159 MDXII, APRILE. ICO di Roma col suo aver et montar in galia, qual erano a Ilostia preparate e vegnir a Napoli, dicendo lì saria securo, et venendo francesi, per mar potrà andar in Sicilia e dove vorà. Et il Papa, non volendo questo, dubitò, e statini chiamò congregation di reverendissimi cardinali, per non esser zorno di concistorio, et ivi concluse voler acordarsi con Franza ; e cussi li cardinali lo exortono, et fece alcuni capitoli e li sotoscrisse, e li mandò in Franza a far il Re li so-toscrivesse, con letere di cardinali che exortava il Roy a questo acordo, li sumario di qual capitoli è questo : Come il Papa voi la cità di Bologna soto la Chiexia e il (eritorio, e li Bentivoy escano nè possi -no star nel teritorio, ma ben gaklino tutte le luro in-trate et Imbino il suo. Che di Ferara il Ducha resti pagando il censo è debito, e cussi di tempo in tempo, con questo, tutto quello l’ha di là di Po, zoè Lugo, Bagna Cavallo, Cento, la Pieve, Rezo, Modena e altri castelli lassi a la Chiexia, ut in eis. Item, che li 3 84 cardinali, eh'è vivi, privati, ex nunc il Papa rimete al Colegio di cardinali se meritano la privatione over no, et cussi di benefìeii tutti ch’è stà dati via per Soa Santità, et de quelli eh’el re de Franza à dato via lui ex sè, tutto si rempte a veder a dito Colegio di cardinali, con altre clausule, ut in eis ; la copia di le qual, seguendo ditto acordo, noterò di soto. Et che il Cardinal San Vidal et Acoltis palatini erano stà quelli li haveano firmati, et scrive che poi il Papa chiamò tutti tre li oratori di la liga, dicendo aver fato questo acordo, e che è stà sforzado e per questo non voi aver roto la liga, imo sia più ferma che mai ; ma à fato per smorzar la furia di francesi, e cussi si scriva a li soi Reali et a la Signoria, e che voi esser più gaiardo che mai, et havia posto li soi arzenti in zeclia per far danari, et ha auto ducali 12 milia da madona Felice sua fiolu, che li dete quando fu amalato, et a l’incontro li ha dato Nepe, che fu .. .....Item, avisa come à scrito al ducha di Urbin, cl qual sarà con la Chiexia e leva zente ; et il zorno drio si aspettava il signor Prospero Colona a Roma; con altre particularità, come in dite letere si contien. Et per Colegio fo terminato di scriver a Roma una letera exorlando Soa Santità a far gaiardamente contra francesi, et clic francesi è roti, e se li manda li sumarii di le nove. Et come non senio per man-char, laudando il discorso di Sua Santità fato; con altre parole, ut in ìitteris. La qual lettera, per sier Zorzi Emo el consier e sier Alvixe Pixani savio a terra ferma fo suspesa, perchè voleno doman, per Pregadi, darli altra zonta, come dirò di soto. Fo etiam suspesa l’andata di sier Zuan Antonio Dandolo con li ducati 12 milia al viceré in Ancona, per esser dito viceré partito; et la galia Truna era fuora di do castelli in bordine et stava per levarsi questa note; tamen vi manchava li bomeni et il sopracomito in galia. Di Civita di Castello, fo letere di...... di sier Marin Zorzi el dotor, orator nostro era al viceré. Come di Cluxercula era venuto lì per esser più securo, et ivi era il signor Marco Antonio Colona zonto con le zente partì da Ravena ; tamen lui per 5 mexi non poi andar contra Franza, ma ben le so’ zente polrano andar et però lì sono. El ducha di Urbin feva zente. Item, intesi el signor Zuan Vitelli feva 1000 fanti e alcuni altri capi. Di Chioza, di ozi, hore 12, vidi letere di sier Vetor Dolfin qu. sier Nicolò. Come era venuto Jacomo Fauro corier nostro, vien di Roma con letere. In quella bora, 11, era zonta una barella nostra andò in Ancona con Vincenzo Guidoto secretano, tamen dita barella non passò Pexaro; in la qual è venuto do corieri, uno vien di Roma, eh’è ditto di sopra, l’altro è stato per la Romagna a posta el in ambi li campi. Dize il campo francese aveva casso e licenlialo tutte le zente italiane, el era fama lassar lanze 400 in Romagna, lo resto se levava per Lombardia respeto a li sguizari ; et che haveano abando-nato Rimano e lassato in la roclia Malio da Zara, fo 84' nostro eontestabele e maridato lì a Rimano, el ne la terra uno Pala vizino al governo: e che Pexaro ha-veva mandato li ambasadori, come per avanti se intese, et preparato le stale per darsi a’ francesi ; tamen eri matina diti oratori erano ritornati, dicendo, prò nunc ditti franzesi non volevano venir avanti. La roclia di Furlì et Ymola si tien per il Papa. 11 Ducha di Urbino havea fato da 12 in 14 milia persone, et era in ordine zonto li danari in zorni do; li qual danari si aspetava quel zorno di Roma; e dito ducha haveva mandalo tutto el suo a la montagna per più securtà, eh’ è bon segno. Le zente spagnole, visto li movimenti di Rimano et Pexaro, erano reli-rali a Julia Nova, ch’è al Tronto sopra el suo, e lì aveano fatto allo aspetando mandalo el il signor Prospero Colona ; et haveano mandato via cl viceré per non el voler per niente per loro capo ; e cussi era partito. Dice eì ducha di Urbino havea messo in Fan fanti 400 e boche 8 di artelaria grossa, per securtà de quella terra. El signor Marco Antonio Colona era zonto a Spoliti con tute le zente si atrovava, et andava a la volta di Roma per toehar danari e unirsi con li altri spagnoli. A Roma, dice, li Colonesi et Ursini con li altri zenlilbomcni romani