223 MDXH, renitali Vostra; nos plurimum ac devote semper commenda mus. Ex Ragusio, die decimo mai 1512. Exccllcntissimaj Sercnitalis Veslrie Devotissimi servitorcs Rector et Consilium Jlagusii cum commendatione. In questo Pregadi, a dì 17, fu posto una parte, per li savii, provision a li fieli qu. Nasiben di Ilave-na, era contestabile a Spalalo, ducati do al mese. Fu presa. 121 Exanpìnm. Die 17 mai, in Rogatis. Se rilrovano a l’officio nostro di governadori de le inlrade molli debitori de la Signoria nostra de decime et tanse, le qual sono zà molti zorni al dicto officio; et perchè l’è necessario, per recuperar quella mazor suma de danari sia possibile per poter supplir a li occurrenti importantissimi bisogni del stato nostro, habilitar cadaun acciò possano satisfar i debiti sui, però : L’anderà parte, che tutti] i debitori de decime et tanse che se ritrovano al dicto officio nostro dei governadori de le inlrade et a le cantinelle de dicto officio, habino ancora termine giorni oclo proximi de pagar quanto sono debitori senza alcuna pena, passato el qual termine, subilo per i deputati del Colegio nostro insieme cum i cassieri, siano tracie le marelle, et tutti li debitori restanti immediate siano mandati a l’officio de le cazudesotlopena a li dicti deputati, cassieri et altri che contrafacesseno, de ducali 500 d’oro da esserli tolti per cadauno dagli avogadori nostri de comun senza altro conse-glio; et a li scrivani, che scrivesseno alcuna parlida contra al presente ordine nostro, de ducati tOO et de perpetua privatione de l’officio suo. Et similiter sia concesso a tutti i debitori dei altri officii de la Signoria nostra, de qualunque sorte, che fosseno incorsi et tenuti a pagar cum pena, de poter fra dicto termine de zorni odo pagar i loro debiti senza pena alcuna ; passato d qual tempo non se possi scuoder da alcun dei debitori restanti senza le pene consuete, sotto le pene de sopra specilìcade a li signori et scrivani che contrafacesseno. Prceterea se ritrovano ancor a l’officio nostro del sai la deci- M AGGIO. 224 ma numero 1G et meza tansa numero 12: però sia preso, che la dieta decima numero 16, et meza tansa numero 12 ancor scuoder se possi per zorni odo al dicto officio del sai, i qual passati, siano andate a l’officio nostro di governadori dove per altri odo zorni scuoder se debatio senza alcuna pena, el passato dicto termine, siano taiate a sexanla per cento, come le altre, et mandate a l'officio de le cazude, dove se habino tute a scuoder cum le pene consuete, sotto tute le pene soprascripte a chi contrafacesse, dechiarando che andate che serano tute o parte de le angarie sopradicte a l’officio de le cazude, non se possi cum quelle satisfar alcun credilo de quelli la satisfaclion dei qual fusse sta per questo Conseglio, avanti el presente zorno, deputata al dicto otlicio; ma siano deputati luti i danari, che de quelle se ex-trazerano, a la guerra et al nostro arsenal, dei quali deba esser tenuto uno libro et conto separato; et li creditori, che sono a l’officio predicto, debano esser satisfadi dei debitori che al dicto officio se atrovano, secundo la forma de le sue deliberation. A dì 18, la matina. L’orator yspano fo in 122 Colegio dicendo aver lui aviso che 300 lanze francese erano aviate a la volta di la Franza per passar monti, et certo numero di guasconi. Si tien per le cosse de’sguizari; et fonno su questi coloquij. Vene etiam 1’ orator dii Papa su lai pratiche. Vene uno nontio stato a’sguizari, qual cognosso, nome Zaneto, alias stete con sier Francesco Fo-scari elcavalier; è sguizaro. Partì di dicti sguizari a di 12 di l’instante da Cuora ; è venuto per Bolzan via e poi Trevixo; porta letere al Cardinal sguizaro, di’ è a Padoa, et referì a la Signoria, sguizari esser preparati a vegnir et esser zonti 10 milia a Edolo, a li confini di Valchamonicha, et vien drio altri 15 milia e più, e voleno venir tutti contra francesi. Item, che quelli di Valtoliua li hanno mandato a dir li voi dar vituarie e danari pur non li metano a sacho; et altre particularità disse zercha il bon voler di ditti sguizari. Di Roma, fo letere di V orator nostro, di 12. Come il Papa, a dì . ., luni, le’ la seconda sessione a San Joanne Laterano. Il reverendissimo Cardinal Grimani cantò la messa, et l’arzivescovo di Spalato, Zane, fe’ la oratione. Laudò il re Catholico et la Signoria nostra, qual zà anni più di 80 à combatuto con turchi per defension di la Chiexia e di la fede christiana. lnlrò il Concilio a bore 11, stete fino 17 ; et poi compita, il Papa fe’ dito Zane asistente al Concilio, et il prothonolario Lippomano. A dì 17 si