107 MDXII, APRILE. 108 dia. Si diceva lassava lanze 400 in Romagna, le qual e ti am si voleva levar. Item, avea mandato in Furli fanti 400, li qunli zonli dcnlro, dn quelli di la rocha che ussiteno fuori fono »saltati e taiati tulli a pezi ; la qual rocha si tien per il Papa con quella di Berta-noro. Scrive, è scapolato il marchexe de la Padula e il conle di Populo, li quali per certi da Furli sono sta stravestili et conduli via in locho securo. Noto. Si ave, Matio da Zara, era in rocha di Rimano, esser partito con la soa fameia et andato in Dalmalia. Mandava de qui a suo fratello domino Zuan Francesco Fortunio dotor, avochato, 4 belli corsieri, acciò li vendesse in campo ; et per il podestà di Chioza fono retenuli, e avisato di questo la Signoria. Di Ancona, di Viccnzo Guidoto secretano nostro, fo lettere di 27. Come à aviso, il viceré andava di longo in reame, et l’orator Spinelli li havia parlato in certo locho, ut in litteris, et ritornava con la galia a Venecia; e si dice, diti spagnoli voleno lar un novo campo et far gran cosse etc. Item, il ducha di Urbin par halli mandalo a dimandar Rimano etc. Di Bassan, di sier Domemgo Fizamano provedador, e di Feltre, di sier Anzolo Guoro provedador. In consonantia. Come quelli alemani erano venuli a meter vituarie nel Covolo, é ritornali et ordinalo clic si convicini ben con subditi di la Signoria, et voleno mantenir le trieve. Di Vicenza, dii provedador Capello, di 28, hore 3 di note. Come manda a la Signoria letere questa matina con letere di l’Aguslini aute di Man-toa, di eri, bore 10, per le qual significha el passar di francesi de là de Scchia. Scrive, eri sera zonse Piero Brexan, era cogitor dii provedador Oriti, vien da Milan a Montagnana, qual vien a Venezia, sichò portando qualche parlido honorevole, come di rason die portar, saria di liaver quel rispelo eh’el Papa ha auto di nui etc. Li alemani, che erano discesi al Ci-smon, hanno posto vituarie nel Covolo et se sono ritornati, et li lanzinech che introno in Verona, per aviso auto ozi, se ne vano in Alemagna. Scrive, ozi si ha ricevuto ducati 2000, di quali 750 da matina manderà al Polesene, dii resto si pagerà le zelile è lì, e si la Signoria observerà li pagamenti debili, come per sue letere promete di far, si potrà sperar di quelle fantarie qualche bene, altramente si dubita di qualche grande inconveniente; e cussi scrive a la Signoria nostra. È da saper, se intese come a Verona ozi li gover-nadori alemani voleno ben vicinar, el si dice dicno publichar la trieva il primo zorno di mazo in Verona ; tamen lo fanno per letere aute di l’orator yspa-no è qui, e non di ordine di PIrnperador; e si aspe-ta letere di Alemagna per il ritorno di Zuan Cobo corier, qual è andato; ma Nmperador si ritrova verso la Fiandra. Si dice, al primo mazo sarà qui la risposta. È slà dito incerto auctore ch’el re de lngaltera à mandato uno araldo al re di Franza a desfìdarlo a la guerra etc. Da Lion, fo letere di 18. Come il Roy intese la nova a Bles di la rota dii campo in zorni 3 1/j, et suspirò quasi lacrimando : tamen non si perse, e ordinò gaiarde provisione; e si dolse di la morte di capi. Noto. Eri fo condanà, per sier Nicolò Grimani e sier Vetor Morexini provedador sora le pompe, sier Filippo Capello di sier Polo el cavalier ducali 120 ; questo perchè sua moglie portò sopra una vestura di damaschili cremexin uno rochelo di cambra’, cli’ò contra le leze. El qual sier Filippo volendo iustifìcar soa moier non havia vestura damaschili ma di scar-lato, non volseno acetar scusa. Sier Piero Marzello, terzo compagno, è intrato per la pena, ma mai è sentato ni va in Pregadi; et questi do hanno nolado certe parte e ordeni, e le voi meter in Pregadi. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zoili», et expediteno certo padoan et feno altre suo cosse. Item, feno li cai per mazo : sier Piero Querini, sier Alvixe Capello et sier Lucha Trini, stati altro flato. A dì 30, la matina. Pur il Principe non fu in Colegio per non si sentir. Fo con li cai di X aldito Piero Brexan, vien di Milan, in materia di l’acordo, e parole usate con sier Andrea Griti per missicr Zuan Jacomo Triulzi. Item, poi col Colegio referì che in Milan haveano fato festa per la vitoria aula. Item, di sguizari non si parlava, imo si leniva fos-seno d’ acordo, e che era venuto letere dii Roy elio le zente tornar doveseno in Romagna a tuor lo tere al Papa. Questo partì sabato, a di 24, di Milan. Item, dize che dii riscato dii provedador Griti non voleno darlo per monsignor di la Roxa, e tengono aver ducati 10 milia da lui, et però bisogna tratar con questo monsignor di la Roxa quello voi spender per la sua liberatione. Vene l’oralor dii Papa, dicendo esser sialo dal 88* Cardinal sguizaro, qual dice liaver letere di sguizari, che horamai dicno esser calati e ritrovarsi mia 00 de Milan, e che la fama che siano acordati non è vero, sohm do cantoni che par siano con Franza ; pur si dubita non si acordino con Franza per aver danari.