451 ilDXIl, LUGLIO. 452 niellato, benché alcuni non voriano, che doveriano volere ; (amen sera et presto. Scrive, el signor à quelli do cardinali, si chiama ducha de la Ingisia. El signor Alberto da Carpi è zoo lo qui in Roma; tien vorà fare conto col ducha di Ferara per il suo slato. Scrive, à inteso li cardinali esser scampali de la In-gisia, e domino Jannes è stalo fato doxe di Zenoa. Dii dito, a dì 26. Come in quella matina è nova de li tutte le fantarie francese fono parte amazate e parte svalizate da’ villani, né Novara, nè Alexandria ha voluto accptar elidi francesi, e hano mandali ambasatori al campo nostro a dare obedienlia. 11 stato, leniva francesi in Italia, è perso, salvo le prin-cipal fortezze. El Papa à mandato alcuni gubernatori in Parma et Piazenza, de li quali li populi non se 223 contentano troppo; vogliono esser sotoel ducha de Milano, et si aspeta nel stato el Gol dii qu. signor Lodovico. Eri arivò qui 4 ambasciatori di Bologna, et domino Joanni Badoario, va orator in Spagna, eri di noie arivò qui in Roma : aloza in caxa di Piero Rezo. Se dize el Papa vole questa sera comensar a far fochi e feste, e voi che duri 4 zorni. El Papa è sialo fuor di pulazo, et da la vigilia di San Zuanne in qua è a San Pietro in Vincida, in caxa di Pietro Margana eie. Da poi disnar, fo Colegio di savii ad consulen-dum, et vene sier Marco Bolani et intrò savio dii Consejo. Di sier Marin Zorsi el dotor, orator nostro apresso il ducha de Urbin, date a Castel Novt, a dì 29 et 30. Come, hessendo venuto col Ducha e le zente pontificie a Modena per andar a Parma et Piasenza e tuor quelle terre per nome di la Chiexia, il Cardinal Sedunense scrisse per niun modo non fusse aceplati alcun, ma quelle terre tenisse a nome di la Liga; sicliè dito Ducha tornava con le zente verso Bologna etc. Noto. In le lelere di Roma, di ozi, è come il Cardinal sguizaro havia scrito al Papa che havia domanda 400 cavalli lizieri al signor zeneral vendo per mandar a prender li cardinali scismatici, et che lui non li havia voluli dar. Item, che non di le terre a la Signoria per bon respdo, acciò quelli duche-schi non si sdegnano eie. A dì 3, la matina, se intese questa note esser sonte letere di campo, dii provedador Capello, di 29, hore 2, date a Adorno di là di Po in Lo-melina. Come, in questa matina, bore do avanti zor-no, si levò con l’exercito nostro, e passato per Pavia e per il ponte Texin, a hore 16 arivono a quello alzamento, eh’è mia 12 lontan di Pavia; et zonto lì, / Viarii di M. Sanuto. — Tom. XIV. recevete letere nostre di 26. Scrive francesi passavano li monti per andar in Pranza a 15 et 20 al trato, i quali ancora si atrovano a Villa Nova di Asie, et che ozi, in camino, è venuto a lui provedador uno messo, qual veniva dii campo inimico, et li ha diio missier Zuan Jacomo Triulzi con tutte le zente italiane esser levate dii campo francese e venule a Caxal, terra dii marchexe di Monferà. Che se cussi fusse, saria una perfelissima nova; e altro parti-culariti. Et per le publico, scrive aver da Milan auto so-lum ducati 3500, el i auto, di Bergamo, ducati 2000. Item, brexani troverano tra loro ducali 6000 per slrenzer Brexa, ma non hanno capo ni governo di reputalion. Item, scrive altre parliculariti. Dii dito provedador, date ivi, a dì 30, hore una di note, sonte questa matina. Come i ricevuto le letere di 27, hore 21, scrive sta di mala voia, è in continue fatiche. Da matina si leverano do lì per continuar il camin suo. I nimici si dize continuamente passar li monti ; le lanze fiorentine, da zcrcha 150, sono alozale a Candia, mia 12 de lì; dicesi voler venir nel noslro campo lì a Adorno per haver auto salvocondulo dii cardinal, ma che dubitano per amor de’ sguizari. Scrive, sier Lunardo Emo executor, qual tornò da Milan in execution di le letere di la Signoria nostra, da malina si parte per andar provedador in brexana etc. Et per le publiee scrive che monsignor di la Póliza era passi li monti et va in Franza, et cussi il resto si va disolvendo. Item, che liavea mandalo 400 cavali lizieri, di bordine dii cardinal, a uno castello dove era il signor Zuan Jacomo Triulzio dentro, chiamato Fontana in . . .., li qual cavali e fanti bon numero lo haveano circondato ; et scrive altre par-lieulariti. Et come il caslelo de Milan Ireva a la terra : però il cardinal era di opinion di andar con li sguizari a Milan etiam per aver il taion etc. Di Trento, di sier Piero Lando orator, di 30. Come è stato col reverendissimo Curzense e scrive coloqui auti ; e come i otenuto letere di sua signoria in Lubiana, che tulli li animali, vien per Venecia, non pagi più dii solilo; e questo i fato con grande eficazia. Item, l’imperador se ritrova a Brabante con Maximiano Sforza, fo fiol dii signor Lodovico, et i roto guerra al ducha di Geler. Item, à nova che englesi e spagnoli erano intrali in la Franza e passali a Fonterabia, rolo, e fanno gran progresso. Item, dii suo partir de lì esso Curzense non dize nulla; tien aspela el ritorno di l’orator yspano andato dal viceré, don Pietro d’Urea. t 20