271 MDXII, GIUGNO. 272 (lene aviata verso Villa Franclia. F.I Cardinal è molto desideroso di l’impresa. Questi di Salò dicono tante cosse di la fedeltà di quella Riviera e quello l'arano, eh’è uno miracolo. E1 provedador Capello mi à voluto mandar provedador in Salò; li risposi non haver ni veste, ni arme. De’ francesi, monsignor di la Peliza, si aferma, dovea mandar alcune lanze verso Valezo, tutto è visto falso; re vera, si dize se redurano di là di Brexa diti francesi et non aspe-terano. Lauda li oratori nostri, et scrive spera tutto succederà bene eie. 150 Dii mexe di sugno 1512. A dì primo, la matina. Introno 3 consieri : sier Francesco Zustignan, sier llironimo Tiepolo et sier Stefano Contarmi ; avogador di commi sier Francesco Orio, et cai dii Consejo di X sier Francesco Tiepolo, sier Marco Zorzi e sier Alvise Emo. Non fo lelerc di campo; ma per la letera di 1’ ora-tor de Spagna, da Verona, di 30, bore 2 di note, qual advisava a li nostri savii erano alozati ne li borgi di Verona, nulla diceva di l’esser stato a le man sguizari con francesi, come eri sera si ave da Soave, di sier Piero Donado provedador; sicliè ditta nova è falsa. Fo consultalo di risponder a Roma in materia di le trieve, e la richiesta fata per el signor Alberlo da Carpi e Zuan Colla, venuti eri a la Signoria. Item, parlato su materia pecuniaria e sopra i debitori. jDi Hongaria, di sier Piero Pasqualigo dotor e eavalier, orator nostro, date a Buda a dì 16 maso. 11 sumario dirò di soto. Questa matina si dovea trar il palio a Lio, ma fo calivissimo tempo e vento, e fo indusiato a dome-nega. Da poi disnar, fo Pregadi et sopravene queste letere : Di sier Polo Capello el eavalier, provedador generai, date a Albarè in campo a dì ultimo mago, hore una di note. Come il reverendissimo Cardinal Sedunense con li oratori pontificio, vspano, e li do nostri savii, sier Lunardo Mocenigo e sier Nicolò Bernardo venuti di Verona, zonseno lì a hora di pranzo e disnono con lui. Immediate poi disnato che ebbeno, feno il consulto e terminono, insieme con il signor governador, capitanio di le fantaric e altri condutieri, e terminono che da malina a l’alba tutto lo exercito debbi passar l’Adexe e andar ad uuirse con sguizari, quali sono zà a Villa Francba Venuti, e cussi il reverendissimo è rimasto alozar quella noie con lui lì ; el resto è iti a Cologna per questa note. Ma il Cardinal voi che diti oratori el savii passino e vengino etiam loro da matina a Villa Francba. Scrive, ozi 300 cavalli di francesi fonno scorsi fino al campo di essi sguizari a Villa Francba, quali subito si messeno a rhordinanza con le loro artelarie e feno relrar diti francesi ; hanno tentà di metterli in fuga e hanno deliberato omnino lar zor-nata, e cussi la voleno far sguizari, et il Cardinal promele larga vitoria. Si duol che le nostre fantaric è mal disposte per li cativi pagamenti hanno ; fanno molti inconvenienti, non si poi proveder; lo numero li difendono. Scrive a la Signoria altre particu-larità, e come da matina passerano l’Adexe e ande-rano a Villafrancha e forsi a Valezo, qual si tien ancora per franzesi etc., ut in litteris. Di Cliioga. Dii zonzer 11 eri sera la fusla patron 150“ Lucha Bon con il reverendo episcopo di Monopoli orator pontificio vien di Rimano, con li danari per dar a’ sguizari. Item, manda letere di Rimano di sier Marin Zorzi el dotor, orator nostro. Di Bimano, di sier Marin Zorzi el dotor, orator nostro, di 30. Come il ducha di Urbin è a Urbin. Il Papa solicita vadi a la impresa di Bologna per darli il guasto, el lo episcopo di Monopoli è zonto li, qual vien a Venecia con li danari dii Papa per dar a’ sguizari. À consigliato ducati 4500 al vescovo di Santa Severina governador di Cesena, ch’è fi a Rimano, per fantarie per l’impresa di Bologna. Item, è nova il marchexe di la Padula era zonto al Tronto con 500 lanze yspane et fanti.... milia per vegnir in Romagna, qual si tien saranno fino zorni 8 a la più longa. Fo mandato zoso di Pregadi sier Francesco Do-nado el eavalier, sier Nicolò Michiel el dotor, e alcuni altri che vien in Pregadi, contra el dito orator pontificio a Santa Maria di Gratia, ma non lo scontrono perchè vene di longo, et alozò a la cha’ dii Marchexe ohm, nunc dii Papa ; et zà le arme dii dito Marchexe è sta cavate zoso per poner le arme dii Papa, per esser sua. Di Hongaria. Il sumario è, come era sta fata una processione per la vittoria à aula il re di Bohemia contra tartari ; ma il Re di tal vitoria nulla ha co-munichato con esso orator nostro. Item, eh’ el Re voi mandar orator a Costantinopoli a refermar le trieve con il Signor nuovo presente, et etiam voi mandar uno orator qui a la Signoria per li danari dia aver. Item, à mandalo la scorta fino in Xaga-bria per acompagnar il succesor di esso orator etc. Et fo terminato, che sier Antonio Surian el do-