547 MDXII, AGOSTO. 548 per salvar le zente nostre ; tandem a bore zereha 23 sono zonte le artellarie, munitione e cariazi con la relroguarda di le zente d’arme, fantarie, cavalli li-zicri, e il Moro provedador suo collega. Scrive aver ricevuto da poi assi letere parlicular nostre et di la Signoria, 1’ ultime di 26, hore 14, 19 et 23 i/i etc. Dii dito, date a Oza, a dì ultimo Imo, hore una di nocte. Come in quella malina a bona bora montoe a cavallo et andoe verso Po, dove trovoe el capitanio di le fantarie, el qual liavea alozato suso el porto, e tutta la nocte, iusta 1’ bordine e promissione data per li oratori cremonesi, liavea expetalo le barche per il ponte, el qual, avanti il zonzer di esso provedador li havea mandalo a Cremona uno suo messo per veder quello era seguito, poiché le barche non erano zontc. Et parlando insieme zercha questa materia, soprazonse el signor governador con altri condutieri, dove li propose voler levar lutti li molini erano sopra le ripe di Po, che molti ne sono in questi contorni, e tuor li soi sandoni et sopra quelli fabricar il ponte, dubitando il tardar fusse qualche altro mal proposito. Et essendo in questi co-loquii, vene uno messo, quale il ponte se conducea 277 suso, et cussi parlando et aspetando, furono condu-cte le burchiele, con le qual si farà el ponte, et diman, Domino concedente, si comenzerà a passar per andar ad alozar a Ponte Vico per la impresa di Brexa, che cussi lì é stà comesso per letere di la Signoria nostra, a le qual voi ubedir; ma in vero fra dui zorni haveria expedito la impresa di Crema, e poi si haria expedito il resto a tempo. Scrive, zonto lì, molli zentilhomeni cremonesi è siati a visitarlo, e tutto ozi é stà ; ctiani venuto domino Zuan Clemente Stanga e altri. Scrive come le sue di 27, scrite in San Zuane, copiose di uno sfoglio di carta, è slà in-tercepte insieme con le publice; le qual publice, per esser registro, è stà copiade et se rimanda etc. 277 * A dì 4, la matina, fo letere, di Roma, di V orator nostro, di 30, oplime. Di la volontà dii Papa, qual voi habiamo tutto il nostro stato, e li fo diio di meter in compromeso : disse Soa Santità è bon che i metta anche Veniexia in compromesso, et come l’Imperador non mette Verona? etc. Item, avisa esser stà posto a sacho lo alozamento dii viceré soto Bologna da li soi fanti. 11 Papa non li voi dar danari e mancho lassar passar il signor Prospero Colona, qual dia venir con zente in campo di spagnoli. Item, mandava governador a Piazenza domino Zuan de Gozadinis, al qual il Papa à promesso darli lo episcopato di Piasenza, perchè quel vescovo sente con li cardinali scismatici. Item, manda a Mi- I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XIV. lan domino Zuan Stafìleo episcopo di Sibinico, no- vi ter electo, per governador a nome di la Liga. Item, quanto a dar il capello al Curzense, non voi mandarlo; ma zonto el sarà a Roma, lo lenirà 15 zorni avanti l’habi, ma ben li manderà ducati 4000. Item, fiorentini eleti 5 tanxatori tanxi da ducati 50 fin 300 la terra, e voleno esser con l’Imperador. Vene il signor Alberto da Carpi orator cesareo, ritornato di Mantoa, e volse audientia secrelissima con li cai di X; qual va a ltoma a tratar l’acordo; e il Curzense è contento far lo acordo a Boma, ma non voi partir di Mantoa se prima non si è d’acordo, e poi andar a cossa fata. Vene l’oralor yspano iusta il solilo, dicendo voi andar a Mantoa a Irovar il viceré, e ritorneria poi qui, ma prima si parli verà da la Signoria nostra, e altri coloquii. Noto. L’oralor dii Papa episcopo di Ixernia è amaialo, però non vien in Colegio. Di campo, di provedadori generali fo letere, di primo, hore ...., date a la Badia di la Cava di qua de Po. Come erano pasadi Po, fato il ponte etc., come diffuse di sotto noterò il tulio. E che eri fo fato il ponte, el qual al tardo fu finito; e questa matina, eh’ é domenega, per tempo se delc principio a passar. A hore 14 erano pasati tulli li chiariazi e l’antiguarda; restorono la relrovardia con el proveditor et governador fino al tardi, li quali poi sono pasati e alozati a quella Abazia, lontan di Po cercha mia uno, dove si starà questa note, e da matina, per tempo, si leverano e anderano a Ponte Vigo, mia 15 lontan de lì, dove si troverà sier Lu-nardo Emo provedador di brexana con quelle zente fate in brexana, e de lì poi si prenderà quella impresa parerà più expediente; et iusta i mandati di la Signoria nostra anderano a Brexa eie. Bil provedador Capello vidi letere date a 278 V Abatia di la Cava, a dì primo, hore... Come, bessendo compido questa nolte passala il ponte, il qual fu tardato iusta la promessa, aziò cremonesi potessero liberare li loro animali e robe, però che poco si fidano, a bore 2 avanti zorno si levoe suso e feze comenzar a passar l’antiguarda, et continuamente con il magnifico suo collega et illustrissimo gubernador e strenui condutieri e capi de eollonelo é stato presente a veder questo nostro exercito, el qual, con lo aiuto de Dio e unico ricordo suo, è compito di passar a salvamento a hore 23 vel zercha. E sono essi provedadori alozati a l’Abatia di la Cava, perchè non hanno potuto far mazor camino e cussi il campo, per il lardar è stà fato dii passar le zente e l’artellarie, che portano gran tempo; pur sono tutti 32