un bellissimo campo, da persone 50000, et voleno andar a trovar francesi, et francesi havevano lassà bon presidio in Brexa e forlifìeba-vano mollo. Item, dice lui era confesor dii conte