455 mdxii, tuono. posso far niente, ma un altro anno li aiuterò ». Et ch’el Papa à dito a l’orator : « lo gli voglio tuor Fe-rara e privarlo dii stato ; li ho fato salvoconduto a la persona e non al slato », etc. Item, ch’el vuol che aliamo luto il nostro stato, e manda quel Marchiò suo messo dii Cardinal in campo, ne dagi Cremona e tutto il nostro stato, et a la Chiesia Parma e Piasenza; el qual Cardinal à scrito al Papa non à fato dar le lelere a la Signoria per bon rispeto, nè Parma e Piasenza a Soa Beatitudine, e l’ha fato per bon rispeto, aciò quelli de Milan non si lievi e pagine la taia etc. Et per letere di sier Piero Landò, da Trento, par il Cardinal habi dito voria la Signoria lasasse li presoni padoani e trivisani iusta li capitoli di la trieva, et excusato di ducati 10 milia di più, et come esso orator iustifieò la Signoria, dicendo questi citadini è presoni per soi mesfati e rebelion fata a la Signoria, e non presi in guerra; sichè dito Curzense si a-quietò. È da saper, per letere di sier Andrea Zivran provedador soto Crema, par habi pralieha con Iliro-nimo di Napoli e altri, sono in Crema, di ussir e dar la terra a la Signoria, e voi mandato di poter prati-char e prometer ; e cussi, per il Consejo di X con la zonta, li fo mandato libertà di tratar acordo. Etiam intesi che per il Consejo di X in questi zorni era sta dà salvoconduto a monsignor di Obi-gni, è in Brexa, di ussir libero. Fu posto, per li savii, una letera a Roma in risposta, ringratiar la Beatitudine pontificia, et verba prò verbis, saremo sempre uniti etc., et semo contenti darli le tre galie promesse et quello potemo ; con altre clausule e parole, ut in ìiticris. Fu posto, per tutti li savii di Colegio, che le tre galie nostre, videlieet sier Piero Polani qu. sier Ja-como, sier Marco Bragadin qu. sier Zuan Alvise, et sier Francesco Contarini qu. sier Alvixe vadino a Zenoa a obedientia dii Papa. Preso. Fu posto una letera al provedador zeneral in campo Capello e sier Christofal Moro zercha il messo dii Papa vien dal Cardinal per farne dar le terre, e li debbi prometer se li donerà ducati 2000, ut in parte. Presa. Item, di danari per pagai1 le zente, come se manda e manderasse. Fu dato il possesso, per parte posta per li con-sieri, di l’abadia di le Carzere al reverendo domino Petro Grimani per la renoncia dii Cardinal...... e fu presa. Fu ledo una letera a sier Piero Landò orator nostro al reverendo Curzense, scripta per il Consejo di X, zercha .... Fu posto la commission a sier Francesco Capello el cavalier, va orator in lngaltera, et trovando l’Im-perator in camino debbi andar da Sua Maiestà e dirli la bona mento nostra etc., e volemo esser una cossa moderna, poiché francesi è cazati de Italia, Item, che sier Andrea Badoer orator in Ingalterra toy licentia da quel Re havendo instruto il Capello di quelle cosse, e trazi ducati 300 a cambio, e ritorni a repatriar etc. Fu presa. Fu posto, per li savii, che la meza tansa a restituir si scuoda ancora a li governadori per tutta questa setimaua con il don, et l’altra senza il don; poi per quelli di Colegio sia trate le marcio. Presa. Fo posto, per tuli li savii, una letera al Signor turcho in risposta di la soa scrita qui, et alegrarsi di esser intrato in el stato e volemo l’amicitia e pax e nostra duri come era con il Signor suo padre; e la copia sarà qui avanti posta. Et da mò sia preso elio a l’orator suo li sia donato una vesta d’oro et ducati 300 ; et a li soi, et etiam a lui orator, una vesla di raxo cremexiti, el a li soi una vesla di seda et altri scarlato, e donali Ira loro ducati 100, ut in parie. E fu presa. Fu posto, per i conseieri e savii, clic atcnto che sier Zuan Gradenigo qu. sier Anzolo, era XL civil, et bora in quarantia venuto al criminal, el è morto, el qual andò a servir a la custodia de Padoa a so’ spe-xe con 5 homeni, però sia [iroso che sier Tomaxo suo fratello succedi in locho suo fino compia quosla quarantia come fu fato a sier Ilironimo Moro qu. sier Alvixe, qual intrò in luogo di sier Jacomo Moro suo fratello, che mori. La qual parte non se intendi pri^a si la non sarà posta e presa in Gran Conscio. Ave la dita parte......e fu presa. Et per scriver ogni cosa, eri andò a Lazarelo Ira morti el amalati numero 18, et ozi 9; sichè la terra sta mal. A dì 4, domenega. Da mulina, fu falò processiono a San Marco por l’acquisto di Zenoa, c non fu fato atorno la piaza, perchè la piaza era piena di robe per il focho sequito questa note in dia’ di Zuan di Ruzier. La procession andò fino a li stendardi, poi il Principe vestito di raso cremexin, per il caldo, con li oratori episcopo di Ixcrnia et di Monopoli, zonlo ozi di campo, el l’orator yspano, e ’1 signor Frachasso, la Signoria e altri patricii vestili di soda. Et era etiam quel nontio di l’Imperador che scuode li danari iu-xta la trieva, et pur eri à auto ducati 2000; sichè vien aver auto fin qui ducali 23 milia et 500. Et compita la processione, si reduse il Colegio a lezer letere di campo, il sumario dirò qui soto ; et par l’o-