617 MDXII, AGOSTO. 618 cercha 50 fanti de li soi, che erano in Roigo, de i quali fino hora non ce n’é passato alguno de qui, che tutti hanno retenuti. La magnifìcentia vostra à inteso il tutto. Io indico che tal inimici sia venuti più presto per fuor li fomenti che sono in Roigo in gran quantità, che per tenir la terra, et indico che sopravenendo qualche socorso, immediate ritornerano de là da Po. La magnifìcentia vostra ha inteso il tutto; quella starà adveduta et oculata per la segurtà de quello luogo, advertendo maxime che di soto via non venisse qualche barella armata di nimici; et del tuto ne darà notilia al magnifico provedador de A-dri, intendendosi con soa magnificientia per far saper de hora in hora li andamenti de i nimici. Non dubito che la Illustrissima Signoria nostra immediate farà opportuna provision per aqua et per terra. In questo mezo è bon star adveduti, come non dubito che la magnifìcentia vostra prudentissima sia per far ; a la qual mi racomando. Ex loco Auguillarice, die XXIV augusti 1512 ante lucem. Pertanto so degni vostra magnifìcentia, qual instantissime prego, far qualche provision per questo nostro luogo mandando qualche barcha longa, et quello socorso che puoi. Vostra magnifìcentia, in ogni cossa prudentissima, comprehenderà esser necessario. Mi insieme con questi fidelissimi citadini, siamo per spander il sangue mille fiade a l’ora per custodia del luogo et a beneficio del stado de la Illustrissima Signoria nostra. Aspecto necessario socorso, corno per questa e per altre mie vostra magnifìcentia vede esser bisognoso. Caput Ageris, die 24 augusti, hora 15, 1512. F. IIieronimus Lauredano Capitis ageris potestas. 319* A tergo: Magnifico et durissimo domino Marco Zentano potestati Clugice dignissimo tamquam fratri honoravidissimo. 320 A dì 15, lamatina. In Colegio vene l’orator yspano, al qual li fo risposto la deliberation dii Senato di darli ducati 6000 e far conto insieme, e si andari scorando atento li tempi e in la gran spexa che senio, dar danari a l’Imperador, mandar in campo eie. E1 qual orator fe’ un longo discorso, e voi tuti i danari, usando molte parole, et ch’el voi partirsi perchè la Signoria lo trala cussi. Fo aquietado assai, et si lien sarà contento di questi, domandando il resto. Vene sier Andrea Contarmi electo capitanio in Po e aceto di andar a servir la patria nientissime ; el qual è provedador sora la sanità, et ussite dii suo offitio. Di sier Piero Landò orator nostro fo letere, di 23, date a Buso Longo vicino a Tvento. Come il reverendissimo Curzense era aviato e saria la sera a Trento etiam lui, e tien ditto Curzense an-derà più avanti a trovar il ducha Maximian, qual si sa è zonlo a Yspruch. Item, che lien dito Curzense ritornerà a Mantoa prima vadi a Milan per aver lassato lì certe so’ robe; e altre particularità, ut in litteris. Di Montagnana, di sier Andrea Tiepolopodestà, di eri. Come avisa sopra il Polesene i nimici atender a vendemar e portar via biave, e ne hanno trovate assai, et venuti certo numero fin su le rive di 1’ Adexe; non però fato altro. Di sier Alvixe Bembo provedador executor, di 24, da Montagnana. Come à ricevuto letere, che ’1 vadi con quelli cavalli l’ha su le rive di 1’ A-dexe ; risponde esser lì quelle monition e partendosi è mal, perchè in Montagnana è de’ mali animi ; però aspeterà altro ordine di la Signoria nostra e di provedadori in campo. Avisa dii Polesene, e come à fato ritornar li loro podestadi, quali è tornati ; ma il podestà di Castel Baldo non si à voluto mover. Di sier Lorenzo Gradenigo podestà di la Badia e sier Andrea Falier podestà di Lende-nara, di eri. Come con alguni cavali lizieri erano andati per andar ai so’ lochi su el Polesene, e quelli di lochi li mandono incontra a dir non veniseno che non sariano aperti, e che niun è stati lì. Solum 4 cavalli balestrieri veneno aLendenara; quelli di la terra li volseno dar il loco, et loro non li volseno acelar ; atendeno a depredar. Di Este, di sier Zuan da Moliti podestà, di eri. Di queste occorenze. Come è lì, e tutti è in fuga e scampati, et avisa di successi. Di Moncelese, di sier Marco Antonio Manolesso podestà, di eri. Come la cosa pasò dii perder di Buigo, et che erano prima venuti per tuor e vendemar le possession di feraresi e tuor li formenti, è aperti in Buigo, passò domino Julio Tason. Item, che erano da 30 cavali inimici passati al Barbuio, ta-men poi mandò a veder, trovò non vieneno di longo etc. Di Padoa, di sier Piero Duodo podestà e sier Alvise Emo capitanio più avi si. Di le cosse dii Polesene, et mandano letere aute di questi recto- 320* ri ; e come feraresi con quelli lanzinech parte erano