49 MDXII, MARZO. 50 sarsi, il legato Cardinal de Medici fcva dii suo 1000 fanti, et il viceré altri 1000.11 Papa ne feva 2000, et voria la Signoria ne facesse lei altri 2000, zoè li pagasse. Itevi, il Papa volea far certe lanze, è lì, a Roma. È il signor Troylo Savello a soldo dii Papa, tolto per la sua guardia per avanti, qual feva zente d’arme etc. Item, il Papa dubita molto forte et non sa che farsi, et voi far omnino in Latcra-nense il Concilio poi Pasqua, come e’ l’intimò, et ha deputato li cardinali, e vi intrarà Soa Santità ; ma andari poi lemporizando, et ha fato una bolla che scomunicha tutti chi è a soldo di Pranza e chi li dà aiuto, etiam sguizari si con lui saranno, et asolve tutti quelli che li va contra in servizio di la Chie-xia e di colpa e di pena, benedicendoli etc. Et manda la bolla in questa terra. Item, scrive il numero di le zente yspane, ut patet in titteris, lanze 1500, cavali lizieri 1000, fanti 13 milia, et poi quelle dii Papa, è in questo numero, et altre parlieularità, come in dite letere si contien. Et in altre particular, vidi come in Roma erano molte zente d’arme, et il Cardinal Ystrigonia havia donato alcuni belli arzenti al Papa, et che il Cardinal Corner andava a Viterbo a tuor il possesso di la sua ligation dii Patrimonio, et si preparava di far il Concilio, et erano stà electi li cardinali. Item, mi fo mandato di Roma uno monstro nato in Ravena in questo anno et milesimo ; cossa horenda, qual lì, a Roma, è stà butato a stampa. Di sier Marin Zorzi el dotor, orator al viceré, non fo lettere. Et in le letere di Roma, publice, di 18, è, ch’el Papa à mostrà a l’orator nostro una lettera di Bles mollo longa dii vescovo di Tioli orator di Soa Santità, di coloqui auli col Roy, qual si acorderia col Papa e li lasseria Ferara, e di Bologna si adateria, e sarà in acordo col Papa e Spagna, con questo che etiam si voi acordar con venitiani, e li lasserà di l’Adexe in qua, e farà contentar l’lmperador. Et manda la dila lettera a la Signoria, zoè la copia, dicendo a l’o-rator, scrivesse che la Signoria consultasse questo partido etc. Di Vicenza, dii provedador Capello, di 22, Ime 23. Come mandava uno cortaldo, è lì, a Pa-doa. Item, ha di Verona, le zente erano lì si partiva per brexana e parte andava verso Milan, per ri-speto che inlendeno sguizari voler calar zoso ; sichè in Verona poche zente è rimaste ; et poi, di bore 3, scrive aver letere di sier Marin Zorzi, di 17, che spagnoli si doveano ritrar. Scrive esso provedador, la Signoria doveria mandar danari per pagar le zenle I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XIV. et ultimar l’acordo, alt ter vede gran confusion, et. voi presto dimandar licentia, perchè, havendo 3 fanti in prexon che haveano fato danno, volendoli far ap-pichar per aver robato, disseno : Magnifico provedador, ho tolto pan per viver. Item, 14 balestrieri di Zuan Forte erano fuzili in Lignago, dicendo voglio andar a servir chi mi paga ogni 31 zorno. Per exploratori hanno, il campo di francesi se ingrosano molto forte ; e, si dice, voleno seguitar li spagnoli. Di sier Matio Sanudo pagador, vidi letere di 22, hore 5, da Vicenza. Come sabato, a dì 19, tutte le 300 lanze erano in Verona, esser partite con li soi cariazi in gran pressa ; vanno a la volta di Milan. Etiam si parte bon numero di fantarie pur per Milan, et stanno in gran spavento di sguizari ; et à Ferara è stà falò la mostra di la sua zente, è lì, d’arme, e stanno con gran spavento. Si dice, in Ferara era zonto il novo papa, qual à levato la scomu-nega e feva dir messa e celebrar li oficii divini, eh’è stà bona cossa per feraresi in questi zorni di quaresima. Scrive, diman il signor governador si aspela de lì, in Vicenza. È stà dito, questa sera Baslian dii Malizino esser anegato vegliando di Chioza, ch’è stà in Romagna a far fanti, e si duol e lo lauda assai : era di boni contestabeli fusse in campo. Da poi disnar, fo Pregadi et leto molte letere et queste. Di Constantinopoli, di sier Nicolò Zusti-gnan qu. sier Marco, di 23 fevrer. Come hessen-do venuto su la Grecia il bassà Selin Col secondo dii Signor lurcho, qual voi haver il dominio dii padre, e havendoli dato il padre sanzacliadi sopra la Grecia, zoè Nicopoli et uno altro Iodio, che li dà ducati 40 milia a l’anno de intrada, ma averà tutta l’intra di la Grecia, et che li bassà non voleva questo, adeo li ianizari, solevadi per el dito Selin contra dili bassà, li è stà forzo a li diti bassà star seradi nel serajo dii Signor 3 zorni, fino diti ianizari si aquietasse ; ai qual il Signor à compiaceste ch’el ditto Se-lim sia Signor poi la sua morte etc. E par, el volea el Casandar in le man, et il Signor, si lien, contenterà darlo. Item, l’altro fiol Achmat, primogenito, di Amasia, havia dà rota al fiol dii fradello, che domina in Caramania, de cavali 1500, el qual nepote era fuzito in certo castello ; e, si tien, il padre li darà quel Sanzachato di Caramania al prefato Achmat. Item, che Curcut, ch’è il 3 fratello, feva, etiam lui 24 zeute per venire a far novità. Item, che alcuni dii sophì Ysmael, quali si lirono su la montagna, come scrisse, unde per fredi non potendo più star, è ritornati per partirsi ; e eh’ el bilarbeì di la Turchia li 4