UDXJI, GIUGNO. 300 Alvixe Avogaro, et come venuto a Mantoa intese, a dì 6, domenega, che ’1 nostro campo era intrato in Cremona e datoli un taion di ducati 60 milia, et francesi passava Po, e molti di quelli erano con loro rimaneva di qua, volendo esser boni italiani. E da saper, ozi in Consejo di X fo fato cao, in luogo di sier Alvixe Emo, è amalato, fino el varisse, sier Zuan Zantani. Fu fato eri et ozi festa a la Zuecha in dia’ Ven-dramin, per le noze di sier Marco Vendramin in la fia di sier Hironimo Grimani. Vi fu el signor Fra-cliasso; eravi etiam el Thibaldeo di Ferara venuto in questi zorni in questa terra. Di Roma, vidi una Mera di quel frate Angelo, di ultimo rumo, tenuta' fino a dì primo. Come si dize il Papa vole che sguizari vadano a Ferara prima; cosa che non li piaze. Fiorentini hanno riconfermata la con federa tione con il re di Franza a conservalione et difensione, dummodo non sia conta la Chiexia. Non è fata ancora la mostra di le zente de’ Ursini. È arivaio lì uno corier di Afiglia, è passato per Venetia, dize erano 20 milia combalenli in nave cinquanta per passare, e il He era in Aninna e solicitava. Item, di primo zugno scrive, si dice esser arivati a Napoli 3000 spagnoli, e che di zorno in zorno si aspeta el gran capilanio. El re de Ingal-terra offerise al Papa, olirà quelli che à dati a Spagna, gran moltitudine di zente. Se dice che ’I re di Franza à levato in fama uno il quale fo fìolo di la sorela dii Re, che amazò il Re pasato de Ingalterra, e dicesi el vole mandare in Anglia e darli favore che sia Re. Eri vide una letera dii secretano dii re de Ingaltera, quale scrive al Turano, che se Dio non piglia le arme per francesi, impossibele è che possìno evadere, che non siano minati. Scrive come lì a Roma la mostra fu fata circha de 400 cavalli tra liomeni d’arme et cavali lizieri. 164 Copia de la letera scrita per il reverendissimo Cardinal Sedunense legato apostolico, tituli Sancire Potentiana;, a’milanesi che si voglino dar a la liga. Illustrissimi, magnifici et spectabiles viri, amici carissimi. Credemo habiati inteso la potentia et prospero sucesso de questo felicissimo exercito de la sanctis-sima liga de Sancta Ecclesia, et la timidità et fuga dii perniciosissimo campode’francesi rebeli de la prelata ecclesia et scismatici de la catholica fede, per modo che non solum non hanno animo nè forza de resistere, ma anchora de sentire il nostro nome, come zente contumace et da sè stessa iudichata per la sua superbia et iniquità. Quale, essendo al tutto in volta, pare non trove loco da esser riceputa per la crudele tyrannia che tanti anni per loro in tutte le parte de Italia è stata exercilata, quale non solo a la terra ma ancora al cielo pare sia venuta in o lio; unde monstra per divina iustitia esser gionto loro suppli-tio et fine, che al tutto per la summa sapientia del sanctissimo et beatissimo padre Papa Julio secondo il nome francese habia ad esser extincto in Italia. Per tanto, in nome de la prefatasanctità de Nostro Signor, meà parso farve intendere come tutta la prefata san-ctissima liga per santo et maturo consoglio ha deliberato cum tute le sue forze cazare francesi de Italia et tanto li persequitare al presente che le forze de la sandissima liga sono potentissime et telicissi-me, et quelle de’francesi rote et dissipale, che mai più habino ritorno in Italia, nè loco o terra che li dono alcun ricapito. Et perchè scino adverliti che francesi vorano intrare in Milano per fare plui danno che utile, ve declaramo et exortamo, da parte de la presta Sanctità, slrectamentc non debiate per causa alcuna ricopiare diti francesi ne la cita nè in li borgi e ville de Milano, solo la indignatione de la prefata Sanctità et pena de excomunicatione et interditione maiore ipso facto incurrenda. Altramente non seria de poi in potere nostro de continere nè rifrenare lo impeto et forza de questi signori elvetii, quali sono in grandissimo numero, dal saeho et exi-tio de questa cità inclita; il che ne dispiaceria fino a l’anima. Ma quando vogliate repulsare ditti francesi et venire a la devotione de la prefata Sanctità et de la sandissima liga, ve trovereti contenti et securi de sì oplimo governo et tranquilità come de fructuosis-sirna pace. Et perchè ditto campo de’ francesi tuta-via cum grandissimo disordine va fugendo,et questo felicissimo exercito sequitando, ve ricordamo non ve 164* reduceti a termine che vi siamo tanti vicini in farne cognoscer la fede et devotion vostra verso la prefata Sanctità et sandissima liga che poi non possiamo remediare, perchè le forze de questo felicissimo exercito son grande et non se poriano facilmente ritrare dal corso di sua victoria. Exemplum. 165 Die octavo junii 1512. Facte più deliberatione per questo Conseglio a fine de recuperare il danaro di la Signoria nostra de